Bonus fiscale. Cgil, Cisl, Uil: “Positivo intervento espansivo. Ora sbloccare gli investimenti in Europa”

Nelle buste paga di maggio arrivano gli 80 euro per coloro che guadagnano tra gli 8mila e i 24mila euro. “Il bonus diventi strutturale e comprenda incapienti e pensionati”

Dichiarazioni dei segretari generali di CGIL CISL UIL del Trentino, Paolo Burli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti
«La corresponsione del bonus fiscale con la busta paga di maggio rappresenta una prima positiva azione espansiva del governo Renzi che ha effetti importanti sul potere d’acquisto delle famiglie colpite dalla crisi. Confidiamo che questo si traduca in un aumento della domanda privata e quindi in un impuslo alla crescita economica. Come Cgil Cisl Uil, anche per superare definitivamente possibili disguidi e sperequazioni nell’attuazione del bonus, crediamo indispensabile che l’intervento sulle buste paga diventi strutturale e con la legge di stabilità includa anche incapienti e pensionati. Si tratterebbe di un’operazione di giustizia sociale e di stimolo all’economia nazionale».
«Resta il problema – continuano Burli Pomini e Alotti – degli investimenti. Sia sul fronte pubblico che su quello privato, siamo a livelli troppo bassi per puntare ad una crescita economica significativa. Ora il governo deve agire a livello europeo affinché la Bce spinga le banche a sostenere le piccole e medie imprese e la Commissione europea svincoli almeno parte degli investimenti dal patto di stabilità. Se ciò non accadesse l’economia e l’occupazione non si rimprenderanno facilmente, rafforzando invece quel vortice recessivo che impedisce ai Paesi deboli un aggiustamento strutturale dei conti pubblici. Perché l’austerità, paradossalmente, alimenta i debiti pubblici. Andrà poi affrontato, come chiede il sindacato europeo, anche il nodo degli eurobond».
«Un intervento sugli investimenti – concludono i segretari di Cgil Cisl Uil – sarebbe utile anche per il Trentino che deve rafforzare il tessuto produttivo locale e far crescere l’occupazione. A questo proposito confidiamo nel fatto che la trattativa tra il governo e le giunte provinciali di Trento e Bolzano si concluda velocemente per permettere all’Autonomia di poter programmare in piena libertà le proprie politiche economiche e di sviluppo».
27 maggio 2014

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