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Scuola, l’elenco Clil promesso non c’è

26 agosto 2017 – Trentino (altro…)

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«Tempi di attesa del 112 Vogliamo avere i dati»

26 agosto 2017 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

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Riassunti i 49 dipendenti delle mense scolastiche

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Accordo Melinda-La trentina, «Una necessità del mercato»

26 agosto 2017 – Corriere del Trentino (altro…)

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Biblioteca, proroga di venti giorni a Cla

26 agosto 2017 – Trentino (altro…)

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28 Ago
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Premi di merito: bene il cambiamento, purché non sia fatto con la tagliola

Comunicato stampa 25 agosto 2017

Premi di merito: bene il cambiamento, purché non sia fatto con la tagliola

Non stupisce che, come si legge oggi sulla stampa, la scelta di convergere altrove le risorse dei Premi di merito sia ampiamente condivisa, in primo luogo dagli studenti.

Si tratta (anzi, si trattava), infatti, di premi di cui quasi nessuno sapeva l’esistenza, assegnati, senza alcun bando, in conformità a requisiti complessi e discutibili. Il risultato era che, nella maggior parte dei casi, chi li otteneva ne restava assai sorpreso (piacevolmente, ci mancherebbe altro), ma era il primo a rendersi conto che non erano in alcun modo serviti né da stimolo, né da incentivo, né da supporto e che, tutto sommato, quei soldi potevano avere una migliore destinazione.

Buona, quindi, l’idea di predisporre altre misure di sostegno in itinere, soprattutto se destinate alla “libera circolazione”, alla mobilità all’estero e all’apprendimento linguistico.

La vera domanda, però, è: visto che ora sono unanimemente ritenuti inutili, chi si assume la responsabilità per aver coniato in tal modo questi premi che si trascineranno fino al 2022? E ancora, dal momento che ora vengono sconfessati da tutti perché, sostanzialmente, non sono più sostenibili (per via di una strana architettura, infatti, di anno in anno le matricole vedevano aumentare esponenzialmente le possibilità di ottenerli), non è che la vera mira dell’ateneo è quella di risparmiare tagliando risorse come panettoni a Natale?

Già il discutibile affossamento del Fondo giovani e del Prestito d’onore fu giustificato come una “pausa di riflessione” in vista di altrettanto validi strumenti alternativi mai reperiti se non nella forma di un “tesoretto” o “piano d’accumulo” che privilegia poche famiglie acculturate e previdenti a discapito dei figli di quelle meno avvedute, ma più numerose.

È vero che la giunta, capendo probabilmente l’inghippo, ha istituito il “Contributo provinciale per Piano di Accumulo” che prevede l’utilizzo di risorse aggiuntive per incentivare il tasso di iscrizione all’università. È una soluzione interessante, ma solo quest’autunno capiremo se decollerà o si rivelerà un flop.

Noi preferiremmo le vecchie misure, magari più costose, ma che intervengono direttamente sui giovani nelle scuole superiori, dove è partito anche il modello “scuola-lavoro”, rafforzando i percorsi di orientamento professionale.

Si cambi pure, comunque, soprattutto se si tratta dissipanti e tardivi premi “a sorpresa”, ma invitiamo gli studenti a monitorare la situazione – ottima la proposta del Consiglio degli Studenti a partecipare alla gestione delle risorse in avanzo – accertandosi che queste risorse vengano reindirizzate, sì, ma non assottigliate.

Walter Alotti Segretario Generale

CSR UIL DI TRENTO

Scarica il pdf: premi di merito COM 250817

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112
28 Ago
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NUE – Numeri unici emergenza- autorità terza si esprima su qualità servizi e tempi di attesa medio per chi chiama il numero 112 in Trentino.

Dichiarazione stampa Walter Alotti

Segretario Generale UIL del Trentino

25 agosto 2017

NUE – Numeri unici emergenza- autorità terza si esprima su qualità servizi e tempi di attesa medio per chi chiama il numero 112 in Trentino. 

La UIL del Trentino chiede di conoscere i tempi medi di attesa e risposta al NUE (Numero Unico Emergenza) 112 della Centrale Unica Emergenza trentina, alla luce della statistica che il Viminale ha reso noto a livello nazionale e che tante polemiche ha sollevato rispetto ai tempi medi di risposta – da 5 a 8 secondi – delle Regioni virtuose e quelli estremamente lunghi – 60 secondi – di Roma Capitale.

Poiché il Trentino non risulta contemplato dall’elenco, probabilmente per la sua recente attivazione o per qualche altro arcano “autonomistico” mistero, crediamo sia interessante l’esito di un monitoraggio sulla qualità ed i tempi del servizio, possibilmente da parte di un’autorità terza, visto che le autocertificazioni autoreferenziali sarebbero poco interessanti ed obiettivamente di bassa credibilità.

Anche perché sia al Sindacato che alle nostre associazioni di cittadini, pensionati e consumatori collegate sono giunte segnalazioni di tempi piuttosto lunghi di intervento   degli altri servizi collegati, più che di risposta del 112. Come per esempio il 118 – ambulanze servizio medico pronto soccorso-, non si capisce se per lo scarso numero di ambulanze proprie dell’ASL e/ o per la conseguente complessità di intervento di quelle convenzionate col servizio sanitario provinciale, gestite dalle svariate Associazioni volontaristiche socio sanitarie trentine.

Evidentemente, se è comprensibile un certo ritardo in un momento di intasamento del centralino per eventi atmosferici straordinari che interessano aree diverse del territorio (bufere, nubifragi, allagamenti), non lo è per normali richieste di intervento legate appunto a necessità improvvise e gravi di carattere sanitario o di polizia.

Certamente valida e condivisibile la scelta adottata in Trentino, come in tante altre Regioni del modello del “call center laico” – centrale unica di risposta-, ma sempre che sia di migliore e veloce smistamento al servizio specifico necessario, non di un ulteriore aggiuntivo “passaggio” fisico attraverso ulteriori operatori che rischiano di allungare i tempi di risposta, piuttosto che ridurli.

L’Assessore ha recentemente relazionato sugli investimenti e sui costi rilevanti che questa complessa struttura comporta ed ha comportato. Ci auguriamo ovviamente che i trentini non ne abbiamo mai bisogno, ma nel caso fosse e certamente ne sarà necessario l’utilizzo e l’intervento, si operi in efficienza e siano rispettati i giusti tempi di reazione e di intervento.

 

Walter Alotti

Segretario Generale

UIL del Trentino

Scarica il pdf: 112 COM 250817

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Uiltrasporti: «No ai controlli a terra, troppo pericolosi»

24 agosto 2017 – Trentino (altro…)

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Biblioteca, 12 lavoratori restano a casa

24 agosto 2017 – Trentino (altro…)

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«Infortuni sul lavoro, ora più controlli»

20 agosto 2017 – Trentino (altro…)

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