Indennità consiglieri regionali. Gli aumenti d’oro vanno bloccati.
Cgil Cisl Uil chiedono equità e senso della misura come criteri per aumentare gli emolumenti
“Gli aumenti d’oro delle indennità dei politici regionali vanno bloccate subito. Dopo si può aprire un confronto in consiglio regionale sul modo più equo e opportuno per garantire degli aumenti agganciati all’inflazione. E’ evidente però che l’attuale meccanismo è fuori scala, perché ha garantito aumenti inimmaginabili e irraggiungibili per qualsiasi lavoratrice o lavoratore dipendente. L’aggancio al contratto dei dipendenti regionali va quindi rivisto con razionalità e senso della misura. In caso contrario si continuerà a tenere in piedi un sistema che garantisce solo dei privilegi”. In vista dell’apertura, giovedì in seconda commissione regionale, del nuovo disegno di legge sul sistema di calcolo delle indennità Cgil Cisl Uil ribadiscono la loro posizione e mettono le mani avanti: nessun giudizio sul disegno di legge o sulle proposte di modifiche, se arriveranno, dalla giunta regionale. “E’ una scelta che spetta alle consigliere e ai consiglieri. Ci auguriamo però che si faccia strada un necessario senso di equità, nella consapevolezza che fare politica ed essere parte delle istituzioni non è un privilegio ma un servizio che viene svolto per la comunità. Un servizio che chiede impegno e dedizione e che va giustamente e adeguatamente retribuito, senza però insistere su eccessi difficilmente giustificabili agli occhi delle cittadine e dei cittadini”, concludono le tre sigle sindacali.
Trento, 16 settembre 2025
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