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08 Mag
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17° CONGRESSO REGIONALE UILTN 040518

XVII Congresso UIL del Trentino

 

DOCUMENTO FINALE

La UIL del Trentino affronta la scadenza del XVII Congresso Regionale nella condizione di essere Sindacato che rappresenta lavoratrici e lavoratori e cittadini in relazione alle necessità dettate dalla autonomia speciale.

Le competenze contrattuali e legislative sempre maggiori, di cui è dotata la nostra provincia, pongono ancor più i temi della equità sociale, della difesa dei servizi gratuiti da offrire ai cittadini, alle lavoratrici e ai lavoratori.

Il 17° Congresso Regionale della Camera Sindacale UIL del Trentino, svoltosi il 4 maggio 2018 a Trento, approva la relazione svolta, a nome della Segreteria, da Walter Alotti, arricchita dal dibattito e dal contributo di Guglielmo Loy, Segretario Nazionale UIL.

 

L’Assemblea congressuale UIL indica come priorità di intervento per il lavoro sindacale, per i prossimi quattro anni, le seguenti tematiche, che riflettono i valori di fondo, le conseguenti progettualità ed azioni ribadite ancor oggi:

  • Autonomia dal mondo della politica dei partiti, riconoscendo unicamente nei propri Organi Statutari la funzione di elaborare e definire obiettivi e linee di comportamento;
  • rilancio di una stagione sindacale intitolata alla rilancio della contrattazione sia di primo livello sia decentrata, nella convinzione che la negoziazione sia strumento laico di regolazione del rapporto di lavoro, nel rispetto di ogni persona. Uno strumento importantissimo per il riconoscimento e la valorizzazione dei lavoratori e del lavoro;
  • revisione dell’ unità sindacale tramite un patto confederale che nel profondo rispetto delle differenze tenda ad una unità di intenti e di azione;
  • stimolo e pungolo alla politica affinché sia attuata una necessaria e incisiva azione volta alla revisione della Legge Fornero sulle pensioni. riduzione del carico fiscale a carico delle lavoratrici, dei lavoratori e delle pensionate e pensionati, anche attraverso la detassazione allargata pure al settore pubblico e con un’energica lotta all’evasione fiscale. E ancora: il taglio degli sprechi e dei costi istituzionali e della politica;
  • partecipazione democratica delle iscritte e degli iscritti alle scelte, improntata alla collegialità e trasparenza, vera risorsa per raccogliere e vincere le sfide imposte dal cambiamento e dalla post – modernità;
  • Rimettere al centro le persone che rappresentiamo dando a ciascun iscritto risposte concrete sia sul versante dell’attività sindacale in senso stretto sia attraverso i servizi offerti dalla nostra organizzazione con l’obiettivo ultimo di porsi al servizio di chi dà fiducia e senso al nostro lavoro.
  • Miglioramento dell’assistenza socio-sanitaria a favore delle fasce più deboli dei lavoratori e dei pensionati.
  • Opportunità di rafforzare l’azione intercategoriale rispetto alle politiche della confederalità.

 

L’assemblea Congressuale approva

 

Trento, 4 maggio 2018

 

Scarica il documento finale: DOCUMENTO FINALE XVII CONGRESSO (1)

Scarica il verbale: verbale congresso regionale 2018

consiglio regionale confederale

relazione congresso

 
17*congresso Regionale Uiltn

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08 Mag
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Lavoratori della sanità sul piede di guerra

8 maggio 2018 –  Trentino, Corriere del Trentino

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«Otto mesi per rinnovare il permesso di soggiorno»

8 maggio 2018 –  Trentino, Corriere del Trentino

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CgilCislUil
08 Mag
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Permessi di soggiorno, otto mesi per ottenere la documentazione

Permessi di soggiorno, otto mesi per ottenere la documentazione

Situazione critica per molti lavoratori e famiglie straniere. Sindacati: necessario intervenire subito Le segreterie confederali chiedono un incontro con il questore

Sono otto i mesi che gli immigrati e le immigrate devono attendere in Trentino per ottenere il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno da parte della Questura. Lo denunciano i referenti per l’immigrazione di Cgil Cisl Uil del Trentino, Assou El Barji Abdelali Ettahiri Qabil Abdelkhalik, che raccolgono ai loro sportelli il forte disagio in cui versano molti lavoratori e famiglie straniere.

Il ritardo è determinato dalla grave situazione di arretrato che si è creato in moltissime questure italiane, Trento compresa e di cui pagano le conseguenze i cittadini immigrati che si trovano nell’impossibilità di rientrare nei loro Paesi di origine o ad uscire dal territorio italiano in quanto con la ricevuta dell’avvenuta presentazione della richiesta di rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno l’uscita e il rientro dello straniero dall’Italia può avvenire solo con volo diretto, verso e dal paese d’origine, senza scali in Paesi dell’Area Schengen. Molti rischiano persino di perdere il posto di lavoro. “Siamo consapevoli che, nonostante la norma preveda che il termine per ottenere il titolo di soggiorno sia di 20 giorni, poi di fatto nessuna Questura italiana lo rispetta – spiegano Assou El Barji xxx e zzz – e conosciamo le difficoltà in cui operano i dipendenti delle questure. E’ grave però che a Trento la quasi totalità delle pratiche in trattazione stanno superando il termine dei otto mesi; vi è anche chi da oltre un anno attende una risposta”.

Per queste ragioni sono sempre di più coloro che ripetutamente si presentano agli sportelli sindacali per chiedere notizie sull’esito delle proprie richieste o che delegano studi legali con la speranza di sbloccare le lungaggini burocratiche. Senza ottenere, purtroppo, risposte positive.
Le conseguenze di questa situazione sono pesanti per molte famiglie di stranieri. Ci sono invalidi che restano senza pensione per alcuni mesi perché la normativa prevede la sospensione dell’erogazione dell’assegno fino alla presentazione del nuovo permesso di soggiorno; studenti costretti a rinunciare alle gite scolastiche in paesi UE con i compagni di scuola, genitori che aggiornano il titolo di soggiorno per inserire il figlio neonato, e che non possono recarsi al loro paese d’origine perché rischiano di non poter rientrare con il figlio neonato; datori di lavoro che si trovano in difficoltà perché non possono mandare i propri lavoratori in cantieri frontalieri e che possono decidere di licenziarli e agenzie interinali che faticano ad accettare curricula di lavoratori con un permesso di soggiorno scaduto da mesi. C’è poi la situazione paradossale degli studenti universitari stranieri che ogni anno, per chiedere il permesso di soggiorno per motivi di studio aspettano fino a dieci mesi, ottenendo un documento che ha una validità di dodici mesi e che al momento del rilascio è ormai prossimo alla scadenza.

Per questa ragione le tre confederazioni chiedono un incontro urgente con il Questore nel tentativo di trovare una soluzione. Nei giorni scorsi i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino hanno scritto al questore per illustrare la situazione di grave criticità che si è creata e per individuare strade che riducano i tempi d’attesa e dunque restituiscano ai cittadini extracomunitari il diritto di muoversi liberalmente, lavorare e studiare.

Scarica il pdf: nota sui ritardi questura uff immigrati Trento pdf tahiri

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XVII° Congresso Regionale Uiltn. Casa, sanità e ambiente le battaglie della Uil

5 maggio 2018 –  Trentino, Corriere del Trentino

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4 maggio 2018 –  Trentino, Corriere del Trentino

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3 maggio 2018 –  Trentino

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