Corriere del Trentino e Il T – Martedì 24 Settembre 2024

Sanità privata, sindacati contro Confindustria

Alotti (Uil): «Confindustria si attivi per il rinnovo dei contratti»

TRENTO — Sciopero nazionale di otto ore, indetto da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, per sollecitare Aris, Aiop e Aris Rsa a riprendere la trattativa per il rinnovo dei contratti nazionali della sanità privata, fermi da 6 anni per ospedali, ambulatori e case di cura, e da 12 per le Rsa. Un centinaio di lavoratori si sono riuniti ieri mattina in presidio sotto la sede trentina di Confindustria, chiedendo condizioni migliori e dignità per il loro lavoro.

«È grave che la sanità pubblica, che non riesce più a compensare le richieste, chieda aiuto ai lavoratori del privato e loro siano pagati molto meno— spiega Giuseppe Varagone, segretario Uil Fpl Trentino —. Grave che la Provincia abbia riconosciuto il premio covid fase 3 solo alla sanità pubblica. Noi chiediamo equità tra pubblico e privato, e una giusta dignità per questi lavoratori».

Durante il presidio, le sigle hanno incontrato i vertici di Confindustria. «Siamo davanti a Confindustria, che sostiene che nella loro associazione i contratti sono stati rinnovati— spiega Walter Alotti, segretario di Uil Trentino—. Verifichiamo che lo abbiano fatto anche nei servizi. Queste organizzazioni private sono loro associate: anche Confindustria deve darsi da fare».

Walter Alotti ha quindi sottolineato l’importanza di un intervento immediato per garantire condizioni contrattuali più eque per i lavoratori del settore privato: «Non possiamo accettare che ci siano lavoratori che offrono lo stesso servizio, ma con trattamenti economici e contrattuali diversi. La dignità del lavoro non è negoziabile, e Confindustria deve assumersi le proprie responsabilità».

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