Trento 11.12.2025
COMUNICATO STAMPA
Le scriventi Organizzazioni Sindacali CGIL FP, CISL FP e UIL FPL Sanità a nome dei rispettivi Segretari generali Alberto Bellini, Beppe Pallanch e Giuseppe Varagone intendono esprimere pubblicamente la propria profonda preoccupazione e il fermo dissenso rispetto alla decisione unilaterale assunta dalla Direzione di procedere alla sostituzione del CCNL ARIS Riabilitazione con il CCNL delle Cooperative Sociali per il personale dipendente di Villa Maria.
Si tratta di una scelta che, oltre a non essere stata condivisa con le parti sociali, appare priva di reali motivazioni sia sotto il profilo normativo sia sotto quello economico. È infatti opportuno ricordare che il personale attualmente in servizio percepisce già la differenza economica tra i due contratti, come previsto dalla normativa provinciale vigente. Quest’ultima impone che, nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie operanti sul territorio, il contratto applicato non possa essere inferiore ai livelli economici garantiti dal CCNL delle Cooperative Sociali. Pertanto, la scelta di sostituire integralmente il CCNL ARIS con un contratto già utilizzato come parametro minimo di riferimento non comporterebbe alcun reale beneficio economico per l’ente, ma avrebbe invece un impatto significativo e negativo sui lavoratori.
In aggiunta, riteniamo fondamentale ricordare che – considerata la tipologia dei degenti, la complessità clinica dei trattamenti erogati e il livello di responsabilità richiesto al personale – il contratto maggiormente coerente con le attività svolte presso Villa Maria dovrebbe essere quello della Sanità Privata, già adottato da numerose strutture equivalenti presenti sul territorio provinciale. Tale contratto garantisce condizioni normative più adeguate, includendo indennità specifiche, progressioni economiche legate all’anzianità di servizio, livelli retributivi coerenti con le mansioni svolte e un impianto complessivo più rispondente alle reali professionalità impiegate.
Al contrario, il CCNL delle Cooperative Sociali non prevede indennità di turno, compensi aggiuntivi per il servizio notturno, né il riconoscimento dell’anzianità maturata. L’eventuale applicazione di tale contratto determinerebbe un evidente peggioramento delle condizioni di lavoro, con un impatto diretto e immediato sul potere d’acquisto, sulle prospettive di crescita professionale e sulla valorizzazione delle competenze del personale. Una scelta del genere rischia inevitabilmente di compromettere non solo il clima interno, ma anche la capacità della struttura di attrarre e trattenere professionalità qualificate, indispensabili per garantire la qualità delle cure.
A fronte di tali elementi, riteniamo inaccettabile procedere a una modifica contrattuale così rilevante senza un confronto preventivo e approfondito con le Organizzazioni Sindacali. Per questo motivo, richiediamo formalmente un incontro urgente con la S.V., al fine di illustrare nel dettaglio le nostre osservazioni, approfondire le ricadute dell’eventuale cambio contrattuale e valutare insieme soluzioni alternative che non mortifichino il personale e garantiscano la continuità e la qualità dei servizi.
Contestualmente, informiamo che, vista la gravità della situazione e l’assenza di un percorso di confronto strutturato, le scriventi Organizzazioni Sindacali proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale, riservandosi di mettere in atto ulteriori iniziative di mobilitazione qualora non venissero accolte le richieste di dialogo e revisione della decisione assunta.
Ribadiamo la nostra disponibilità a un confronto costruttivo, ma fermo nella tutela dei diritti e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori che ogni giorno garantiscono, con professionalità e dedizione, servizi essenziali alla comunità.
CGIL FP – CISL FP – UIL FPL Sanità
f/to Alberto Bellini
f/to Beppe Pallanch
f/to Giuseppe Varagone
No Comments