Il T – Martedì 4 Marzo 2025
Industria, quasi 1.500 assunti in meno
Il bilancio 2024 di Agenzia del Lavoro certifica la crisi del manifatturiero
LAVORO
Piccolo, impercettibile, eppure arriva un primo campanellino d’allarme sullo stato dell’occupazione in Trentino nel corso del 2024. La nota mensile di Agenzia del Lavoro sul mercato del lavoro riferito a dicembre è importante perché contiene una sorta di riassunto complessivo dell’anno. Da essa si determina che le assunzioni di lavoratori da parte di imprese ed enti pubblici nel corso dello scorso anno si sono attestate a quota 173.769, 62 unità in meno rispetto al 2023.
Le assunzioni
Ma non tutti i settori si comportano alla stessa maniera. Nel 2024 le assunzioni crescono in maniera significativa solo in agricoltura (+1.130), con il terziario che vede il segno più per sole 276 unità grazie al turismo e alla buona stagione estiva e alla buona partenza anche di quella invernale (+1.046 unità nei pubblici esercizi), mentre sono sostanzialmente stabili nel commercio (+21), e calano nei servizi alle imprese (-538) e nei rimanenti comparti del settore (-253).
In generale le buone performance del primario e del terziario sono però vanificate dall’andamento nel secondario. L’Agenzia del Lavoro certifica un dato negativo di 1.468 unità, per un calo percentuale del 7,2 per cento: le assunzioni diminuiscono in tutti e tre i comparti: estrattivo (-94 unità), costruzioni (-350) e in particolare nel manifatturiero (-1.024) che cala dell’8,5 per cento.
Le cessazioni
Sono aumentate dell’1,2 per cento, passando dalle 170.512 del 2023 alle 172.425 del 2024 (+1,2%). Il saldo occupazionale, al netto delle trasformazioni a tempo indeterminato, resta positivo ma in un anno scende da +3.309 del 2023 al +1.334 del 2024 riducendosi quindi di ben il 59,7 per cento.
I tipi di contratto
Le occupazioni a tempo indeterminato calano in un anno del 5 per cento, mentre le assunzioni in apprendistato si riducono ulteriormente registrando un -9,9%. Continua la sua corsa al rialzo invece il contratto a chiamata, ossia la modalità di assunzione più precaria perché non garantisce nemmeno un minimo di giornate lavorate. Nel 2024 il ricorso a questo contratto è aumentato del 5%. A ciò si aggiunge anche la riduzione delle stabilizzazioni dei contratti a termine che passano da 8.273 a 7.750 con un calo di ben il 6,3% tra 2023 e 2024.
I sindacati
Questi dati fanno dire a Cgil, Cisl e Uil che si tratta di «un anno fra luci e ombre» perché, pur in un quadro di sostanziale tenuta, «essi certificano il rallentamento dell’economia soprattutto nel settore manifatturiero, ma anche il peggioramento generale della qualità dell’occupazione, con il crollo dei nuovi posti di lavoro stabili».
«Come segnaliamo da tutto l’anno – spiegano Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Walter Largher che rappresentano Cgil, Cisl e Uil nel cda dell’Agenzia del Lavoro – sono la manifattura industriale e i servizi alle imprese a soffrire di più. Si tratta di comparti dove la stabilità delle occupazioni è più diffusa e le retribuzioni sono più alte. Senza un contributo significativo di industria e servizi evoluti il rischio è quello di impoverire il mercato del lavoro locale e ridurre la qualità dell’offerta di lavoro rivolta in particolare ai giovani che raggiungono i più alti livelli di istruzione. Così non si costruisce un futuro solido per il Trentino».
Su stabilità e qualità dell’occupazione i sindacati concentrano le loro attenzioni. «Questi dati – incalzano Grosselli, Pomini e Largher – confermano che il rallentamento dell’economia si scarica immediatamente sulle lavoratrici e sui lavoratori che in Trentino, pur in un quadro di sostanziale tenuta, vedono ridursi le opportunità di lavoro qualificate. In un contesto come questo, servirebbero politiche mirate a sostenere l’occupazione e la crescita dei settori che più risentono delle dinamiche recessive. Invece, pur avendo sollecitato più volte l’assessore Spinelli ad occuparsi con interventi straordinari della congiuntura dell’industria, da piazza Dante purtroppo tutto tace».
Scarica il pdf: ADIGE ART industria 040325
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