Il T – Venerdì 10 Ottobre 2025

Metodi mafiosi per infiltrarsi negli appalti delle Olimpiadi

 

Cgil, Cisl e Uil: «Serve un tavolo di confronto. L’attenzione deve essere massima anche sul nostro territorio»

CORTINA

Si erano presi la gestione diretta e indiretta di alcuni locali di Cortina d’Ampezzo e puntavano a infiltrarsi negli appalti relativi ai Giochi olimpici invernali, dopo aver conquistato il controllo dello spaccio di droga nella Regina delle Dolomiti. Il tutto avvertendo l’interlocutore di turno: «Questa è Cortina, comandiamo noi». Per questo i fratelli romani Leopoldo e Alvise Cobianchi, ultras laziali degli Irriducibili, sono stati arrestati dai carabinieri con una terza persona e accusati, tra gli altri reati, di estorsione e rapina aggravate dal metodo mafioso. Per il gip di Venezia avevano messo in atto anche «una condotta sistematica di spaccio di droga a Cortina… avvalendosi di comportamenti evocativi della forza intimidatrice propria delle organizzazioni criminali di stampo mafioso». È quanto si legge nell’ordinanza, con cui il gip ha disposto la custodia in carcere per Leopoldo, che aveva un «ruolo direttivo anche nei confronti di suo fratello», e ai domiciliari per Alvise Cobianchi. Sulla vicenda esprimono preoccupazione Cgil, Cisl e Uil del Trentino che chiedono un tavolo di confronto sugli appalti per le Olimpiadi: «Desta preoccupazione quanto emerge dall’indagine dei Carabinieri di Belluno sui Giochi Olimpici Milano-Cortina. L’evento sportivo accende l’interesse della malavita organizzata, in cerca di occasioni per ampliare il proprio business criminale. L’attenzione deve essere massima anche sul nostro territorio».

 

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IL T mafia ART 101025