Corriere del Trentino – Mercoledì 10 Settembre 2025

Oggi riaprono le scuole

 

Campanella per 67mila studenti in calo gli iscritti nella primaria. Il nodo reclutamento. La Uil: «Abuso di contratti a termine, si cambi»

TRENTO

I primi a sedersi dietro i banchi di scuola sono stati gli altoatesini, oggi tocca a Trento. Questa mattina suona la campanella per 67.173 studenti trentini delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Sarà un inizio anno segnato da molte novità, tra cui la riforma della maturità e quella del voto in condotta — quest’ultima non è stata recepita dalla Provincia — e vecchi problemi, in primis il precariato. Come ogni anno gli istituti scolastici sono alle prese con cattedre scoperte. Venerdì si è chiusa la procedura per la chiamata unica degli insegnanti precari. Si tratta di oltre 2mila docenti su 8mila a cui sarà assegnata una cattedra come supplenti, ma resta l’incognita aspettative per chi deve frequentare i corsi abilitanti. Nuovo giro di valzer e segreterie sempre più in difficoltà. La Uil Scuola denuncia «l’abuso delle reiterazioni di contratti a termine».

Il tema ieri era al centro dei lavori del Consiglio regionale della Uil Scuola. «Nel corso degli ultimi dieci anni il numero dei precari a scuola è raddoppiato. Un quarto dei docenti è precario, i nostri ragazzi cambiano un quarto dei loro insegnanti: altro che continuità didattica», sottolinea il sindacato. «Le misure per il superamento del precariato che si sono rivelate insufficienti, se non inutili; concorsi organizzati male, proposti a pochi, inefficaci. Il risultato: docenti che trascorrono la maggior parte della loro carriera lavorativa attraverso contratti a termine». Per questo secondo la Uil Scuola, che ieri ha firmato il rinnovo contrattuale, è necessario un cambio di passo e un piano di reclutamento del personale, «concretamente efficace ed efficiente, superando il “giochino” della distinzione tra cattedre vacanti e cattedre temporaneamente disponibili». E ancora: «Servono assunzioni dal primo settembre per tutti i docenti a tempo determinato».

In termini numerici i docenti di ruolo nelle scuole statali e provinciali sono 6.433, di cui 2.612 alla primaria, 1.574 alla secondaria di primo grado, 2.125 alla secondaria di secondo grado e 122 alla formazione professionale. Per quanto riguarda i contratti a tempo indeterminato, sono stati assunti 259 docenti, di cui 105 alla scuola primaria, 54 nella secondaria di primo grado e 100 nella secondaria di secondo grado. Le assunzioni sul sostegno sono state 30. Per i tempi determinati, le assegnazioni sono state 1204, sia con riferimento a posti interi sia a posti con orario ridotto, 94 sul sostegno. Per quanto riguarda invece il personale Ata le assunzioni in ruolo sono state 227 e 298 i contratti a tempo determinato di un anno.

Calano invece gli iscritti soprattutto nella primaria (-2,03%) e nella secondaria di primo grado (-2,12%), mentre nella secondaria di secondo grado e nella formazione professionale si registra un aumento. Nel dettaglio: su 67.173 iscritti, 23.422 frequenteranno la primaria, 15.956 la secondaria di primo grado, 21.821 la scuola secondaria di secondo grado e 5.974 l’istruzione e formazione professionale.

Il 45% degli studenti trentini ha scelto i licei, seguono i percorsi tecnici (31%), la formazione professionale + capes (22%) e gli istituti professionali (2%). Cala lievemente la popolazione straniera (-0,19%). Gli studenti con bisogni educativi speciali certificati sono invece 3.044.

 

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CORRIERE ART scuola 100925