Il T – Giovedì 13 Marzo 2025

Elezioni: l’agenda dei sindacati. Integrazione, asili, appalti, case

 

Grosselli (Cgil), Bezzi (Cisl) e Largher (Uil) indicano le priorità: welfare e pari opportunità

SINDACATI

TRENTO Una migliore integrazione dei migranti, la sperimentazione del «salario essenziale», una maggiore attenzione agli appalti e l’aumento del numero di posti all’interno degli asili per dare respiro alle famiglie. Ma, soprattutto, nuove soluzioni per contrastare l’emergenza abitativa.

Sono queste le principali richieste delle organizzazioni sindacali del Trentino — Cgil, Cisl e Uil — rivolte a colui, o colei, che diventerà il nuovo sindaco della città di Trento dopo le elezioni del prossimo 4 maggio. Tante le partite aperte, condivise dai tre segretari generali, Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Largher (Uil). In cima alla lista probabilmente il nodo più difficile da sciogliere, ossia l’emergenza casa: «Sappiamo essere un tema che incide solo in parte sul Comune — afferma Bezzi — Però, anche l’amministrazione comunale avrebbe la possibilità di sperimentare qualcosa insieme ad Itea, perché la difficoltà nel trovare appartamenti è risaputa».

Inquadra il problema anche Grosselli: «Se metà del reddito dei cittadini finisce nell’affitto o nel mutuo diventa impossibile vivere». Quindi, cosa chiedono i segretari? «Chiediamo di agevolare chi dà l’appartamento in affitto lungo, ma andrebbe studiato qualcosa di diverso anche per “penalizzare” chi tiene un appartamento vuoto — spiega Bezzi —. Magari un fondo da parte dell’amministrazione comunale per la “morosità incolpevole”, per aiutare i proprietari che si ritrovano con un inquilino che perde il lavoro e non sa più come pagare l’affitto». E ancora: «I candidati sindaci dovrebbero interrogarsi sul futuro dell’ospedale Santa Chiara — rilancia Grosselli —. Quando ci sarà quello nuovo, potrebbe diventare un’area dove investire in edilizia sociale, trovando formule per creare nuovi alloggi pubblici o a canone moderato».

Per Largher, strettamente collegate all’emergenza abitativa sono le questioni relative all’aumento del turismo e la fitta presenza di studenti: «Chiediamo ai candidati sindaci di trovare un equilibrio: il turismo a Trento continuerà a crescere per i prossimi dieci anni, quindi ci aspettiamo un freno, la scelta di non farsi guidare dal mercato — prosegue il segretario generale della Uil —. Poi, ci sono circa 18mila studenti a Trento e anche su questo servono delle risposte per non essere in balia del mercato».

I tre segretari generali sottolineano poi il «macro-tema» del welfare e delle pari opportunità. In particolare, emerge la necessità di aumentare i posti disponibili negli asili e trovare soluzioni alternative per l’assistenza agli anziani: «Qui non basta un’ordinaria amministrazione da parte del Comune, servono investimenti — dice Grosselli —. È importante dare nuove forme di residenzialità agli anziani, il cosiddetto “co-housing”. Poi, il Comune di Trento deve essere capofila anche dell’innovazione tecnologica per quanto riguarda l’assistenza da remoto: una frontiera fondamentale per garantire a tutti i cittadini di avere servizi adeguati».

Per favorire le famiglie, il segretario della Cgil chiede di sperimentare «nuove forme di conciliazione dei bambini appartenenti all’ultima fascia d’infanzia — quelli fino ai dieci anni — affinché possano rimanere all’interno delle scuole anche oltre l’orario scolastico».

Sulle pari opportunità, invece, Largher avanza la «richiesta di attivazione anche da parte del Comune un processo di certificazione della parità di genere». Un’altra partita aperta riguarda il «salario essenziale», ossia una sorta di retribuzione minima calcolata sul costo della vita reale cittadina, utilizzabile dalle aziende per calcolare lo stipendio minimo da corrispondere ai loro dipendenti. «Per me è una delle iniziative più importanti da mettere in campo — afferma Bezzi —. Questo è anche un presupposto per chiedere al Comune maggiore attenzione quando progetta gli appalti, affinché siano più incentivanti». Concetto ribadito anche da Grosselli: «Abbiamo proposto il salario essenziale. Su questo tema il Comune ha approvato un ordine del giorno e noi vogliamo che venga sperimentato». Allargando il discorso, il segretario generale della Cgil del Trentino pone una riflessione: «Trento deve tornare ad essere un polmone di innovazione e crescita economica — ribadisce —. Gli interventi infrastrutturali sono importanti, ma penso che i candidati debbano chiedersi quale sarà il ruolo economico del capoluogo all’interno del Trentino».

Infine, le sigle rimarcano la necessità di una «migliore integrazione e gestione dei migranti» — anche se sono consapevoli del fatto che non si tratta di un tema sul quale può decidere solo Palazzo Thun — sia per garantire «maggiore sicurezza ai trentini che per assicurare un aumento della forza lavoro sul territorio».

 

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CORRIERE ART elezioni 130325