COMUNICATO STAMPA
“Feneal UIL: chiusa la vertenza a Riva del Garda, garantiti stipendi e straordinari”
Lo scorso 24 giugno gli operai della Agi Srls, impegnati nei lavori di ampiamento del polo congressuale e teatrale di Riva del Garda, erano saliti sui ponteggi e su una gru alta 60 metri per denunciare il mancato pagamento dei loro stipendi. Una forma di protesta estrema che si può facilmente comprendere mettendosi nei panni di questi lavoratori che hanno continuato a prestare la loro opera, senza ricevere per mesi alcun compenso da parte della ditta subappaltante.
La Feneal UIL Trentino Alto Adige Südtirol si è fatta subito parte attiva nel ricercare una soluzione al contenzioso, grazie alla mediazione attiva di Adnand Jovani, membro della Segreteria regionale, fondamentale anche nella mediazione linguistica con i lavoratori. Oggi, a poco meno di un mese dalla clamorosa protesta andata in scena nel cantiere di Riva del Garda, sono stati firmati presso il Servizio lavoro della Provincia autonoma di Trento, per i lavoratori seguiti legalmente dalla Feneal UIL T.A.A.S i primi sette accordi a chiusura della vertenza, che obbligano il consorzio Polo Scarl e la capogruppo Collini lavori – al pagamento di tutte le paghe arretrate, comprensive delle differenze retributive legate alle ore di lavoro straordinario prestate. Una somma che si va ad aggiungere ai 2000 euro già versati agli operai dalla ditta Collini.
“Siamo soddisfatti per chiuso in tempi così rapidi una vertenza difficile e per aver ridato dignità ai lavoratori kosovari, egiziani e marocchini impegnati nella realizzazione di questo importante cantiere pubblico che ha come committente la stessa Provincia autonoma di Trento, con la società ‘Patrimonio del Trentino’” afferma Jovani Adnand. “Non era scontato in particolare arrivare al riconoscimento del pagamento delle ore di straordinario effettuate” prosegue il sindacalista Feneal, che ricorda anche l’importanza del lavoro di mediazione linguistica e culturale svolto nello spiegare ai giovani lavoratori le normative che regolano il lavoro in appalto nel nostro Paese.
A conclusione della vicenda interviene anche il Segretario regionale della Feneal Uil T.a.a.s Matteo Salvetti che ricorda come l’intera vicenda evidenzi ancora una volta come i lavoratori di origine straniera – la maggioranza nei cantieri provinciali – siano sempre più spesso parte debole nei rapporti di lavoro. Sono loro a subire spesso le conseguenze del sistema dei cosiddetti “subappalti a cascata” tra mancanza di retribuzione e mancanza di rispetto delle normative per la sicurezza sul lavoro.
“Fatti come quello avvenuto nel cantiere di ampiamento del polo congressuale di Riva del Garda non devono più ripetersi in futuro. La Feneal Uil Trentino Alto Adige Südtirol rimane a disposizione dei lavoratori per offrire assistenza legale. Ci aspettiamo tuttavia controlli sempre più frequenti e capillari da parte degli organismi preposti. Non è tollerabile che, nella nostra ricca provincia, i lavoratori impegnati in un cantiere pubblico debbano aspettare mesi per poter ottenere le retribuzioni a loro spettanti”.
Per la Feneal UIL Trentino Alto Adige Südtirol
Il Segretario generale Matteo Salvetti
Il Segretario Adnand Jovani
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