l’Adige – Venerdì 30 Maggio 2025

Un servizio civile per anziani attivi

 

IL CONVEGNO Al Muse l’evento della Uil pensionati: «Rimetterli al centro della società»

Gli anziani ancora al centro della società. Non il suo passato, ma parte integrante del suo futuro. Per rimettere proprio al centro le competenze, i bisogni, i valori di chi ha permesso la crescita del territorio locale e nazionale.

«Essere anziani oggi significa tutto questo, ma anche avere voce nei processi decisionali ad ogni livello ed essere coinvolti nella vita civica e culturale dei contesti in cui ci troviamo», ha aggiunto Claudio Luchini, segretario provinciale della Uil Pensionati.

Sul tema si è dibattuto al Muse, nel convegno organizzato dal sindacato che ha voluto proprio lanciare – alla presenza anche dei rappresentanti della segreteria nazionale della Uil Pasquale Lucia e Cecilia De Laurenzi – il messaggio degli “anziani protagonisti”. Come? Con tante progettualità: si pensi ai nonni vigile, ma anche a chi come volontario sceglie di rimettersi in gioco in associazioni o realtà territoriali, pronto a dare il suo contributo nonostante l’età.

La proposta del servizio civile per anziani attivi, presentata al Parlamento dal segretario nazionale del sindacato Carmelo Barbagallo, mira appunto a dare agli anziani la possibilità di contribuire alla società impiegando le loro competenze e conoscenze, promuovendo l’invecchiamento attivo, includendo l’anziano in variegate attività per evitare la crescita dell’isolamento sociale, ma anche integrando il reddito pensionistico eroso dall’inflazione.

Obiettivi che risultano importanti anche per il Trentino, soprattutto alla luce dei numeri della nostra provincia: gli over 65 sono 128.721, il 23,6% della popolazione. Circa l’11%, dunque 14.000, vivono soli e la maggior parte, cioè 17 mila, non sono autosufficienti e dunque hanno bisogno di assistenza in famiglia o con l’aiuto di badanti. Sono infatti solo 4.618 le persone che possono essere, ad oggi, assistite nelle residenze sanitarie assistenziali del nostro territorio. E circa 65 mila anziani oggi vivono in Trentino con la pensione minima.

Ecco allora che rilanciare la figura dell’anziano, ha aggiunto Luchini, è fondamentale: «Abbiamo una grande esperienza da mettere a disposizione, soprattutto dal punto di vista intergenerazionale. Il cosiddetto “anziano attivo” sarebbe importante per dare alla società il proprio dignitoso contributo. In un tempo in cui si parla spesso di emergenze demografiche, spese per le pensioni o invecchiamento della popolazione, il rischio è che le persone vengano trattate come un aspetto macroeconomico e ridotte a numeri. Noi invece vogliamo rimettere al centro le nostre vite, senza subire la marginalità, contando su servizi adeguati, vivendo l’età matura con serenità e rispetto. Come sindacato non rivendichiamo solo aumenti di pensione, ma soprattutto un modello di società più giusto, dove nessuna persona venga lasciata solo».

In serata poi l’inaugurazione della nuova sede Uil Pensionati – Ada – Adarte in via Matteotti a Trento.

 

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ADIGE pensionati 300525