Il T – Sabato 28 Giugno 2025

Tancredi (Uil): «Un’indecenza caporalato e contratti pirata»

 

Il caso

I lavoratori di un’azienda sfruttati e sottopagati durante il processo contro i datori di lavoro accusati di caporalato firmano conciliazioni da 200 euro a fronte dei migliaia spettanti. All’indomani delle rivelazioni su quello che appare un caso di caporalato scoperto dalla Guardia di Finanza alla Euro K2 srl, un’azienda della zona industriale di Rovereto che si occupa di produzione di carta e cartone e le successive conciliazioni tombali per pochi euro firmate, con l’assistenza del sindacato Ugl, da alcuni dei lavoratori pakistani sfruttati, secondo l’accusa, da sei connazionali e una donna trentina, si esprime anche la Uil.

Una doppia denuncia quella del sindacato sia del fenomeno di sfruttamento dei lavoratori che della pratica del sindacato, nel caso specifico Ugl, di avvallare accordi come quello che ha portato i lavoratori ad ottenere 200 euro firmando però dei documenti nei quali, come denunciato dalla memoria depositata dai legali della Cgil che si è costituita parte civile nel procedimento a carico dei datori di lavoro, smentiscono alcune delle affermazioni fatte in precedenza agli inquirenti e firmano quella che nei fatti è la rinuncia ad altre pretese e alle spettanze che, secondo i calcoli della Cgil, nel caso di alcuni dei lavoratori arrivano a superare anche i centomila euro.

«Il caporalato è una discriminazione di lavoratori particolarmente odiosa – commenta Alan Tancredi (Uil) – va a incidere su lavoratori che partono già svantaggiati e ritrovarsi con una situazione di questo tipo in un Trentino che vuole essere e si presenta come ricco e virtuoso è già fonte di preoccupazione e una pessima notizia. Alla quale prestare la massima attenzione da parte di tutti gli organi, anche politici, preposti ad occuparsi di mondo del lavoro. Ma rimango sbigottito da un sindacato che fa questo tipo di assistenza ai lavoratori: un’indecenza un accordo tombale di questo genere. Quindi piena solidarietà ai lavoratori e ai colleghi della Cgil che hanno denunciato una pratica che non è tutelante, non rispetta nemmeno il contratto nazionale».

Ora la situazione è nelle mani del giudice che la prossima settimana dovrà esprimersi rispetto a quanto presentato dai legali della difesa e la memoria realizzata dall’avvocato Giovanni Guarini, legale della Cgil, oltre al materiale raccolto dalla Procura di Rovereto. «L’auspicio – prosegue Tancredi – è che le istituzioni della Giustizia valutino per quello che sono queste conciliazioni e rimangano vigili su questi temi perché non è tollerabile che accordi tombali come quello che sembra essere stato firmato da questi lavoratori che violano palesemente la legge, siano in qualche modo avvallati, fosse anche solo dal silenzio o dall’accettazione implicita».

 

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IL T caporalato 280625