TRENTO Di fronte ad una carenza di personale ormai cronica, tamponata da una organizzazione che costringe sistematicamente i lavoratori a saltare turni di riposo e ferie e allo straordinario, le assunzioni a termine in alcuni periodi dell’anno sono in Autobrennero una valvola di sfogo che lavoratori e sindacato ritengono indispensabile. Per questo hanno deciso di rispondere dichiarando immediatamente lo stato di agitazione alla decisione della azienda di non attivare i contratti stagionali per il mese di dicembre per gli addetti ai caselli.

Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Sla-Cisal hanno proclamato da ieri lo stato di agitazione e dal 16 dicembre, in assenza di un cambiamento di rotta da parte della dirigenza della A22, è previsto il blocco degli straordinari. Con conseguenze che potranno essere sensibili anche per gli utenti, che troveranno meno caselli attivi in un periodo che vede un incremento anche sensibile del traffico.

«Il comparto dell’esazione da tempo soffre di una carenza strutturale di organico che costringe i lavoratori a saltare turni di riposo e ferie – denunciano le sigle sindacali -. La mancata attivazione dei contratti stagionali non potrà che aggravare questa situazione con ricadute pesanti anche in termini di servizio per gli automobilisti in un periodo in cui è previsto anche quest’anno un aumento del traffico». Il problema è stato ovviamente rappresentato all’azienda per tempo, ma senza ricevere attenzione. «Non si può usare il paravento della pandemia – dice il sindacato – per non rispettare l’accordo e far pesare sui lavoratori in servizio una situazione di difficoltà strutturale nota da tempo».