Il T – Mercoledì 18 Giugno 2025

Giugno porta frutti, assunti in 13mila

 

Fa da traino il turismo con 5mila contratti ma solo il 9% saranno indeterminati

ECONOMIA

L’arrivo dell’estate per il Trentino significa nuove assunzioni e quest’anno non fa certo eccezione. Anzi, secondo le rilevazioni del sistema delle Camere di commercio, Excelsior, in Provincia di Trento sono attese quasi 13mila assunzioni nel mese di giugno, circa 1000 in più rispetto al 2024. Non solo, se si guarda al periodo trimestrale da giugno ad agosto, quindi l’intera stagione estiva, le entrate previste sfiorano le 28mila. A guidare il treno dei nuovi ingressi c’è il turismo, seguito a ruota da commercio e servizi alla persona. La maggior parte delle assunzioni saranno con contratti a termine, mentre solo il 9% saranno a tempo indeterminato. Un dato in linea con quello registrato lo scorso anno. Dunque accanto a una dinamica favorevole dell’occupazione, rimane un ragionamento da fare sulla qualità del lavoro, con tutte le difficoltà date da precariato e bassi salari. Un segnale positivo riguarda invece la difficoltà di reperimento, in calo rispetto alla scorsa estate.

Il report

Le entrate complessive previste a giugno in Trentino sono 12.760, circa la metà di quelle programmate in regione, mentre il totale previsto in Italia è di circa 595mila. Per fare un confronto a giugno 2024 il dato era 11.660 entrate, quindi circa 1100 in meno. Nel 91% dei casi queste assunzioni avverranno con contratti a tempo determinato o altre tipologie di durata predefinita, mentre nel restante 9% saranno stabili con contratti a tempo indeterminato o apprendistato. Tra giugno e agosto, invece, le assunzioni previste sono 27.750, contro le 25mila dello stesso trimestre nello scorso anno, quindi circa 2700 in più. A commentare i dati c’è il direttore dell’Ufficio ricerche della Camera di commercio, Matteo Degasperi: «Nel mese di giugno le entrate di lavoratori aumentano rispetto a maggio, quando erano 6.130, grazie soprattutto alla spinta del settore turistico. Giugno è sempre un mese importante ma quest’anno assistiamo a un miglioramento anche rispetto all’anno scorso. La domanda aumenta di circa un migliaio di persone. C’è un forte traino da parte del settore turistico, con 5.280 assunzioni previste. Ci sono tante richieste anche nei contratti pulizia». La maggior parte dei contratti sono a tempo determinato: «A livello di domanda la situazione è buona, lo dicono anche le indagini sui fabbisogni. Poi sulla qualità c’è da fare un discorso più ampio e ci possono essere delle criticità legate alla presenza molto alta di contratti a tempo determinato».

Un discorso a parte merita poi la difficoltà di reperimento da parte delle aziende: «Il dato – spiega Degasperi – è in calo. Siamo scesi dal 56,2% del giugno 2024 al 44% di giugno 2025, anche se, ad esempio nel turismo circa la metà delle posizioni sono di difficile reperimento e negli operai specializzati si raggiunge il 72%. Sembra comunque che un più di facilità ci sia e questo può essere un segnale positivo se verrà confermato nei prossimi mesi».

Uiltucs e Asat

Sulla precarietà e le condizioni dei lavoratori fa leva la Uiltucs: «C’è una certa opacità nella qualità dell’occupazione. Il lavoro nel turismo, in molti casi è precario e non curato, con un integrativo che paga poco rispetto ad altri settori. Bisogna investire su persone che rimangano sul territorio e portano gettito», osserva il segretario Stefano Picchetti. La retribuzione media nel settore, spiega Picchetti «è molto bassa, ci sono tutta una serie di contratti “grigi”, firmati da sigle non rappresentative che non raggiungono nemmeno la soglia del 50% della retribuzione media lorda annua, tetto stabilito dalle direttive dell’Unione europea come salario adeguato». La retribuzione media lorda in Italia è di 37mila euro, e la soglia media sarebbe poco oltre i 18 mila. Secondo le analisi della Uiltucs, però alcuni contratti attivi nel turismo non raggiungerebbero nemmeno i 17mila euro l’anno. Così risponde Gianni Battaiola, presidente di Asat: «Nel nostro territorio c’è il più alto numero di contratti sottoscritti con Federalberghi e il più basso numero di contratti grigi, da noi assolutamente condannati. Sicuramente ci approcciamo ad una buona stagione estiva, è chiaro che i contratti in questo momento sono a termine, non lo si fa per speculare perché non ci si può permettere l’indeterminato. Stiamo ragionando su un progetto affinché grazie a dei fondi di solidarietà si possa riconoscere un mese in più di Naspi a chi torna a lavorare in Trentino».

 

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