Il T, Corriere del Trentino – Sabato 24 Maggio 2025
Metalmeccanici in sciopero. Sindacati: «Ora verità e giustizia»
Reazioni | Infortuni: secondo l’Inail l’anno scorso in Trentino 13 vittime, 2.274 denunce nei primi tre mesi 2025. Cgil Cisl Uil: «Serve un cambio di passo»
Trentino
«Profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del giovane lavoratore» ma anche «ferma richiesta di verità, giustizia e prevenzione»: così le organizzazioni sindacali dopo «l’ennesima tragedia sul lavoro che ha colpito il Trentino». Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Largher a nome di Cgil, Cisl e Uil del Trentino chiedono con forza che venga fatta immediatamente piena luce sulla dinamica dell’incidente. Gli infortuni mortali, stando ai dati Inail, erano stati tredici nel 2024, otto l’anno precedente. Uno già nei primi tre mesi di quest’anno.
«Controlli più serrati»
«È inaccettabile che nel 2025 si possa ancora morire di lavoro, soprattutto a pochi giorni dall’inizio di un nuovo impiego — sbottano — Questo dramma si aggiunge a una lunga e dolorosa lista di morti bianche che continuano a colpire soprattutto giovani, spesso precari, impiegati tramite ditte esterne, in condizioni ancora troppo spesso poco sicure». Di qui le istante dei sindacati. «Pretendiamo controlli più serrati, efficaci e costanti su tutti i luoghi di lavoro, in particolare nei cantieri e nelle aziende metalmeccaniche, dove il rischio è elevato e la vigilanza deve essere massima. Serve un cambio di passo reale nella cultura della sicurezza: non bastano più le parole o i protocolli formali, servono fatti concreti, formazione continua, responsabilità chiare e assunzioni nelle strutture di controllo — ancora i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino — Non possiamo più tollerare che il lavoro diventi una condanna a morte per chi cerca solo un futuro dignitoso. Questa strage silenziosa deve finire. Serve l’impegno immediato delle istituzioni, delle aziende, e un rafforzamento dei presìdi ispettivi sul territorio. La vita dei lavoratori non può essere il prezzo da pagare per la produttività» concludono.
Sciopero martedì
E intanto ieri è stato annunciato che sarà proclamato per la settimana prossima, probabilmente martedì, uno sciopero dei metalmeccanici in tutto il Trentino. «Una morte terribile come sono terribili e inaccettabili tutte le morti che avvengono sul lavoro — commentano senza nascondere il proprio sconcerto i segretari provinciali di Fim, Fiom e Uilm, Paolo Cagol, Michele Guarda e Willj Moser — Purtroppo questa tragedia non fa altro che allungare la lunga lista di nomi di coloro che perdono la vita mentre lavorano. In Italia sono tre persone al giorno. Tre famiglie che non vedono tornare a casa i loro cari». Dai sindacati arriva la richiesta alla Provincia di cambiare passo, evidenziando come su prevenzione e controlli qualcosa non funziona come dovrebbe se non si riducono gli infortuni sul lavoro. Nei primi tre mesi di quest’anno l’Inail ha registrato in Trentino 2.274 denunce. «Dietro i numeri ci sono le vite delle persone, spesso giovani e precari, che possono subire dei danni permanenti e vedere per sempre compromessa la loro esistenza», proseguono. E proprio perché non ci si limiti solo ad esprimere cordoglio i metalmeccanici incroceranno le braccia. Secondo Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, «il primo passo è quello di portare a casa la vittoria sui referendum per abolire almeno una parte delle norme che hanno costretto alla precarietà». B .C .
Scarica il pdf: IL T infortunio 240525
No Comments