Corriere del Trentino – Giovedì 7 Agosto 2025

Il liceo Prati «sotto osservazione» Una prof esterna dovrà monitorare

 

Affidato l’incarico per verificare il piano di miglioramento. La preside informata in serata. Sindacati perplessi

TRENTO

Il liceo classico Prati resta «sotto osservazione». Dopo l’ispezione, o più precisamente la «verifica valutativa», dello scorso aprile ora ci sarà una docente che avrà il compito di monitorare il piano di miglioramento dello storico istituto scolastico «collegialmente con una dirigente scolastica distaccata presso il Dipartimento istruzione», si legge nella determinazione della dirigente generale Francesca Mussino, che ha affidato l’incarico alla professoressa Laura Donà.

La docente, già dirigente, la stessa che aveva effettuato la verifica valutativa nel liceo insieme alle altre ispettrici, avrà l’incarico di svolgere l’attività di monitoraggio del piano di miglioramento dell’istituto scolastico e di supporto insieme a una dirigente scolastica della quale non viene fatto il nome, ma la scelta — secondo alcune indiscrezioni — potrebbe ricadere su una delle ispettrici di aprile. Per l’incarico a Donà, che sarà collocata in quiescenza, è prevista una spesa di 2.500 euro e la docente avrà il compito «di garantire un adeguato e strutturato supporto alla dirigente e alla comunità scolastica», si legge nel documento pubblicato ieri. Sono previsti tre diversi momenti di vista collegiale (ogni visita dovrebbe durare uno o due giorni) all’inizio dell’anno scolastico e alla fine di ciascun quadrimestre. Nella determina vengono indicate anche «azioni di supporto e accompagnamento al consolidamento del piano e visite con cadenza mensile».

Il liceo classico resterà quindi un «sorvegliato speciale» per tutto il prossimo anno scolastico. Una decisione che ieri ha suscitato non poche perplessità nel mondo della scuola. La dirigente scolastica del Prati, Paola Baratter, è stata informata solo in serata, quando le è stata notificata la determina. Dopo la pubblicazione del documento sul sito «Vivoscuola».

Che ci fosse un piano di miglioramento della scuola, dopo le criticità evidenziate nella relazione di aprile delle ispettrici e le segnalazioni di alcuni genitori, era un fatto acquisito. La stessa preside aveva partecipato all’elaborazione di un progetto di miglioramento, ma avere un esterno che controlla è tutt’altra cosa. «Questo dimostra una mancanza di fiducia nella dirigente scolastica, a questo punto era più coerente spostarla», chiosa Monica Bolognani, segretaria generale della Cisl Scuola. Il sindacato ricorda che ci sono già strumenti per intervenire in casi di criticità.

È perplesso anche il segretario regionale della Uil Scuola Pietro Di Fiore. «Nominano due colleghe che avranno il compito di verificare un piano di miglioramento mai comunicato? Ci mostrino il piano», incalza il sindacalista. Poi aggiunge, riflettendo sulla verifica valutativa della scorsa primavera: «Ufficialmente non sappiamo cosa è stato rilevato, quali sono i punti di forza e di debolezza, solo davanti agli esiti di questa visita si possono pensare ad azioni di miglioramento». Poi Di Fiore stigmatizza il metodo: «Perché solo il Prati? Abbiamo evidenze rispetto a istituti scolastici in grande sofferenza, come il liceo linguistico Scholl, l’Alberghiero di Levico, l’istituto comprensivo della Val Rendena o quello di Mezzocorona, e non è stato fatto nulla. Qui invece c’è stata una visita preliminare, la chiamano così perché non hanno il coraggio di chiamarla visita ispettiva, e non si è ancora capito quali siano le reali contestazioni».

 

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CORRIERE ART scuola 070825