16.10.2019 – Debito provinciale tramite Cassa del Trentino: conviene davvero l’intermediazione?

 

 

Molto interessante il risultato di Cassa del Trentino, che è riuscita ad ottenere condizioni finanziarie vantaggiosissime per la provvista dei 130 milioni utili alla erogazione di contributi in favore dei Comuni e di altri enti per la realizzazione di investimenti sul territorio provinciale.

Viene il dubbio però che il vantaggio di CdT di indebitarsi a tasso basso (0.46% annuo), non sia di analoga utilità per la Provincia Autonoma. Essa “paga” infatti a CdT un tasso molto più alto: più che quadriplicato, stando alle delibere in essere (giugno 2019), che fissano a 2,00% il tasso annuo che la Pat paga a CdT . Un sovraprezzo di almeno 1 mln all’anno, se risultasse effettivamente applicato quel tasso, per 10 anni, su quell’importante finanziamento di lungo periodo (10milioni in totale).

Certamente l’operazione avrà positive ricadute sul “debito consolidato” della Pat, essendo il mutuo in testa a CdT, ma resta tutto da dimostrare il vantaggio, sotto l’aspetto finanziario, di operare tramite intermediario, fermo restando il buon margine che l’operazione comporta solo per Cassa del Trentino, comunque società strumentale a controllo provinciale.

La UIL, anche in vista della manovra finanziaria 2020 e delle ventilate ipotesi di “efficientamento” della spesa provinciale, chiede alla Giunta di verificare anche queste strategie finanziario amministrative e la loro effettiva funzionalità e convenienza.

Walter Alotti

Segretario
Uil del Trentino

 

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