Il T – Giovedì 11 Settembre 2025
«Mancano 300 cattedre e orari definiti»
Docenti | L’allarme del segretario della Uil Scuola Di Fiore. «Si è partiti peggio degli anni scorsi, serve nuovo contratto».
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«Contando anche i completamenti orari restano ancora circa 200-300 cattedre scoperte o posti non assegnati. E molti insegnanti ieri hanno preso servizio senza informazioni adeguate sugli orari». A dirlo è il segretario della Uil Scuola, Pietro Di Fiore. Anno nuovo, stessi problemi e stessi precari, insomma. Questo nonostante i sindacati avessero chiesto uno stanziamento di risorse da 2 milioni e la garanzia che la situazione delle cattedre fosse risolta già con l’inizio di settembre, una settimana prima dell’inizio della scuola. Attese che, secondo Di Fiore, sono state completamente deluse: «Si è riusciti a fare peggio degli anni scorsi. Si è arrivati troppo tardi, nonostante le nostre richieste. In molti istituti gli insegnanti ieri non avevano nemmeno gli orari e li hanno scoperti la mattina. In Val Rendena, mandando a monte programmi e accordi, un dirigente ha addirittura stabilito a tavolino che alcuni insegnanti dovessero entrare le prime 3 ore e altri le ultime due». E non solo, perché c’è anche chi ha saputo che non poteva prendere servizio a poche ore dalla partenza: «Ad un collega, ancora precario a 67 anni, era stata assegnata la cattedra, ma al contempo aveva raggiunto i requisiti pensionistici. Dopo essere stato contattato nei giorni scorsi per la presa di servizio, ieri di tutta fretta gli è stato comunicato che non avrebbe potuto cominciare perché era obbligato ad andare in pensione», racconta il segretario della Uil Scuola. Con lui la collega Monica Motter: «Il 2, il 3 e il 4 settembre c’è stata chiamata unica, l’8 e il 9, invece, c’è stato il momento della firma digitale. Da ieri sono partiti gli sms ai docenti sulle cattedre residue, e dalle telefonate che abbiamo avuto sono partiti parecchi messaggi. quindi ci sono diverse cattedre scoperte». I più fortunati «domani andranno in classe – spiega Motter – ma per gli altri si rischia di andare avanti un’altra settimana o anche dieci giorni prima che tutto sia a posto». Una situazione che la sindacalista definisce «imbarazzante e disarmante». «La chiamata unica andrebbe fatta a fine agosto- conclude Motter- ieri la scuola è partita e sarebbe stato giusto che la programmazione avesse avuto luogo prima. Ci sono anche casi di istituti come quello del Primerio, in cui non si va lontani dal 50% di insegnanti non stabili». Che i precari siano moltissimi, purtroppo non è una novità, tanto che, dicono i sindacalisti, «negli ultimi 10 anni sono raddoppiati, i nostri ragazzi cambiano un quarto dei loro insegnanti: altro che continuità didattica». Uil scuola chiede quindi un nuovo contratto di lavoro incentrato sul successo formativo dei ragazzi; assunzioni dal primo settembre per tutti i docenti a tempo determinato e un piano triennale di reclutamento del personale, superando la distinzione tra cattedre vacanti e temporaneamente disponibili: «Siano passate tutte le cattedre come cattedre in organico e su tali numeri siano programmati i prossimi concorsi», il monito sindacale.
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