Il T, Corriere del Trentino – Martedì 9 Settembre 2025
Sanità, c’è l’aumento tabellare «La contrattazione non finisce»
Sono stati firmati da Cisl, FeNalt, Nursing Up e Uil Sanità i nuovi tabellari, relativi al 2025/2027, per il personale del comparto sanità
TRENTO
Sono stati firmati da Cisl, FeNalt, Nursing Up e Uil Sanità i nuovi tabellari, relativi al 2025/2027, per il personale del comparto sanità. Questo l’annuncio di Giuseppe Pallanch, segretario Cisl Fp del Trentino, Paolo Panebianco, segretario responsabile sanità FeNalt, Cesa Hoffer, coordinatore provinciale Nursing up, e di Giuseppe Varagone, segretario Uil Sanità.
Gli aumenti si aggirano intorno ai 145 euro lordi, con i relativi arretrati dal primo gennaio 2025. «Un aumento del 6% che decorre con un anticipo di due anni, dal 2025 e non dal 2027 che i dipendenti potrebbero vedere in busta paga a novembre», hanno fatto sapere i sindacati.
Ieri è stato firmato anche l’accordo sull’aumento del contributo a carico del datore di lavoro al fondo Laborfonds: in sostanza, si passa dall’1% al 2% dal primo gennaio 2024, per poi andare al 3% dal primo gennaio 2025. «Si tratta di una risposta importante soprattutto per i giovani e per chi non è prossimo alla pensione», hanno commentato le sigle sindacali. Inoltre, è stata aumentata la quota pro capite versata dalla Provincia al fondo Sanifonds. Questo dovrebbe portare ad un maggiore riconoscimento delle spese sanitarie dei lavoratori.
«Tre firme importanti centrate sugli stipendi, la previdenza complementare e il welfare aziendale — hanno fatto sapere i sindacati —. La contrattazione però non finisce qui, nel tentativo di dare una risposta ai lavoratori della sanità ed evitarne la fuga in altre realtà o in altri comparti, proseguiranno gli incontri in Apran per allocare altri 26 milioni di euro risorse che si aggiungeranno a quanto appena firmato. Tutto questo per dare risposte veloci e concrete. Seguono un nuovo contratto giuridico in sostituzione di quello esistente vecchio di ormai vent’anni e il nuovo ordinamento». E hanno aggiunto: «Molte misure per cercare di dare sollievo ai lavoratori che concorrono a tutelare il bene della sanità pubblica».
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