Trento, 20 maggio 2025
SETTORE DELLE APSP ED ATTRATTIVITÀ DEL PUBBLICO IMPIEGO?
D’interesse sicuro per i sindacati confederali di CGIL FP – CISL FP – UIL FPL EE.LL., meno per l’assessore Tonina
TRENTO – Recenti articoli di cronaca sul settore delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona (APSP) pongono interrogativi cruciali riguardo alla crescente disaffezione per il pubblico impiego, un ambito che, un tempo, era considerato un valore e un privilegio a livello sociale. Oggi, invece, le condizioni di lavoro e le aspettative sociali risultano profondamente mutate rispetto agli anni ’60. La politica trentina ha evidenti responsabilità nei vari passaggi temporali e, soprattutto, mostra ad oggi una scarsa attenzione ai richiami di chi rappresenta il settore delle APSP e tutto il comparto delle Autonomie Locali.
«Negli anni passati, il posto pubblico rappresentava una garanzia di stabilità e benessere. Licenziarsi da una posizione pubblica era impensabile, poiché i diritti ed i benefici erano ampiamente riconosciuti. Oggi, invece, il pubblico impiego sta perdendo il suo fascino: i salari devono essere migliorati e i diritti, un tempo considerati estesi, si stanno assottigliando» – dichiarano i Segretari Generali Provinciali di FP CGIL Alberto Bellini, CISL FP Giuseppe Pallanch e UIL FPL EE.LL. Andrea Bassetti.
Questo porta molti lavoratori, specialmente i giovani, a cercare opportunità nel settore privato o all’estero, dove l’offerta economica è più allettante. Un dipendente pubblico, ad esempio, può trovarsi in difficoltà nel finanziare l’acquisto di un’auto necessaria per recarsi al lavoro. Inoltre, una madre assunta a tempo indeterminato nel pubblico impiego non ha diritto alla NASPI se si dimette entro il primo anno di vita del figlio o della figlia. Se poi è un’infermiera o un’OSS, la difficoltà a conciliare i turni con i servizi per l’infanzia può portare molte donne a lasciare la professione.
La pubblica amministrazione sembra quindi allontanarsi da un modello di valorizzazione del personale, spostandosi verso una logica di mera rendicontazione economica che dimentica l’aspetto umano del lavoro. La stanchezza diffusa e il personale stremato testimoniano una perdita di valore verso chi ha dedicato la propria vita al servizio pubblico.
Ad oggi, i continui richiami all’assessore Tonina sono giunti al conto alla rovescia: il tempo per il rispetto delle ultime promesse, ottenute nell’incontro del 9 maggio scorso per l’attivazione dell’osservatorio sulle RSA, sta per scadere.
In modo fermo FP CGIL, CISL FP e UIL FPL EE.LL. anticipano che, in assenza di una conferma ufficiale e urgente dell’Assessorato sugli impegni presi, non intendono più restare in attesa. Saranno costrette a percorrere altre strade per garantire risposte al personale rappresentato, che vive un continuo affanno per l’assenza di recupero psico-fisico, lo svilimento dei diritti contrattuali e il mancato rispetto delle prerogative di conciliazione tra vita e lavoro.
Solo un concreto aumento della valorizzazione e del rispetto per il personale, attraverso una calendarizzazione di incontri con le OO.SS. rappresentative e in sinergia con i soggetti pubblici e privati che gestiscono l’assistenza residenziale, potrà rendere attrattive le professioni fondamentali nel settore delle APSP trentine.
Segretari Generali Provinciali
FP CGIL – Alberto Bellini
CISL FP – Beppe Pallanch
UIL FPL EE.LL. – Andrea Bassetti
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