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15 Dic
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Alotti: atto di civiltà, l’autodeterminazione è legge

Dichiarazione stampa Walter Alotti

Segretario Generale UIL del Trentino

15 dicembre 2017

Alotti: atto di civiltà, l’autodeterminazione è legge

Non possiamo che accogliere positivamente l´approvazione, avvenuta nella giornata di oggi, della legge sul biotestamento.

Come UIL abbiamo sempre ritenuto necessario che l’Italia di dotasse di una legge con la quale  regolamentare una questione così delicata, un vulnus normativo che non poteva più essere accettabile. Mancando una normativa di riferimento, il fine vita è stata una questione troppo tempo delegata alla discrezionalità della giustizia italiana, ecco perché consideriamo l’approvazione di oggi un atto di civiltà.

Anche in Trentino ora, senza più ostacoli ideologici o religiosi  si potrà regolamentare questa materia, per il rispetto della dignità della persona e del malato.

Ogni persona  può e deve poter scegliere del proprio corpo e della propria vita. Ogni persona è portatrice di un diritto irrinunciabile, ossia quello dell’autodeterminazione.

 

 

Walter Alotti

Segretario Generale

UIL del Trentino

Scarica il pdf: finevita-COM151217

 

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14 Dic
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Sait, i lavoratori adesso vogliono trattare. Affollata assemblea ieri mattina che ha dato mandato a Cisl e Uil di discutere sui criteri per la scelta degli esuberi

14 dicembre 2017 –  Corriere del Trentino, Trentino (altro…)

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13 Dic
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Crisi in Sait, assemblea con i lavoratori. Nell’ultimo tavolo il consorzio ha spiazzato le parti disponibili al dialogo

13 dicembre 2017 –  Corriere del Trentino (altro…)

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13 Dic
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Cgil, Cisl e Uil: «Partecipate, soluzione a breve». Incontro fra i segretari e Nicoletti. Informatica trentina: «Adesione allo sciopero sotto il 60%»

13 dicembre 2017 –  Corriere del Trentino, Trentino

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12 Dic
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Partecipate, la Provincia conferma il ritiro della disdetta Cgil Cisl Uil del Trentino: pronti a riprendere il confronto.

Partecipate, la Provincia conferma il ritiro della disdetta
Cgil Cisl Uil del Trentino: pronti a riprendere il confronto

 

La Provincia è pronta formalizzare in tempi brevissimi il ritiro della disdetta dei contratti integrativi per le società partecipate. E i sindacati sono disposti, nel rispetto del mandato ottenuto dalla delegazione unitaria dei delegati, a riaprire il confronto con Piazza Dante per arrivare in tempi certi all’individuazione di uno o più contratti di primo livello da applicare ai dipendenti, partendo da quelli già in essere, tenuto conto dei diversi poli specialistici. L’accordo, per le organizzazioni sindacali, potrà anche prevedere un’intesa generale sulla contrattazione integrativa. E’ questa la conclusione a cui si è arrivati ieri sera al termine di un lungo confronto tra i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino e la direzione della Provincia.
Preso atto della rinnovata disponibilità dell’Ente a ritirare la disdetta degli integrativi, i sindacati hanno ribadito ancora una volta la necessità che la discussione sulla definizione di un accordo contrattuale per tutti gli oltre 600 dipendenti delle società partecipate non potrà prescindere da una necessaria riorganizzazione per poli delle stesse. Cgil Cisl Uil del Trentino hanno anche sottolineato che l’intero percorso dovrà avvenire coinvolgendo i lavoratori e le lavoratrici, anche al fine di valorizzarne le competenze, superando l’attuale sistema di riconoscimenti unilaterali all’interno di una regolazione contrattuale chiara e trasparente nell’ambito della quale riconoscere il valore delle diverse professionalità.
Quanto discusso ieri sera sarà al centro di una nuova riunione unitaria con i delegati di tutte le società partecipate, in programma venerdì.

 

Scarica il pdf: partecipate- COM121217

 

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12 Dic
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Sait, 10 mila euro ai licenziati

12 dicembre 2017 –  Corriere del Trentino, Trentino

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sfratti
11 Dic
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Comunicato stampa UIL del Trentino 8/12/2017 La UIL: sfratti per morosità, fenomeno sempre più preoccupante anche in Trentino.

Comunicato stampa UIL del Trentino 8/12/2017

La UIL: sfratti per morosità, fenomeno sempre più preoccupante anche in Trentino.

 

E’ di questi giorni l’informativa dell’Assessore Daldoss sugli allarmanti dati della morosità degli inquilini ITEA. Sarebbero ben 1086 gli inquilini “morosi”, cioè che non hanno pagato almeno tre mensilità o, aggiungiamo noi, in gran numero, non sono allineati rispetto al pagamento delle spese condominiali di loro competenza. Spese condominiali in gran parte degli anni passati che, per colpa delle gestioni e dei regolamenti dell’Istituto, si sono accumulate, diventando un carico eccessivo da saldare per famiglie che, già per la loro evidente debolezza, sono in possesso di un alloggio di edilizia pubblica e di redditi mediamente molto bassi, tali da non consentire liquidazioni di arretrati cospicui, magari superiori allo stesso canone di affitto sociale goduto. E se in ITEA ci sarebbero dal 2012 ad oggi 1828 procedure di sfratto attivate e 97 effettivamente eseguiti, veniamo ai numeri complessivi del fenomeno sfratti in Trentino, considerando tutto il mercato locale dell’affitto, quello privato evidentemente maggiore compreso.

 

Bene, dai provvedimenti di sfratti relativi all’anno 2016 (dati forniti dal Ministero dell’Interno – Ufficio Centrale di Statistica – e resi noti nel IX Rapporto del Dipartimento Politiche abitative UIL) risulta evidente anche in Trentino come la mancanza di un quadro giuridico-legale completo e al passo con i tempi, oltre che l’assenza di nuovi interventi strutturali e di un indirizzo condiviso delle politiche per la casa, abbia influito in modo preoccupante sul fenomeno del disagio abitativo anche nella nostra Provincia e, come la crisi economica, continui a porre in grave difficoltà anche le famiglie trentine nell’ottemperare al pagamento dei canoni di affitto.

 

Ma quanto incide sul reddito familiare pagare l’affitto?

L’analisi dei dati relativi al ”Rapporto Immobiliare 2017” dell’Agenzia delle Entrate, in rapporto ai dati del MEF inerente i redditi 2015, mostra come la media nazionale per il costo delle locazioni a canone libero sia stata pari a 605 euro mensili, con un’incidenza media sul reddito da lavoro dipendente del 35,2 %, sul reddito da pensione del 43% e sul reddito da lavoro autonomo del 18,9%.

Per le locazioni a canone concordato, l’importo medio nell’anno è stato di 575 euro mensili, con un’incidenza (sempre in media) sul reddito da lavoro dipendente del 33,4%, sul reddito da pensione del 40,8% e sul reddito da lavoro autonomo del 18%.

Pur avendo registrato una lieve diminuzione del 4,6% rispetto all’anno precedente, in Italia i provvedimenti esecutivi di rilascio di immobili ad uso abitativo sono stati 61.718, ma di essi ben 54.829 sono dovuti a morosità o altra causa (l’88,8% a fronte dell’88,2% del 2015).

Rispetto all’anno precedente, sono aumentate del 3,2% le richieste di esecuzione di sfratto che ammontano, nel 2016, a 158.720, mentre gli sfratti eseguiti sono stati 35.336 con un aumento dell’8% rispetto al precedente anno.

Questa situazione è ancora più grave nella nostra Provincia dove il costo delle locazioni nel mercato privato della casa è superiore a quello medio nazionale e dove abbiamo registrato nel 2016 ben 323 provvedimenti di sfratto con un incremento del +70% rispetto al 2015 (in percentuale assoluta il maggiore d’Italia dopo Oristano e Nuoro), dovuto per la maggior parte proprio (93%) a morosità. Di questi provvedimenti 128 sono stati effettivamente eseguiti, cioè con i locatari messi fuori casa. A Bolzano la situazione è sicuramente migliore, visto il pressoché stabile numero assoluto di richieste, 271 nel 2016 (-0,37% sul 2015) e di 99 effettivamente eseguiti.

Per la UIL del Trentino le soluzioni nella nostra Provincia passano per un’estensione della platea dei beneficiari dell’integrazione canone delle locazioni private, misura richiesta dal Sindacato unitariamente ed accolta e varata dalla Giunta in questa Legge di Bilancio, ma soprattutto, attraverso il rilancio dell’edilizia pubblica, dei piani di hausing territoriale che realizzano alloggi a canone moderato da affiancare a quelli a canone sociale e con l’individuazione di sistemi di garanzia ai proprietari privati, spesso piccoli, che non affittano più i loro immobili. Fondi di Garanzia pubblici, assicurativi, di Fondazioni bancarie e finanziare in grado di coprire i rischi delle possibili morosità o danni di questi locatari privati che potrebbero così affittare i tanti, troppi alloggi sfitti, che proprio per paura della morosità dilagante, gli stessi non affittano, con grave turbamento del mercato della locazione, sia dal punto di vista dei prezzi, che dell’aumento delle richieste di accesso all’edilizia pubblica.

 

Il Segretario Generale

UIL del Trentino

Walter Alotti

Scarica il pdf: sfratti COM 111217

Pubblicazione Ministero dell’Interno: Pubblicazione_sfratti_2016

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federdistribuzione
10 Dic
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Supermercati in sciopero il 22 dicembre

10 dicembre 2017 –  Corriere del Trentino

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09 Dic
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allarme di Alotti. Sfratti Itea, 1828 le procedure dal 2012.

09 dicembre 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

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09 Dic
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Aquafil, si cerca di superare lo stallo I sindacati proporranno all’azienda di rivedere alcuni punti contrattuali

09 dicembre 2017 –  Corriere del Trentino

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