Pil del Trentino. “Solo puntando sull’innovazione l’economia può davvero crescere”
I sindacati rilanciano i contenuti del patto sui salari. “Serve selettività dei sostegni pubblici, politiche industriali innovative e un welfare per il lavoro più forte. La Giunta sia coerente e attui subito il patto firmato pochi giorni fa”
Dichiarazioni dei segretari generali di CGIL CISL UIL del Trentino Andrea Grosseli, Michele Bezzi e Walter Largher
“Che la crescita del Pil pro capite sia di poco inferiore a zero o positiva per qualche decimale poco conta. La questione che i dati Ispat sollevano è il forte rallentamento della crescita economica che per il 2023 è in senso assoluto la metà di quella prevista ed è inferiore alle altre regioni del nord. Se si applicasse il ragionamento che il presidente Fugatti ha sostenuto in assestamento di bilancio, ossia che l’extra gettito è frutto delle politiche pro crescita della giunta provinciale, allora anche questi segnali di rallentamento andrebbero imputati alla responsabilità dell’esecutivo.
Crediamo invece che tutto si debba fare tranne che nascondere la polvere sotto il tappeto. I dati sono un grave campanello d’allarme che non va sottovalutato.
Anche perché se si allarga lo sguardo alle regioni europee più vicine a noi il confronto appare addirittura impietoso. Il Pil pro capite del Tirolo per esempio è cresciuto di quasi il 21% tra il 2019 e il 2023 contro il 5% del Trentino. Lo stesso vale per il Voralberg. Il Salisburgo è cresciuto di quasi il 28%, la Baviera del 22% e i paesi dell’area euro in media sono cresciuti del 24%.
Come abbiamo sempre detto, non ci sono bacchette magiche ma questi confronti non possono essere elusi. Dobbiamo smetterla di guardarci l’ombelico o cedere alla propaganda. Dobbiamo rimboccarci le maniche e guardare in faccia la realtà
Per questo chiediamo che fin da subito si attui in tutte le sue parti il patto per la crescita delle imprese e per le politiche salariali che abbiamo firmato solo pochi giorni fa. Su una reale selettività degli aiuti alle imprese abbandonando gli sgravi a pioggia, sul sostegno all’industria e al terziario avanzato, sugli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese bisogna passare subito dalle parole ai fatti anche perché questi dati sono la prova che un turismo con il vento in poppa non sostiene da solo il pil del Trentino. Chiediamo coerenza e lungimiranza alla Giunta se davvero si vuole qualificare il lavoro, rilanciare la crescita e rilanciare lo sviluppo del Trentino sia lungo l’asta dell’Adige sia nelle valli.
L’Autonomia significa utilizzare al meglio risorse e competenze, un compito che riguarda tutti gli attori economici e sociali ma in primo luogo la politica”.
Trento, 5 agosto 2025
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