Il T – Mercoledì 23 Luglio 2025

«Va bene il presidio, ma servono più sanzioni»

 

Tonina: «La sicurezza una priorità assoluta»
I sindacati di Uil e Cisl: «Azioni concrete e veloci»

di Patrizia Rapposelli

Ancora aggressioni ai danni del personale e degli addetti del pronto soccorso Santa Chiara di Trento. Dopo che un vigilante è stato aggredito sabato, ecco che lunedì ad essere oggetto di violenza sono stati un collega dell’addetto e due autisti di Trentino emergenza che hanno riportato qualche ferita, tra cui escoriazioni e, uno di loro, anche un trauma all’occhio. Una situazione che ha scatenato reazioni da parte del mondo politico e dei sindacati. «Solidarietà ai professionisti colpiti da questi gesti inaccettabili — le parole del presidente Maurizio Fugatti — Va bene presidio e prevenzione, ma da curare anche l’aspetto sanzionatorio». Rafforza il concetto l’assessore provinciale, Mario Tonina: «La sicurezza degli ambienti di cura è una priorità assoluta». Dall’altra parte i rappresentanti sindacali sottolineano la necessità di un’azione concreta. «Servono risposte immediate», il commento del segretario generale Fabio Bertolissi della Fisascat Cisl e Giuseppe Pallanch della Fp Cisl. Giuseppe Varagone di Uil Fpl Sanità del Trentino, rincara: «Fatti inaccettabili».

I sindacati

C’è preoccupazione tra i rappresentanti sindacali, tanto da chiedere interventi concreti. «Chiediamo venga istituito immediatamente un tavolo permanente, con cadenza almeno mensile, che metta finalmente in rete le competenze, le esperienze e le necessità di chi ogni giorno lavora in prima linea nei pronto soccorso e nelle strutture sanitarie, spesso senza strumenti, senza tutele, senza un coordinamento efficace», sono netti Pallanch e Bertolissi. Come lo è Varagone a nome di Uil: «Chiediamo con fermezza alle istituzioni di intervenire immediatamente con misure concrete, rafforzando la vigilanza e applicando pienamente le normative contro le aggressioni al personale sanitario. È fondamentale non minimizzare quanto accaduto, ma agire con determinazione per prevenire futuri episodi e tutelare chi opera ogni giorno per il bene della collettività».

La politica

Gli episodi di violenza ai danni del personale del Santa Chiara si ripetono con una certa frequenza; di fatto ce ne sono stati due nel giro di pochi giorni di distanza. «L’impegno a garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti gli operatori sanitari resta massimo — fa sapere Fugatti — In questa direzione si inserisce il percorso avviato con la sottoscrizione, lo scorso giugno insieme al Commissariato del governo, del protocollo per la sicurezza del personale dell’Azienda sanitaria. Tra le prime azioni previste vi era il potenziamento del servizio svolto dal posto di Polizia di Stato già presente, nonché l’attivazione della vigilanza armata all’interno del pronto soccorso». Sono state avviate diverse misure: «L’auspicio è che le autorità competenti definiscano la giusta misura a carico di chi si rende responsabile di queste violenze e rendere tutti consapevoli che tali azioni hanno precise conseguenze. Continua il lavoro per rafforzare la prevenzione e la tutela del personale sanitario», conclude il presidente. Appoggiato dalle parole di Tonina: «Ringraziamo chi, ogni giorno, lavora con dedizione per tutelare la salute dei cittadini, non è tollerabile che corrano alcun rischio».

 

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IL T sanita 230725