Manifattura, conciliazione e casa: bene l’attenzione, ma servono misure strutturali e contrattazione forte*
Per Cgil Cisl Uil del Trentino è positiva la proposta della Giunta di avviare un piano per il rilancio del settore manifatturiero che parta dal coinvolgimento del sistema industriale ed artigianale e delle organizzazioni sindacali. Questa è l’unica ricetta per sostenere davvero la crescita economica che nei prossimi anni è prevista di anno in anno limitata a qualche decimale. Una dinamica troppo debole che rischia di non favorire gettito fiscale e rafforzamento del potere d’acquisto delle retribuzioni.
Senza un *coinvolgimento concreto delle imprese* attraverso una *contrattazione forte*, sia aziendale che territoriale, come previsto dal recente protocollo su si corre il rischio che la manovra si traduca in una semplice *erogazione di contributi*, senza produrre effetti duraturi o reali miglioramenti nella qualità della vita e del lavoro.
Servono invece politiche *attivatrici*, capaci di orientare risorse e strumenti verso obiettivi concreti di welfare, parità e benessere, valorizzando il ruolo delle parti sociali e del dialogo sociale come elementi centrali per uno sviluppo equo e sostenibile.
Accogliamo con favore l’attenzione dedicata nella recente manovra ai temi della *conciliazione tra vita e lavoro* e della *casa*, due leve fondamentali per il miglioramento delle condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori. Tuttavia, riteniamo essenziale che queste misure non restino interventi temporanei, ma vengano *strutturalmente integrate* nelle politiche pubbliche del territorio.
Restiamo in attesa dei testi della manovra, per dare un giudizio puntuale e avanzare proposte migliorative.
Trento, 3 novembre 2025
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