l’Adige – Venerdì 17 Ottobre 2025
La Uil chiede a Gerosa di aprire un tavolo per parlare di una scuola di qualità
Il sindacato commenta la visita istituzionale di Gerosa e Rizza in Finlandia
SCUOLA
«Un modello di eccellenza che la nostra Amministrazione provinciale dovrebbe fare proprio, quantomeno ci si dovrebbe avvicinare». Questo il commento della Uil Scuola Rua in merito agli esiti della visita istituzionale alla scuola finlandese che ha coinvolto nelle scorse settimane l’assessora all’Istruzione Francesca Gerosa, il sovrintendente scolastico Giuseppe Rizza e un gruppo di dirigenti scolastici e alcune figure apicali del Dipartimento Istruzione e di Iprase.
«Sono più di vent’anni che la Finlandia è posizionata ai vertici mondiali delle graduatorie sulla qualità dell’istruzione – continua Uil – peccato che vent’anni fa la scuola primaria italiana era appena sotto la Finlandia, presa a modello da Stati europei omogenei per popolazione e densità. Oggi, a seguito di tagli di risorse, riduzione delle sezioni a tempo pieno e del doppio organico, compressione del numero del personale non docente in servizio, la nostra scuola non staziona più ai livelli altissimi del Paese nordico».
E da qui la disamina degli elementi “esportabili” dal modello finlandese: dall’attenzione al benessere degli studenti alla capacità di intervenire a sostegno delle loro difficoltà. Ma non solo. La virtuosità del sistema nordico emergerebbe infatti anche da una politica capace di valorizzare la scuola (non solo, come ricorda Uil, «nel momento pre-elettorale») e dalla capacità di investire su orari costruiti in funzione della didattica e del benessere di tutti e tutte, senza sovraccarichi di lavoro.
«Tempi di apprendimento distesi – specifica Uil – pensiamo ai bambini della Primaria spesso costretti a lezioni di poco più di mezz’ora; una fiducia diffusa verso gli insegnanti e verso tutto il personale di scuola; una scuola che ha risorse per poter intervenire immediatamente e offrire risposte educative speciali a chi presenta bisogni educativi speciali: vera musica, per chi la Scuola la vive ogni giorno e per chi le ha dedicato una vita. Se non sono solo parole formulate invano, passiamo dalle parole ai fatti, perché ognuno di questi quattro punti è al centro delle nostre richieste».
E da qui le proposte del sindacato: «Chiediamo all’Assessore di aprire immediatamente il tavolo per il rinnovo, parte giuridica, del CCPL Scuola – ribadisce Uil –. Rimettiamo al centro le ore di lezione, perché sono le ore di lezione (e la relazione insegnamento-apprendimento) il motore di una scuola della qualità. Per attivare in maniera diffusa una didattica individualizzata e personalizzata occorre un aumento delle ore di compresenze e di codocenza, al fine di poter lavorare anche per piccoli gruppi di allievi».
«Ma veniamo al CCPL – conclude Uil –: snellimento burocratico, ché i docenti sono pagati per insegnare non per compilare scartoffie; dedichiamo le ore provinciali aggiuntive alla formazione e aggiornamento dei docenti e, quindi, al successo formativo dei nostri ragazzi. Cancelliamo l’obbligo di supplenza breve, un obbligo che trasforma i docenti in badanti e ripristiniamo le sostituzioni nominando supplenti della medesima disciplina del docente assente».
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