Corriere del Trentino – Sabato 30 Agosto 2025
Itea, il monito dei sindacati «Graduatorie da riaprire»
Riforma Icef, la giunta dice sì. Cgil, Cisl e Uil perplessi
TRENTO
Gli occhi sono puntati su Piazza Dante: «Ci attendiamo nel più breve tempo possibile una convocazione» chiariscono Manuela Faggioni (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Largher (Uil). Perché, aggiungono, le «questioni aperte» sono tante. E devono essere affrontate al più presto. A partire dai due temi che, in queste ore, stanno animando il dibattito: da un lato la presentazione del piano di Itea (con l’obiettivo di ristrutturare 480 alloggi entro la fine dell’anno), dall’altro l’adozione definitiva da parte della giunta della riforma Icef (il via libera è arrivato ieri mattina).
Cgil, Cisl e Uil analizzano in primo luogo la partita — delicatissima — della casa. Con una premessa: «Se Itea cambia passo e finalmente si rendono disponibili nuovi alloggi e si rimettono in uso un numero consistente di alloggi di risulta — osservano Faggioni, Bezzi e Largher — il progetto non può non vederci concordi». Eppure, rilanciano subito i sindacati, di quel progetto nulla è stato condiviso. «Avremmo preferito — sottolineano infatti — conoscere i dettagli del piano nelle sedi adeguate, cioè al tavolo provinciale per l’emergenza abitativa, che invece non ne è mai stato informato». Tavolo che Cgil, Cisl e Uil chiedono venga convocato: «Sollecitiamo per l’ennesima volta l’assessore Simone Marchiori e ci riserviamo di conoscere i contenuti del progetto per esprimere un giudizio più completo».
Anche se una linea, le parti sociali, la ribadiscono. Chiara: «È giusto e indispensabile rendere disponibili più alloggi. E che si muova finalmente qualcosa è un inizio. Allo stesso tempo, però, ricordiamo a Marchiori che ad oggi non si può fare domanda per una casa Itea perché le graduatorie sono bloccate da oltre un anno. Lo stop doveva servire per modificare il regolamento, ma fino a questo momento non c’è stato alcun confronto su questo e temiamo un ulteriore e grave slittamento». Revisione del regolamento che, ricordano i sindacati, dovrà tener conto anche della riforma Icef, adottata ieri definitivamente dalla giunta (e i cui effetti saranno a breve termine, con l’applicazione dal 10 settembre dei primi due indicatori: l’indicatore famiglia e quello di sostegno al reddito).
Riforma, questa, sulla quale Cgil, Cisl e Uil non erano stati morbidi durante l’audizione in quarta commissione: una posizione critica che non sembra essersi ammorbidita. «Non è chiaro — spiegano Faggioni, Bezzi e Largher — quale impatto avrà il nuovo sistema di calcolo. Quel che è certo è che senza un adeguamento dell’Icef al costo della vita continueremo ad assistere ad un aumento dei canoni sociali e a un numero crescente di nuclei che perdono il requisito e devono sostenere un canone di mercato, pur non essendo realmente ricchi». Non è un caso — concludono — che, anche a causa della «mancata indicizzazione dell’Icef», nel bilancio Itea le entrate da canoni siano aumentate: «L’emergenza abitativa ha bisogno di soluzioni concrete, non di spot. Ci attendiamo una convocazione al più presto».
Intanto ieri, sempre sul fronte della casa, la giunta ha approvato il bando per le attività di mediazione sociale: è stato previsto un investimento di 450mila euro nel prossimo triennio per aumentare il numero di abitazioni disponibili sul mercato della locazione privata a favore delle famiglie con bisogni abitativi. Le domande potranno essere presentate dal 4 settembre al 31 ottobre e i progetti dovranno terminare entro la fine del 2026. Il contributo, spiega la Provincia, sarà pari al 90% della spesa ammessa e arriverà fino a un massimo di 100mila euro per i migliori progetti: all’interno dovranno essere previsti anche degli interventi di sensibilizzazione dei proprietari, affinché mettano a disposizione alloggi oggi non utilizzati.
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