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17 Set
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Uilm del Trentino critica gli aumenti ai manager delle partecipate

 

Uilm del Trentino critica gli aumenti ai manager delle partecipate

Il 16 settembre 2024, la Uilm del Trentino ha espresso sconcerto e rabbia per la decisione della Giunta Provinciale di aumentare le retribuzioni dei manager delle società partecipate, tra cui Trentino Digitale, di oltre il 20%. Questo avviene mentre molti lavoratori di Trentino Digitale, metalmeccanici, attendono ancora gli aumenti previsti dal CCNL 2023 e 2024.

Nel 2023, l’aumento di 123 euro legato all’indice di inflazione non è stato riconosciuto a tutti i lavoratori, poiché è stato assorbito laddove possibile. Nel 2024, con un indice IPCA del 6,9%, era previsto un aumento medio di 137 euro, che il Direttore Generale Shahin Kussai aveva assicurato sarebbe stato completamente erogato senza assorbimenti.

Nonostante l’aumento sia arrivato per i metalmeccanici il 1° giugno 2024, molti lavoratori di Trentino Digitale sono ancora in attesa del via libera da parte della Giunta Provinciale, che sembra invece essere stata rapida nel riconoscere l’aumento ai propri manager.

La Uilm del Trentino, tramite il segretario Willj Moser, chiede l’intervento del Presidente Fugatti affinché permetta ai lavoratori di Trentino Digitale di recuperare quanto perso a causa dell’inflazione.

Segretario Uilm: Willj Moser

Scarica il pdf: Comunicato Uilm 16 settembre

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17 Set
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Aumenti ai manager delle partecipate: fuori tempo ed inopportuni, secondo UIL Trentino

Aumenti ai manager delle partecipate: fuori tempo ed inopportuni, secondo UIL Trentino

UIL del Trentino ha espresso la sua contrarietà alla recente decisione della Giunta di aumentare del 20% le retribuzioni dei manager delle società partecipate. Secondo la UIL, sebbene gli stipendi fossero fermi da tempo, l’incremento è inopportuno, soprattutto in un momento in cui il contratto dei dirigenti della Provincia non è ancora stato rinnovato.

Inoltre, UIL sottolinea che nelle società per azioni private i compensi dei manager sono maggiormente legati ai risultati, con una parte variabile significativa. L’aumento, se fosse stato necessario, avrebbe dovuto seguire gli stessi indici percentuali di aumento utilizzati per i dipendenti pubblici o attendere il rinnovo del contratto dei dirigenti della Pat.

UIL pone l’accento anche sulla differente classificazione delle società partecipate, che comporta responsabilità diverse tra manager amministrativi e figure con competenze tecniche. L’organizzazione suggerisce che le risorse economiche potrebbero essere meglio impiegate nella pubblica amministrazione, dove è sempre più difficile trattenere tecnici qualificati, spesso attratti da salari più competitivi nel settore privato.

Segretario generale del Trentino: Walter Alotti

Scarica il pdf: Aumenti manager partecipate fuori tempo ed inopportuni.

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17 Set
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ARRIVANO GLI ARRETRATI 2022/23

Trento, 12 settembre 2024

COMUNICATO STAMPA

ARRIVANO GLI ARRETRATI 2022/23

Grande soddisfazione di CISL, FeNALT, Nursing Up e UIL Sanità. Grazie al lavoro congiunto di queste sigle e ai precedenti protocolli firmati, gli arretrati siglati in mattinata saranno particolarmente corposi. Le cifre si aggirano mediamente sui 3.000 euro. A questi si aggiunge un ulteriore 1% relativo al 2024 e altri 6.000.000 di euro per anticipare di un anno le indennità contenute nel CCPL 2022/24, spostando la decorrenza da gennaio 2024 a gennaio 2023.

Questo rappresenta una risposta importante ai lavoratori della sanità trentina, con l’obiettivo di preservare questo bene pubblico dalla fuga dei professionisti. Gli aumenti sulle indennità sono migliori rispetto a quelli previsti nella Provincia di Bolzano, dove le condizioni di miglior favore dipendono da un orario di 38 ore settimanali e dalla maggiore presenza in servizio.

A partire da settembre, gli operatori vedranno in busta paga parte degli aumenti del CCPL economico 2022/24, ratificato pochi giorni fa. L’APSS si è impegnata a erogare quanto pattuito entro la fine dell’anno: soldi veri nelle tasche dei lavoratori, non vane promesse o polemiche pretestuose. L’accordo siglato oggi, insieme al contratto 2022/24, chiude una partita che supera i 40.000.000 di euro.

È stato inoltre sollecitato un incontro per rendere operativi gli aumenti previsti per la previdenza complementare, che passeranno dall’1% al 3% a carico del datore di lavoro, a seguito del protocollo politico firmato con il Presidente Fugatti. Questo è un aspetto fondamentale per il futuro dei giovani lavoratori. È già in programma per ottobre l’inizio del rinnovo del CCPL normo-giuridico, ormai vecchio di vent’anni e che necessita di una completa revisione.

Segretario CISL FP del Trentino: Giuseppe Pallanch
Segretario Responsabile Sanità FeNALT: Paolo Panebianco

Coordinatore Provinciale Nursing Up: Cesare Hoffer
Segretario UIL FPL Sanità: Giuseppe Varagone

 

Scarica il pdf: comunicato stampa arretrati 2022-23

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17 Set
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CISL e UIL del Trentino si esprimono sulla sospensione delle domande ITEA e sul futuro delle politiche abitative

CISL e UIL del Trentino si esprimono sulla sospensione delle domande ITEA e sul futuro delle politiche abitative

I Segretari di CISL e UIL del Trentino, Michele Bezzi e Walter Alotti, hanno rilasciato un comunicato congiunto a seguito della riunione del Comitato Provinciale sulla condizione abitativa svoltasi l’11 settembre 2024. Durante l’incontro, è stata discussa la sospensione delle domande di assegnazione degli alloggi ITEA, prevista per il mese di ottobre, e il posticipo della richiesta di contributi per l’affitto nel mercato privato.

Secondo l’Assessore Marchiodi, la sospensione è necessaria per completare il riordino e l’informatizzazione del regolamento per la richiesta di alloggi ITEA, senza compromettere l’evasione delle domande presentate a fine 2023. CISL e UIL hanno proposto che a partire dal 2025 sia possibile presentare le domande per l’accesso agli alloggi pubblici due volte all’anno, anziché una sola volta come accade attualmente. Hanno inoltre chiesto l’indicizzazione dei coefficienti ICEF per un sistema di Welfare provinciale più equo.

Il neo presidente di ITEA, Anzelini, insieme al direttore Ceccato, ha presentato un’analisi dettagliata del Bilancio Sociale ITEA 2023 e ha illustrato le procedure in corso per velocizzare gli appalti per le manutenzioni straordinarie degli alloggi di risulta. Si è parlato anche della possibilità di acquisire nuovi immobili già ristrutturati e della ristrutturazione di immobili pubblici dismessi, come proposto da CISL e UIL.

Un altro punto discusso riguarda la morosità degli inquilini ITEA: è stato confermato un piano di rientro in 48 rate per sanare gli arretrati, soprattutto relativi alle spese di riscaldamento, con la possibilità di ulteriori estensioni dei tempi di pagamento.

Alla conclusione dell’incontro, l’Assessore Marchiodi ha accolto la proposta di incontri più frequenti del Comitato e ha fornito aggiornamenti sul nuovo bando di Housing Sociale, confermando che procede secondo i tempi previsti.

CISL e UIL auspicano che si passi presto dalle parole ai fatti, ribadendo l’urgenza di una nuova legge sull’Edilizia pubblica, superando l’ormai inadeguata Legge Dalmaso del 2005.

Segretario CISL Trentino: Michele Bezzi
Segretario UIL Trentino: Walter Alotti

 

Scarica il pdf: comitato itea cisl uil 11 settembre

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10 Set
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Turismo, una tassa di scopo e bond locali

L’Adige – Venerdì 9 Agosto 2024

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10 Set
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UilTrasporti: «Via Grazioli stretta per i bus»

CORRIERE DEL TRENTINO, IL T – Giovedì 8 Agosto 2024

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10 Set
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Comunicato Stampa – Sciopero Trasporto Pubblico Locale

Comunicato Stampa – Sciopero Trasporto Pubblico Locale

CGIL, CISL, Uiltrasporti e Faisa Cisal esprimono grande soddisfazione per l’ottimo risultato ottenuto con lo sciopero di 8 ore del trasporto pubblico locale, che ha registrato adesioni pari al 90% e, in alcune zone, ha raggiunto il 100%.

Possiamo affermare con sicurezza che i lavoratori hanno compreso l’importanza di sostenere uno sciopero di tale portata, considerato che abbiamo due contratti scaduti, sia a livello Nazionale che di secondo livello. Per quest’ultimo, ci auguriamo di poter chiudere il rinnovo in tempi brevi.

Cordiali saluti,

CGIL, CISL, UILTRASPORTI, FAISA CISAL

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10 Set
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Autonomia differenziata e referendum

Autonomia differenziata e referendum

mercoledì 11 settembre ore 20.30
sala auditorium via Giusti
Trento

Introduce:
ANDREA LA MALFA
Portavoce Comitato referendario trentino

Relatore:
FRANCESCO PALERMO
Costituzionalista e Direttore dell’Istituto di studi federali comparati di Eurac Research

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10 Set
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Assistenza agli anziani in Trentino: la sfida del personale qualificato e l’urgenza di una risposta collettiva

Comunicato stampa UIL Pensionati

Assistenza agli anziani in Trentino: la sfida del personale qualificato e l’urgenza di una risposta collettiva

Con l’invecchiamento della popolazione che accelera a ritmi sostenuti, il sistema di assistenza domiciliare agli anziani in Trentino si trova a fronteggiare sfide inedite e sempre più complesse. A soffrire maggiormente di questa situazione è la carenza di personale qualificato, un problema che sta minando la capacità del sistema di rispondere adeguatamente ai bisogni crescenti della popolazione anziana.

Sebbene il Trentino possa vantare un modello di welfare all’avanguardia rispetto ad altre regioni italiane, le problematiche legate alla mancanza di infermieri e operatori socio-sanitari sono evidenti e rischiano di compromettere i progressi fatti fino ad oggi.

Negli ultimi anni, la domanda di assistenza domiciliare è aumentata in modo esponenziale, trainata dall’invecchiamento della popolazione e dal numero crescente di anziani affetti da patologie croniche. Tuttavia, l’offerta di personale qualificato non ha tenuto il passo con questa domanda, creando un divario pericoloso che rischia di compromettere l’efficacia del sistema di cura sul territorio.

Ciò ha ripercussioni dirette sulla qualità delle cure fornite agli anziani, che spesso necessitano di cure continuative e personalizzate. Con meno operatori disponibili, il carico di lavoro per gli infermieri e gli OSS rimasti aumenta, riducendo il tempo che possono dedicare a ciascun paziente.

Inoltre, la carenza di personale influisce anche sulla disponibilità dei servizi. Le famiglie si trovano spesso costrette a lunghe liste d’attesa per attivare l’assistenza domiciliare, con l’effetto che molte di loro si vedono obbligate a occuparsi da sole dei propri cari. Questo rappresenta un onere significativo, sia dal punto di vista economico che emotivo per i familiari che spesso non dispongono delle competenze necessarie per prendersi cura di anziani con gravi patologie.

Le aree rurali della provincia di Trento, poi, sono quelle che soffrono maggiormente di questa situazione. Qui, l’accesso ai servizi di assistenza è ancora più limitato con il risultato che molte famiglie nelle zone più periferiche si trovano a dover fare affidamento su reti di supporto informali o su badanti private, il cui costo è spesso proibitivo.

Invertire questa tendenza è cruciale non solo per migliorare la qualità della vita degli anziani, ma anche per assicurare la sostenibilità del sistema di assistenza a lungo termine. Un numero adeguato di infermieri e OSS permetterebbe di ridurre la pressione sugli operatori già in servizio, migliorando il loro benessere. Questo, a sua volta, contribuirebbe a trattenere più personale, evitando il circolo vizioso che vede sempre più professionisti lasciare il settore per condizioni lavorative migliori altrove.

Un maggior numero di operatori specializzati presenti sul territorio, inoltre, tra cui geriatri, psicologi, ecc., permetterebbe di offrire cure più personalizzate e tempestive, migliorando l’efficacia dell’assistenza domiciliare. Un’assistenza di qualità ridurrebbe il rischio di complicazioni per gli anziani, migliorando la loro salute e riducendo la necessità di ricoveri ospedalieri, con benefici significativi anche per l’intero sistema sanitario.

Per risolvere la carenza di personale qualificato nell’assistenza domiciliare, è necessario adottare una serie di misure che coinvolgano tutti gli attori interessati, a cominciare dagli Enti Locali, dalle Comunità di Valle e dalla Provincia. Le istituzioni, in primo luogo, devono investire in politiche che rendano più attrattive le professioni sanitarie.

Al tempo stesso, le forze sociali, come i sindacati dei pensionati, devono essere coinvolte attivamente nella costruzione di politiche più inclusive ed efficaci. Solo attraverso il dialogo e la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti sarà possibile affrontare le nuove sfide poste dall’invecchiamento della popolazione e garantire un’assistenza domiciliare degna e accessibile per tutti gli anziani del territorio.

Non dimentichiamo che, come affermato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “l’assistenza ai più deboli è il termometro della civiltà di una società”, sottolineando l’importanza di un sistema di assistenza che metta al centro i bisogni delle persone più fragili. Questa riflessione si applica perfettamente al nostro territorio, dove la carenza di personale qualificato rischia di compromettere non solo la qualità delle cure, ma anche il livello di civiltà e dignità che una società deve garantire ai suoi membri più vulnerabili.

Per questo, la costruzione di un modello di assistenza efficace non può prescindere da una stretta sinergia tra istituzioni, famiglie e rappresentanze sociali. Solo attraverso una visione comune sarà possibile realizzare interventi strutturali, migliorare le condizioni di lavoro degli operatori e fornire un supporto concreto alle famiglie che si trovano a gestire un carico sempre più pesante. Solo così potremo garantire un futuro più giusto e dignitoso ai nostri anziani, un segno concreto della civiltà di cui vogliamo essere portatori.

Claudio Luchini
Segretario UIL Pensionati del Trentino

Scarica il pdf: comunicato stampa UILP

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09 Set
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UIL FPL ENTI LOCALI e SANITÀ DEL TRENTINO: PROFESSIONE INFERMIERISTICA SEMPRE MENO ATTENZIONATA?

Trento, 6 settembre 2024

UIL FPL ENTI LOCALI e SANITÀ DEL TRENTINO

PROFESSIONE INFERMIERISTICA SEMPRE MENO ATTENZIONATA?

UNA TRISTE E CONCRETA REALTÀ, DA SEMPRE DENUNCIATA

Trento: “Le professioni sanitarie sono sempre più lontane dagli interessi delle giovani generazioni, ne è l’ennesima comprova il risultato della scelta d’iscrizione al corso di laurea infermieristica di questi giorni, che ha visto solamente 140 domande su 200 posti disponibili”. Queste le parole dei Segretari Generali Provinciali di UIL FPL EE.LL. Andrea Bassetti e UIL FPL SANITÀ Giuseppe Varagone.

Una triste, ma conseguente a quanto da sempre denunciato, lettura che non ci meraviglia, ancora di più perché come Sindacato UIL FPL, richiamavamo l’attenzione della politica Trentina, per l’ennesima volta alla fine dello scorso mese, per scarsa attrattività di APSS ed RSA pubbliche e private.

Quanto evidenziano i dati, non è altro che la naturale risposta da parte di chi vede oggi la facoltà di scienze infermieristiche poco o per nulla “attraente”, con ricadute negative nei prossimi anni per la preoccupante carenza organica nelle corsie dei reparti ospedalieri e strutture residenziali del Trentino.

È urgente una revisione totale del sistema; smettere d’interrogarsi nell’immobilismo politico, sperando che avvenga il miracolo di “San Gennaro”. La professione infermieristica non è più una “vocazione” alla Florence Nightingale, ma una dura e difficile realtà lavorativa, sotto gli occhi di una generazione che non ha più voglia di mettersi a servizio di chi soffre. L’assenza di misure normative che differenzino il lavoro di cura da qualsiasi altra attività lavorativa rendono impensabile che con lo stress lavoro correlato, che viene respirato nei luoghi d’assistenza, assenza del giusto recupero psico-fisico e misure normo/giuridiche sullo scambio generazionale, qualcuno voglia “immolarsi alla causa”.

Gli infermieri devono essere nelle condizioni di esercitare la loro professione con giusto riconoscimento dell’evoluzione temporale di percorso formativo; bene la collaborazione e l’aiuto alle altre figure professionali, ma spesso per esigenze dell’ultimo minuto ad essere sacrificata è proprio una professionalità che sta svanendo a tutte le “latitudini organizzative”, figuriamoci se poi alle giornate di orientamento universitario qualcuno chiude l’approccio con un laconico: “NO, GRAZIE”.

“Il sistema al collasso, solo l’ascolto reale ed attento, di chi tocca con mano le difficoltà dell’assistenza e ci contatta tutti i giorni della settimana, tramite la condivisione di misure urgenti e programmatiche con chi governa il mondo del lavoro dall’interno dei luoghi di lavoro, potrà garantire future misure di risoluzione” concludono i Segretari di UIL FPL Bassetti e Varagone.

Firmatari:

  • UIL FPL EE.LL.: Andrea Bassetti
  • UIL FPL SANITÀ: Giuseppe Varagone

Scarica il pdf: Comunicato UIL FPL Enti Locali e Sanità del Trentino – LAUREA INFERMIERISTICA PRIVA D’ATTRATTIVITA’ – 7.09.2024 2

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