13 OTTOBRE 2019: 69° GIORNATA PER LE VITTIME DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO

La UIL del Trentino: Basta con questa strage, basta con le parole. Serve un forte impegno congiunto di tutti i soggetti coinvolti, per una vera e propria campagna contro gli infortuni. E nuove misure anche in Trentino.

Continua lo stillicidio di infortuni sul lavoro. Anche mercoledì in Trentino due gravi incidenti, uno occorso ad un operaio in un cantiere, l’altro ad un boscaiolo  in una foresta. Speriamo di non dover piangere un’altra morte di un lavoratore, dopo le sette vittime in Trentino del 2019. E domenica 13 ottobre l’ANMIL, la benemerita Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro celebra la 69° Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, nel 2018 ben 1.133 morti e oltre 600.000 infortuni in tutta Italia.

C’è bisogno di una formazione e di un’informazione più capillari. In alcune realtà lavorative, infatti, non sempre si ha conoscenza delle leggi, ne consapevolezza degli stessi strumenti a disposizione, per realizzare una vera ed efficace prevenzione. Peraltro, le tipologie degli incidenti sono spesso analoghe. Bisogna, inoltre, aumentare i controlli e prevedere anche un inasprimento delle sanzioni.

La Uil del Trentino ha recentemente proposto che gli ispettori, il cui numero di assegno in Trentino va fra l’altro incrementato – lo chiediamo da anni – siano messi in condizione di intervenire, al di fuori dei canonici giorni ed orari di lavoro della passata “società’ industriale, fordista” , durante l’arco orario di tutta la giornata, notte compresa, ed anche, addirittura con maggior frequenza, nei giorni festivi,  in quei settori (commercio e turismo e agricoltura), sempre più ordinari giorni di lavoro. E lanciamo inoltre una proposta nuova, che riguarda l’utilizzo,  oltre all’ Arma dei Carabinieri ed ai tecnici dell’azienda sanitaria – quest’ultimi spesso costretti al lavoro d’ufficio o di supporto alla magistratura – l’affiancamento di nuclei specialistici della Polizia municipalizzata, per una maggiore vigilanza riguardo ai controlli nei cantieri edili urbani e comunali e la discesa in campo, nel settore agricolo e forestale, alla luce anche del “disastro  Vaia”, di nuclei specializzati del Corpo forestale provinciale. Sarebbe più consona per i forestali ed utile alla comunita’ trentina la ricerca, il controllo, la verifica delle modalità di lavoro degli operai e tecnici forestali che stanno operando nei nostri boschi sinistrati, piuttosto che la ricerca del fantasma di M49, a zonzo per il Trentino. La  presenza aggiuntiva di questi nuovi soggetti avrebbe sicuramente una capacità “deterrente” maggiore anche sul versante della sicurezza sul lavoro e  forse  comporterebbe  una maggior attenzione da parte di tutti gli attori in campo: aziende, lavoratori, enti pubblici ed opinione pubblica.

Un gran lavoro per tutti quindi. Ma nessuno può esimersi dal lavorare per la vita e per evitare che qualcuno, quella vita, la perda.

Trento, 3 ottobre 2019

 

Walter Alotti

Segretario Generale

UIL del Trentino

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