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22 Lug
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Referendum Autonomia Differenziata

La Legge sull’autonomia differenziata va abrogata perché spaccherà l’Italia in tante piccole patrie, aumenterà i divari territoriali e peggiorerà le già insopportabili diseguaglianze sociali, a danno di tutta la collettività e, in particolare, di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne.

  • DIVIDE IL PAESE E DANNEGGIA SIA IL SUD CHE IL NORD

  • IMPOVERISCE IL LAVORO

  • COMPROMETTE LE POLITICHE AMBIENTALI

  • COLPISCE L’ISTRUZIONE E LA SANITÀ PUBBLICA

  • SMANTELLA IL WELFARE UNIVERSALISTICO

  • PENALIZZA I COMUNI E LE AREE INTERNE

  • COMPLICA LA VITA ALLE IMPRESE

  • FRENA LO SVILUPPO

Contro la legge Calderoli per l’autonomia differenziata.
Autonomia è solidarietà

Anche in Trentino stiamo raccogliendo le firme per l’abrogazione della legge 86 del 2024 per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario.

Noi che l’autonomia la conosciamo bene per averla conquistata, rafforzata, gestita e difesa attraverso quattro generazioni, sappiamo che deve poggiare su fondamenta solide: deve essere strutturale e non transitoria, deve definire strumenti di solidarietà interna ed esterna, deve prevedere meccanismi di bilanciamento e confronto paritario tra Stato e Regione nella gestione delle competenze, deve essere garantita da finanziamenti stabili e certi. Tutto ciò che manca davvero alla legge Calderoli.

L’Autonomia ha il merito di coinvolgere i cittadini nel governo del territorio e di responsabilizzare la comunità, ma in assenza di un quadro giuridico e finanziario serio l’ambizione all’autogoverno può essere facilmente messa in crisi alimentando frustrazione e inefficienze il cui conto sarà fatto pagare ai cittadini sotto forma di uno scadimento generale dei servizi.

L’esperienza trentina e sudtirolese ci dice che l’Autonomia significa sperimentazione, creazione originale di idee e di proposte di un territorio, capace di essere punto di crocevia e di rielaborazione e protagonista di una costante relazione anche con altri territori e con una grande attenzione alla solidarietà, nazionale ed internazionale.

La legge Calderoli per l’autonomia differenziata porta invece con sé l’idea di autonomia leghista, nata come ripiego del concetto di secessione dal Paese. I tre partiti della maggioranza hanno scelto ciascuno la propria bandierina: l’autonomia differenziata per la Lega, la giustizia per Forza Italia, il premierato per Fratelli d’Italia. Ad ognuno un pezzetto che disegna complessivamente un Paese più ingiusto, più diseguale, con il potere sempre più nelle mani di pochi (che sia un premier o un governatore).

La legge Calderoli non si pone concretamente l’obiettivo di garantire ai cittadini italiani gli stessi diritti e servizi indipendentemente dalla Regione di nascita e di ridurre dunque le disuguaglianze territoriali di cui l’Italia soffre. Non c’è un disegno complessivo di crescita del Paese e ciò è dimostrato anche dal fatto che si sta provando ad avviare un nuovo processo di decentramento delle funzioni statali senza aver stabilito i Lep (i livelli essenziali delle prestazioni che debbono essere garantiti in ogni territorio). Ma anche una volta definiti i Lep si aprirebbe una discussione sul loro finanziamento che dovrebbe poggiarsi sul meccanismo dei costi standard. Il pericolo allora sarà quello di assegnare competenze al territorio senza la garanzia di trasferire le risorse necessarie a gestirle.

In assenza della clausola dell’intesa come vincolo per la modifica dello Statuto di Autonomia, il processo di attuazione dell’autonomia differenziata nasconde delle insidie anche per le autonomie speciali. Il rischio è che il nostro autogoverno sia sottoposto a meccanismi di finanziamento di tipo ordinario, anche sotto la spinta delle necessità di bilancio dello Stato rispetto agli impegni necessari all’attuazione del nuovo fiscal compact.

Per questo, pur essendo convinti dell’importanza dello sviluppo delle Autonomie e del regionalismo, riteniamo importante promuovere un referendum per fermare la legge Calderoli per l’autonomia differenziata, così come vogliamo difendere la Costituzione da ogni deriva autoritaria.

Firmatari:

  • Andrea La Malfa, Arci del Trentino e portavoce del coordinamento provinciale per il referendum contro la legge Calderoli
  • Walter Alotti, Uil del Trentino
  • Renata Attolini, Alleanza Verdi Sinistra
  • Donatella Conzatti, Italia Viva Trentino Alto Adige
  • Mario Cossali, Anpi del Trentino
  • Alessandro Dal Rì, Partito democratico del Trentino
  • Andrea Grosselli, Cgil del Trentino
  • Alex Marini, Movimento 5 Stelle
  • Luca Oliver, Acli Trentine

Scarica il pdf: Contro la legge Calderoli per l

Scopri di più: http://referendumautonomiadifferenziata.com/

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19 Lug
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Walter Alotti: «Rendere operativo il Consiglio Territoriale Immigrazione»

 

IMMIGRAZIONE – WALTER ALOTTI UIL 15/7/2024
“Rendere operativo il Consiglio Territoriale Immigrazione”

“Sulla questione immigrazione, non servono prove di forza, ma prove di intelligente lungimiranza. Quella lungimiranza che manca completamente alla Giunta Fugatti che nel Piano Strategico della XVII Legislatura omette in tutto il doumento di 150 pagine l’argomento. Ed il Trentino, impegnato ad affrontare la sfida del calo demografico, i cui effetti negativi stanno interessando anche gran parte dei nostri settori produttivi più importanti (turismo, agricoltura, manifattura, servizi), non può prescindere dal porre la giusta attenzione a questo tema”.
“Sarebbe estremamente utile a questo punto rendere operativo anche presso il Commissariato del Governo di Trento il Consigli territoriale per l’immigrazione, istituto nel ’98 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, quale luogi in cui realizzare una collaborazione strategica tra istituzioni e parti sociali. Ciò consentirebbe – dopo più di quattro anni che non viene convocato, precisa Alotti – un’efficace azione di monitoraggio e verifica del fenomeno, ai fini del governo dei flussi migratori che, tuttora, a sentire anche gli imprenditori e le loro organizzazioni di categoria, presentano criticità strutturali, nonostante la programmazione triennale, introdotta lo scorso anno, per l’ingresso dei lavoratori stranieri per motivi di lavoro”.
“Peraltro – prosegue Alotti – tutte le iniziative dirette a sottrarre dalla condizione di clandestinità i cittadini immigrati aiuterebbero a rendere più sicure le nostre città e a combattere sia il fenomeno del lavoro irregolare che la piaga delle morti e degli infortuni sul lavoro. In questo senso anche l’abolizione del reato di clandestinità aiuterebbe, nel corso delle ispezioni, ad avere maggiore collaborazione da parte delle vittime di sfruttamento”.
“Per combattere l’immigrazione irregolare e il traffico di persone – sottolinea il sindacalista della Uil – è fondamentale diversificare i canali d’ingresso legale. L’emersione ad personam senza sanzioni per i datori di lavoro, ad esempio, favorirebbe la regolarizzazione degli immigrati già presenti in Italia. Bisognerebbe, poi, istituire il permesso di soggiorno ‘temporaneo’, per la ricerca di occupazione, quello ‘fuori quota’, per consentire l’ingresso di lavoratori con competenze richieste dai settori produttivi italiani, e quello ‘previa formazione’, semplificando le procedure per gli stranieri formati all’estero. Quest’ultima modalità sembra essere particolarmente interessante per gli imprenditori della manifattura e dei servizi sanitari, alla persona e del turismo trentini. Fa specie che Fugatti, Failoni, Spinelli, Tonina e Zanotelli, sempre così attenti alle esigenze delle imprese trentine non lo abbiano inserito nel Piano Strategico provinciale. Probabilmente il rifiuto ideologico della materia “immigrazione” supera ogni qualsivoglia interesse politico ed elettorale di bandiera, oltre che quello per la nostra Comunità autonoma.
Infine, si dovrebbe modificare la normativa per ridurre la discrezionalità nella concessione di permessi a chi perde il lavoro per cause non imputabili al soggetto in questione. In tale quadro – conclude Alotti – la proposta della Uil di rendere più strutturata l’ operatività dei Consiglio territoriale per l’immigrazione presso il Commissariato del Governo consentirebbe a questi organismi di diventare uno strumento efficace per politiche migratorie lungimiranti e socialmente utili”.

Walter Alotti

Segretario Generale UIL del Trentino

 

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19 Lug
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UILTrasporti: «Stazione Trento FTM in degrado»

 

Trento, 15 luglio 2024
UILTrasporti: «Stazione Trento FTM in degrado»

Come Uiltrasporti siamo a segnalare la situazione di degrado in merito alla stazione di Trento FTM la situazione è questa: da 3 mesi è diventata la “dimora” di 4/5 senza tetto che si sono impossessati di 2 panchine, sulle quali dormono, bevono, fumano, mangiano, disturbano gli utenti in partenza con il treno e pure chi è di passaggio. Tutti i giorni, quando l’alcool inizia a fare effetto iniziano a litigare, si spostano da una pensilina all’altra (dal binario 3 al 2) in base all’esposizione del sole, si tagliano i capelli e si radono lasciando tutto a terra. Spesso e volentieri, quando i bagni del bar sono chiusi utilizzano la siepe come wc. La sera verso 21 aprano i loro sacchi a pelo e coperte e dormono per terra sulla pensilina del 3 binario, uno utilizza il marciapiede come camera da letto assieme al suo cane che logicamente i sui bisogni sono sparsi dappertutto. Più di una volta sono state chiamate le forze dell’ordine, per problemi di sicurezza. A noi dispiace vedere persone in difficoltà che vivono emarginati, ma dobbiamo difendere anche la nostra città e tutelare il decoro spesso trascurato e pure chi lavora in questa zona non gode di un bel vedere e spesso si imbatte in questi senzatetto alterati.

Distinti saluti

Il segretario Uiltrasporti Nicola Petrolli

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19 Lug
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Allattamento: un diritto fondamentale di mamme e bambini che è ancora un tabù

 

Allattamento: un diritto fondamentale di mamme e bambini che è ancora un tabù

Trento, 12 luglio 2024. La UIL del Trentino e il Coordinamento pari opportunità della UIL, rappresentati, rispettivamente, da Elena Aichner e Alessia Tedeschi, esprimono il proprio pieno sostegno alla giovane madre che, cfr. l’articolo pubblicato sul quotidiano “L’Adige”, ha allattato il suo bambino nella piscina comunale di Gardolo nel comune di Trento. Invece di trovare supporto e comprensione, la madre è stata oggetto di critiche e discriminazione.

Questo incidente mette in evidenza la necessità di educazione e sensibilizzazione rispetto ai diritti delle madri, dei lattanti e sui benefici dell’allattamento al seno.

L’allattamento al seno, ricordiamo, è un atto naturale e fondamentale per la salute e il benessere dei neonati. A partire dalle organizzazioni sanitarie internazionali, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’UNICEF, fino alle istituzioni locali, quali l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, l’allattamento al seno è promosso quale forma ottimale di alimentazione per i bambini nei primi mesi di vita.

Allattare in pubblico, ivi compresa una piscina, non solo garantisce che i bambini ricevano la nutrizione necessaria quando ne hanno bisogno, ma è anche un diritto protetto dalla legge in molti paesi, inclusa l’Italia. Nella nostra Provincia, fra le varie norme in essere, evidenziamo la legge provinciale n. 1 del 2011 “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità” trascorsi 13 anni il percorso è proseguito con l’attuale Giunta i cui vertici, in una recente nota, scrivono “Al centro delle scelte ci deve essere sempre il benessere del bambino”.

La UIL vuole sottolineare l’importanza e il diritto fondamentale delle donne di allattare in pubblico. Appare evidentemente necessario promuovere una cultura che accetti e sostenga l’allattamento al seno in pubblico, quale elemento essenziale per il benessere delle madri e dei loro bambini.

È nostro dovere, quale sindacato delle Persone, combattere lo stigma e le barriere sociali che ancora esistono. Altrettanto, riteniamo, dovrebbero fare le istituzioni competenti: prendere posizione a favore dell’allattamento in pubblico, assicurando che le madri non siano mai più costrette a giustificare un atto così naturale e necessario.

Al comune di Trento, al sindaco Franco Ianeselli, di evidenziare, fra i principi assegnati all’Azienda speciale del Comune di Trento l’attenzione alla libertà di allattamento.

Esprimiamo, in conclusione, il nostro pieno supporto alla madre coinvolta in questo incidente e invitiamo tutte le istituzioni e la comunità a promuovere il rispetto e la comprensione verso il gesto più civile, naturale e fondamentale per lo sviluppo del bambino.

Scarica il pdf: Allattamento

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09 Lug
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UIL FPL Sanità: Atti vandalici presso l’Ospedale Santa chiara di Trento

Comunicato stampa UIL-SANITA’ del Trentino del 04.07.2024

UIL FPL Sanità: Atti vandalici presso l’Ospedale Santa chiara di Trento

Giuseppe Varagone Segretario Generale della UIL FPL Sanità del Trentino, interviene nuovamente sul tema della mancanza di sicurezza presso il nosocomio Santa Chiara di Trento durante le ore notturne!  Nella notte tra il 3 e 4 luglio abbiamo appreso esserci stato un altro episodio di vandalismo.  Ignoti hanno allagato con le manichette antincendio i corridoi del pronto Soccorso, Radiologia e del Laboratorio.

La UIL denuncia a gran voce la mancanza di sicurezza nei confronti dei lavoratori che operano a qualsiasi titolo – portinai, ausiliari, operatori tecnici, OSS, infermieri, ostetriche, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia -.

Nonostante le nostre continue e ripetute segnalazioni a tutt’oggi non è stato preso in carico da parte dell’Apss il grave e penoso problema.

Conclude Varagone, data la gravità di questi episodi sempre più frequenti, chiede un incontro urgente atto a trovare celeri soluzioni concrete rafforzando in primis un presidio di Polizia H.24.

 

Segretario Generale della UIL FPL Sanità del Trentino

Giuseppe Varagone

Scarica il pdf: Comunicato_stampa_ 04.07.2024

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09 Lug
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HDE : La UIL rilancia su azionariato popolare e ridimensionamento soci privati da governance

HDE : La UIL rilancia su azionariato popolare e ridimensionamento soci privati da governance

Dichiarazione stampa Walter Alotti Segretario UIL Trentino del 3.7. 2024

La UIL: bene che HDE eserciti il diritto di prelazione per acquisire la cessione delle quote di Macquarie e valida l’idea di realizzare partnership a nord e/o a sud del Trentino, ma si ricorra poi anche all’azionariato diffuso, evitando di aumentare influenza e interesse dei soci privati residuali.

L’idea ipotizzata dal Presidente Fugatti e dal Sindaco Ianeselli  è quella di coinvolgere di nuovo, una volta esercitato il diritto di prelazione di HDE per il 40% di azioni in cessione dal Fondo  Macquarie, vecchi e nuovi soci privati nella governance di Dolomiti Energia.

Una volontà che  rischia di rigenerare, per la UIL del Trentino,  la situazione sfavorevole che ha portato per esempio al riacquisto da soci privati di quote della HDE stessa o il ritardo evidente negli anni scorsi  negli investimenti in energie alternative.

Si riproporrebbe infatti la condizione per cui  forti soci/azionisti, magari anche trentini non pubblici, puntino, legittimamente peraltro, più ai dividendi ed ai profitti, piuttosto che fare investimenti anche nelle altre energie rinnovabili o minimizzare il costo energia per le aziende e cittadini trentini.

Al momento  non si parla più di quotazione in borsa e si ipotizzano  solo per un secondo tempo alleanze con altri operatori a nord (Alperia) o sud (società energetiche di Veneto o Lombardia) del Trentino.

La Uil rilancia l’idea, per rientrare del costo della rilevazione del 40% delle quote di HDE di far intervenire direttamente i risparmiatori trentini organizzando un azionariato diffuso, magari con una public company creata appositamente, oppure un fondo dedicato di cui i cittadini possono acquisire le quote, per puntare ad un controllo esclusivamente pubblico grazie ad una caratterizzazione (azioni prive di diritto di voto) delle azioni che permetterebbe di mantenere il 100% del controllo di HDE nelle mani pubbliche  e renderebbe  ancora più improbabile la messa sul mercato delle concessioni.

Walter Alotti

Segretario Generale

Uil del Trentino

Scarica il pdf: Prelazione 40% HDE- la UIL rilancia sull’azionariato popolare

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08 Lug
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Comunicato stampa UIL-SANITA’ del Trentino del 29 /6/2024. Protocollo D’Intesa

Comunicato stampa UIL-SANITA’ del Trentino del 29 /6/2024.

Protocollo D’Intesa

Giuseppe Varagone Segretario generale della UIL FPL Sanità del Trentino, interviene in merito al Protocollo D’Intesa.
Dopo la firma avvenuta 10 giorni fa del rinnovo Contrattuale Provinciale del comparto Sanità 2022/2024 parte economica, lo stesso dichiara di essere soddisfatto per la volontà da parte della Giunta Provinciale di mettere le basi per il rinnovo contrattuale del Pubblico Impiego Trentino compreso il comparto Sanità cosa che è avvenuto lunedì 24 c.m. tra il Presidente Fugatti e le Organizzazioni Sindacali rappresentative.

Lo stesso continua Varagone prevede in primis il ristoro economico per il triennio 2022-2024, come previsto dal protocollo del 18 luglio 2023, di 117 mln di euro per garantire gli arretrati previsti, con l’aggiunta di un 1% una tantum anni 2022-2023 ed 1% strutturale dal 1.01.2024 in recupero di parte del gap inflativo passato; l’anticipo sul CCPL 2025-2027 con un incremento annuo del 2% progressivo, per ogni anno, che potrà essere incrementato in base all’IPCA;

Un quantum economico di 2.500.000 finalizzati al personale Sanitario (infermieri, Ostetriche, Tecnici Sanitari di radiologia e di laboratorio ecc . ) OSS neoassunti assegnato in zone disagiate per i primi due anni , inoltre un parte di questi soldi verranno destinate a tutte quei Professionisti Sanitari che daranno la disponibilità ad effettuare dei turni in ospedale periferici per far si di poter garantire il diritto alla salute alla popolazione locale .Siamo soddisfatti di ciò per il fatto che finalmente iniziamo ad avere strumenti per essere più attrattivi di altre regioni limitrofe.

Un altro punto importante è lo stanziamento di 2.500.000 euro a partire dal 2025 per l’avvio alla riforma dell’Ordinamento professionale ed un percorso di armonizzazione tra i lavoratori dell’Apss con quelli della Provincia.
Un altro importante punto di rilievo è il potenziamento di una quota aggiuntiva che l’ente versa sulla pensione complementare di Laborfonds, che porterà al 3% la quota a carico dei datori di lavoro dei comparti di contrattazione.

Abbiamo chiesto ed ottenuto è la valorizzazione del sistema degli incarichi per i professionisti sanitari all’interno dell’ordinamento professionale.
Conclude Varagone , l’impegno fra le parti per corrette relazioni sindacali fra Provincia ed Organizzazioni sindacali, in linea di continuo confronto, atto alla valorizzazione di tutto il pubblico impiego, nella necessaria certezza che solo significativi incrementi retributivi e riscritture normative coerenti, con le reali necessità di lavoratrici e lavoratori di tutti i comparti, siano le uniche strategie per continuare nell’erogazione dei servizi di prima qualità sul territorio della Provincia Autonoma del Trentino, grazie all’autonomia speciale che ci differenzia per risultati ad oggi mai raggiunti nel resto del territorio nazionale.

Giuseppe Varagone
Segretario Generale della UIL FPL Sanità del Trentino

Scarica il pdf: Comunicato_stampa_ 26’06’2024 2

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08 Lug
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Presentazione strategia provinciale e assestamento bilancio

Presentazione strategia provinciale e assestamento bilancio

Comunicato stampa UIL sull’incontro in Pat oggi 28/6/24.
Per la UIL luci ed ombre nell’ assestamento di bilancio 2024.

Le osservazioni della UIL alla presentazione dell’assestamento di bilancio 2024 hanno riguardato pochi punti specifici, lasciando all’imminente percorso consigliare un’analisi più approfondita ed analitica.

Le luci sono relative: all’evidente positività dell’estensione dell’esenzione dell’addizionale IRPEF ai 30 mila euro, di cui beneficeranno ben 40.000 famiglie in più di lavoratori dipendenti ed autonomi oltre che dei pensionati; allo stanziamento rilevante delle risorse per la chiusura del rinnovo dei contratti del comparto pubblico (scuola, sanità autonomia locale) 2022/24 e per l’anticipo del rinnovo 2025/2027; all’attivazione dell’investimento nel nuovo ospedale di Trento.

Le ombre riguardano la persistente volontà espressa dalla Giunta di erogare incentivi, agevolazioni e contributi alle categorie economiche ed in particolare al settore del turismo e dell’agricoltura, con l’idea di innescare dopo l’investimento pubblico anche quello privato delle aziende, troppe purtroppo ancora sotto dimensionate e non coinvolte in piani strutturati di politiche industriali capaci di aumentarne innovazione e produttività.
Richiesta quindi una maggior selettività dei contributi per le aziende, intrecciata con altre misure che favoriscano una nuova stabile occupazione femminile e giovanile, purtroppo ad oggi ancora troppo precaria in Trentino, anche rispetto agli indici nazionali.

Si comincia ad intravedere una ripresa di attenzione per il tema “casa”, ma si tratta di misure ancora deboli e parziali. Dal minimo contributo prima casa in conto capitale e agevolazione interessi mutui, all’aumento dello stanziamento per l’integrazione per l’affitto e qualche risorsa fresca per mettere in circuito le tante case itea sfitte.

Purtroppo non si parla poi di revisione ed adeguamento all’inflazione dei requisiti ICEF per le provvidenze provinciali esistenti destinate alle famiglie (assegno unico provinciale e casa), né vi sono misure che promuovano la natalità e la crisi demografica del Trentino.

Alotti ha espresso un ultima osservazione: non viene dedicata nel Piano Strategico di legislatura e nell’assestamento di bilancio del 2024 ed in quelli collegati degli anni successivi alcun approfondimento o risorsa al tema dell’immigrazione e dell’accoglienza. Un tema sociale ed economico trasversale che riguarda ed interessa sia le categorie economiche che le forze sociali, ma che per una evidente volontà della Giunta resta escluso dalla discussione politica e finanziaria provinciale.

Walter Alotti
Segretario Generale
UIL del Trentino

Scarica il pdf: Incontro Parti sociali sulle strategie provinciali e assestamento di bilancio

 

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08 Lug
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24 GIUGNO 2024 – FIRMA DEL PROTOCOLLO D’INTESA. RINNOVI CONTRATTI PUBBLICI TRENTINI. FINALIZZAZIONE 2022-2024 ED INIZIO TRATTATIVA 2025-2027. IL PUBBLICO IMPIEGO DELLA UIL DEL TRENTINO FORTE E COESO NEL RIMARCARE LA VITTORIA DELLA FIRMA RAGGIUNTA

24 GIUGNO 2024 – FIRMA DEL PROTOCOLLO D’INTESA. RINNOVI CONTRATTI PUBBLICI TRENTINI. FINALIZZAZIONE 2022-2024 ED INIZIO TRATTATIVA 2025-2027. IL PUBBLICO IMPIEGO DELLA UIL DEL TRENTINO FORTE E COESO NEL RIMARCARE LA VITTORIA DELLA FIRMA RAGGIUNTA

Quanto raggiunto in sottoscrizione nella serata del 24 giugno 2024, rappresenta per chi come UIL DEL TRENTINO assieme a UIL FPL EE.LL., UIL FPL SANITA’ e UIL SCUOLA RUA, hanno sempre sostenuto: “la continuità di un percorso iniziato, con il Protocollo del 18 luglio 2023, risponde alla coerenza degli impegni presi con la politica ad oggi presente, chiamata a dare risposte a chi per rappresentatività sindacale seduta al tavolo delle trattative senza preconcetti, con l’unico obiettivo di siglare il miglior accordo possibile nell’ottica e certezza, per quanto inserito, di migliorarlo nel corso del tempo”.
Lontani dalla polemica, che dovrebbe contraddistinguere un Sindacato riformista, nell’azione di operare per il bene delle lavo- ratrici e lavoratori, senza cercare strumentalizzazione di un momento difficile per la vita di ogni lavoratore interessato, siamo certi che solo nella ricerca del dialogo costruttivo, e non distruttivo fra le parti, permetterà di trovare soluzioni per gli interessi del pubblico impiego.
L’azione Confederale e delle categorie dei comparti del pubblico impiego della UIL del Trentino, ha dimostrato in continuità d’azione che la forza di un’organizzazione sindacale laica e laicista, abituata a non sollevare polemiche fini a se stesse, guar- dando negli occhi la controparte, trattando negli interessi di chi rappresenta, ma nel rispetto di tutti, sia la strada maestra per l’azione sindacale che ci contraddistingue.
Per la UIL la trattativa deve essere serrata, senza sconti, rispettosa anche di chi esprime considerazioni o scelte differenti, nel rimarco della naturale assunzione di responsabilità, ma siamo a sottolineare che la verità dei dati è incontrovertibile; le risorse che verranno impegnate nella prossima Legge di Assestamento 2024, con un collegamento di quanto concordato a garanzia di prossimi stanziamenti nella prossima finanziaria 2025, sono il frutto di mesi di trattativa faticosa e mai scontata da parte delle categorie del pubblico impiego, che permetterà di continuare nel percorso di crescita negli impegni sul rinnovo CCPL 2025- 2027, solo grazie a quanto sottoscritto all’interno dei Protocolli d’intesa politici fino ad oggi raggiunti.
Alzare lo sguardo verso l’orizzonte, lavorare con caparbietà, nelle difficoltà di un periodo storico per il Sindacato, deve essere certezza e garanzia di distinzione per la nostra realtà autonomista, anche e soprattutto per accrescere il potere economico delle famiglie Trentine, che nel pubblico impiego trentino vede 39.000 dipendenti, figure professionali che a vario livello garantiscono servizi di qualità indispensabili, che molte volte, se non ricordate nel loro valore, vengono date per scontate.
I Segretari Generali delle categorie della UIL FPL Enti Locali, UIL FPL Sanità e di UIL Scuola Rua Trento, assieme al Segretario Generale Confederale della UIL del Trentino, certi che la firma apposta nella serata del 24, rappresenti una piena vittoria di chi come noi ha creduto fin dal 18 luglio 2023 nella correttezza di perseguire la strada giusta, come da sempre ricordato, non si fermeranno, restando contestualmente ancorati alla realtà e nella fiducia di chi applaude per i risultati raggiunti, dando appun- tamento ai prossimi momenti d’incontro e confronto nelle realtà del pubblico impiego del nostro territorio.

UIL DEL TRENTINO

Walter Alotti

UIL FPL EE.LL.

Andrea Bassetti

UIL FPL SANITA’

Giuseppe Varagone

UIL SCUOLA RUA

Pietro Di Fiore

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26 Giu
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Contratto Famiglie cooperative. Le parti sono ancora distanti

Il T – 25 giugno 2024

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