Corriere del Trentino – Giovedì 31 Luglio 2025

Ritardi, forti criticità e scrutini: faro su Scholl e Alberghiero «Pioggia di lettere, ma nulla»

 

La Uil attacca. Le missive di docenti e genitori. Gerosa: stiamo lavorando

TRENTO

Attività pianificate in modo impreciso, genitori disorientati, e viaggi di istruzione organizzati in ritardo. Sono solo alcuni esempi. I docenti del liceo linguistico Scholl di Trento hanno preso carta e penna e hanno scritto più lettere all’assessora Francesca Gerosa e al Dipartimento istruzione segnalando le criticità e il crescente malessere del personale, ma ad oggi non sarebbe cambiato nulla.

Poi c’è l’Istituto Alberghiero, al centro anche di un’interrogazione del consigliere Filippo Degasperi (Onda) — che chiede verifiche — presentata a fine giugno, dove ci sarebbero state «pressioni per adottare valutazioni positive, annullamenti di scrutini e riconvocazioni di consigli di classe». In un caso una valutazione sarebbe stata inserita dopo lo scrutinio, una situazione di disagio denunciata dagli insegnanti e da un gruppo di genitori che si erano rivolti anche al presidente Maurizio Fugatti. «Il malessere delle lavoratrici e dei lavoratori non conta? Ad oggi non mi risulta che siano state fatte visite, neppure preliminari», attacca il segretario generale della Uil Scuola Pietro Di Fiore. Ma l’assessora Gerosa replica: «Tutte le segnalazioni vengono prese in carico con la massima attenzione».

Dopo settimane di polemiche sull’ispezione al liceo classico Prati, il sindacalista pungola l’assessorato sulle criticità segnalate dai docenti in alcuni istituti scolastici, a partire dal liceo linguistico Scholl. «Il personale è esasperato — spiega Di Fiore — e ad oggi mi risulta che non siano state minimamente verificate le criticità che abbiamo posto. Abbiamo avuto solo la risposta della dirigente scolastica che in qualche modo ha tentato di giustificare». Il tema, secondo Di Fiore, non è quindi la legittimità o meno delle visite ispettive, ma il metodo. «Perché solo il Prati e non altri istituti sui quali ci sono state più segnalazioni? Non si contesta il diritto e la competenza dell’amministrazione di effettuare visite “preliminari” e controlli — spiega — ma contestiamo il fatto che lo si faccia solo in alcuni casi e in altri assolutamente no».

I docenti hanno scritto lunghe lettere al Dipartimento istruzione evidenziando una situazione di disagio. Le prime segnalazioni risalgono al 24 luglio dello scorso anno, poi ci sarebbero stati altri interventi nel corso dell’anno, una nuova lettera della Uil a marzo e ancora a inizio estate. Diverse criticità segnalate dal personale docente: i ritardi nelle autorizzazioni delle uscite didattiche e per i viaggi di istruzione (pare rinviati o annullati in alcuni casi), ma anche il piano annuale delle attività sarebbe stato presentato in ritardo. «Alcuni insegnanti sono stati costretti a lavorare con un piano incompleto, attraverso autorizzazioni spesso non formalizzate».

Anche il personale Ata ha segnalato situazioni di profondo disagio, pare determinato anche dal capo del personale che avrebbe creato «insieme alla dirigente scolastica, ci dicono, un clima tutt’altro che sereno», continua la Uil. Poi il problema del Consiglio di istituzione. «C’era stato un problema di candidati, non c’erano genitori disponibili, ma per legge non è possibile che ci sia un consiglio senza genitori, il Ras, responsabile amministrativo, fungeva da presidente e segretario — osserva Di Fiore —. Alla fine dell’anno il problema è stato risolto, ma siamo di fronte a una costante mancanza di attenzione ai regolamenti».

Di Fiore stigmatizza il silenzio dell’assessora anche per quanto riguarda l’Ifpa di Levico Terme al centro di due lunghe lettere, una firmata da una ventina di docenti e l’altra da un gruppo di genitori. Le famiglie di alcuni studenti dell’Istituto «G. Cipriani» di Levico in una lunga missiva criticando le modifiche al regolamento e denunciano una serie di criticità relative «all’avvio del percorso specifico per le classi quarte, la mancata attivazione di progetti all’estero e atteggiamenti da parte della dirigenza che tendono a sminuire le capacità dello studente», scrivono i genitori.

Arrivano segnalazioni anche dall’istituto comprensivo di Mezzocorona per problemi di gestione di alcuni alunni: filmano le lezioni con il telefonino, li registrano e poi avrebbero creato falsi profili. Non va meglio in val Rendena. «Lo scorso anno ci sono arrivate segnalazioni anche sull’Istituto comprensivo Val Rendena per pressioni su scrutini, sul sistema delle sanzioni disciplinari», dice la Uil. Un collegio docenti sarebbe stato spostato per «non far partecipare gli insegnanti meno concilianti». «Mi chiedo — continua Di Fiore — perché non si vuole intervenire per risolvere il malessere».

L’assessora, memore delle polemiche sul Prati, non vuole entrare nel merito «perché presterei il fianco a continue facili strumentalizzazioni, come peraltro è stato nelle ultime settimane. Credo si sappia che segnalazioni di varia natura, più o meno rilevanti, ci sono sempre state nelle nostre scuole, così come ci sono oggi, e ci saranno anche in futuro. Ma voglio rassicurare — afferma — che tutte, nessuna esclusa, vengono prese in carico con estrema attenzione, sempre valutate e approfondite, ma con la dovuta riservatezza, nel rispetto dei segnalanti stessi, di chi è oggetto di segnalazione e degli istituti. E oggi, ma non solo da oggi e come sempre sarà, il Dipartimento istruzione è al lavoro, a sostegno delle scuole, di chi ci lavora e dei ragazzi che le frequentano». E ancora: «Preme dire, con un po’ di rassegnazione ormai già metabolizzata, che sono consapevole che qualsiasi azione da noi intrapresa, e lo dico in generale su tutto non su singoli casi, riscontrerà sempre la contrarietà di qualcuno, ma non per questo smetteremo di portare avanti il nostro lavoro».

 

Scarica il pdf:

CORRIERE scuola 310725