Il T, Corriere del Trentino – Martedì 18 Marzo 2025

«Famiglie sempre più povere, agire ora»

 

I sindacati | I segretari di Cgil, Cisl e Uil chiedono di indicizzare Welfare e Icef al costo reale

L’analisi
Secondo le sigle Il Trentino dovrebbe seguire le politiche adottate a Bolzano. Inflazione in linea con quella nazionale ma per i sindacati questa non è una consolazione. «Sono sempre le voci di spesa incomprimibili a pesare di più sulle tasche di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati – ricordano i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Largher – I prezzi di beni alimentari ed energia continuano a crescere e impoveriscono le famiglie trentine a reddito fisso su cui grava anche un’imposizione fiscale che si divora una parte crescente degli aumenti contrattuali». Da qui l’appello alla politica: «Bisogna sostenere i consumi delle famiglie più deboli ed incentivare con politiche strutturali gli interventi che riducono le bollette».

Se come detto l’inflazione secondo l’indice Nic, in Trentino cresce nella media nazionale, i prezzi dei beni alimentari a febbraio a livello provinciale sono aumentati dell’1,5%, mentre per energia elettrica, gas e altri combustibili i costi hanno registrato un balzo tendenziale a febbraio di ben il 5,9% (3,4 per l’indice Foi, considerato dall’Ispat). Se per lungo tempo i prezzi dell’energia avevano visto una continua riduzione dopo i picchi registrati nell’autunno 2022, da maggio dello scorso anno hanno registrato una costante crescita anche in Trentino, tanto che oggi la bolletta elettrica e del gas secondo l’Istat pesa quasi il 74% in più di dieci anni fa.

Per i sindacati, se a ciò si aggiunge la spinta inflazionistica dei dazi e della conseguente guerra commerciale lanciata dall’amministrazione Trump, le famiglie trentine non possono certo dormire sonni tranquilli. Per questo le sigle sindacali chiedono misure urgenti: «La Provincia – affermano Grosselli, Bezzi e Largher – non può restare inerte a guardare. In primo luogo servono interventi che integrino i sostegni nazionali per garantire che ogni famiglia, anche in condizioni non abbienti, possa far fronte all’aumento dei costi di prima necessità, in particolare energia e beni di largo consumo, e dall’altro rilancino i consumi per sostenere l’economia locale. Per questo chiediamo per esempio l’indicizzazione del welfare provinciale e dell’Icef al costo reale della vita».

Inoltre per i sindacati servono politiche strutturali per la casa, in modo da ridurre la pressione sugli affitti, e per l’efficientamento energetico delle abitazioni, così da contenere l’impatto dei prezzi dell’energia. «Mentre a livello nazionale si riducono le detrazioni fiscali per il risparmio energetico – avvertono i sindacalisti – a Bolzano da anni sono attuate politiche strutturali di sostegno ai cittadini che investono nell’efficienza energetica. A piazza Dante basterebbe copiare quello che si va da Salorno in su».

 

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IL T ART inflazione 180325

CORRIERE ART inflazione 180325