Trento, 25 luglio 2025

UILTuCS: «Gaza, la solidarietà non sia a geometria variabile: ora tocca agli altri»

 

Applaudiamo con convinzione la decisione di SAIT di aderire alla campagna #CoopforGaza promossa da Medici Senza Frontiere e sostenuta da Ancc-Coop. Un passo importante, che arriva dopo settimane in cui anche noi, come UILTuCS, abbiamo pubblicamente esercitato pressione e rivolto critiche puntuali alla passività di chi, di fronte a un’emergenza umanitaria, non aveva ancora scelto da che parte stare.

Quella di SAIT è una svolta che riconosciamo e valorizziamo. Ma ora è tempo che anche gli altri si assumano le proprie responsabilità.

Dov’è il Gruppo Poli? Dove sono i competitor della distribuzione organizzata, i marchi della GDO, i soggetti del commercio e del terziario che si vantano di “responsabilità sociale” nei rapporti con il territorio? Non basta citare la parola “comunità” nei bilanci se poi si resta immobili di fronte a un massacro. La credibilità non si misura con le dichiarazioni, ma con le scelte, soprattutto nei momenti difficili.

Oggi oltre 300 realtà tra enti, associazioni e cittadine/i del Trentino – tra cui anche UIL, Cgil e Cisl – hanno aderito all’appello “Salviamo Gaza, fermiamo il massacro”, chiedendo il cessate il fuoco, l’ingresso degli aiuti umanitari, lo stop alla compravendita di armi e la sospensione del trattato UE-Israele.

Non c’è più spazio per il silenzio.

Non aderire a un’azione umanitaria, oggi, non è una scelta neutra. È una presa di posizione.

È dire, nei fatti, che la logica del profitto viene prima della vita umana.

Per questo la UILTuCS del Trentino-Alto Adige/Südtirol chiama direttamente in causa il Gruppo Poli, Despar, Orvea, Eurospin, MD, Lidl, Conad e tutte le realtà del commercio e della distribuzione che ancora tacciono. Lo facciamo a viso aperto, come abbiamo fatto con SAIT. Non per dividere, ma per ricordare che la solidarietà o è per tutte e tutti, o è solo retorica.

È il momento di scegliere: o si sta dalla parte dei civili massacrati, o si resta nell’indifferenza.

E chi fa impresa, oggi, deve saper rispondere anche a questa domanda.

UILTuCS del Trentino-Alto Adige/Südtirol
Stefano Picchetti, Segretario Generale

 

Scarica il pdf: COMUNICATO STAMPA uiltucs gaza 250725 (2)