l’Adige – 18 giugno 2022

AmAmbiente, tanto tuonò che alla fine fu sciopero

PERGINE -Vivace protesta -e giornata di sciopero -ieri a Pergine per i lavoratori dell’azienda AmAmbiente Spa. Per la prima volta operai, dipendenti e rappresentanti sindacali dell’azienda che in Alta Valsugana gestisce su delega di 19 comuni igiene ambientale, raccolta rifiuti, ciclo dell’acqua, illuminazione pubblica e teleriscaldamento oltre ai servizi funebri-cimiteriali, sono scesi in piazza organizzando un presidio prima davanti alla sede di AmAmbiente Spa in viale Venezia e quindi sotto la sede comunale in piazza municipio. I dimostranti erano una trentina in tutto (nella foto).
Alla base dello sciopero indetto da Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil, al quale secondo gli organizzatori avrebbero aderito una cinquantina di dipendenti (il 90% di quelli “di turno”) -per l’azienda, invece, non più di 25 -c’è la lunga vertenza intavolata sin da luglio 2021 con azienda e comune capofila (Pergine) per riconoscere a tutti i lavoratori, ed in particolare ai nuovi assunti, il salario e le garanzie contrattuali offerte dal contratto nazionale elettrico (AmAmbiente Spa sostiene di dover applicare ai neo assunti un contratto che risponda alle mansioni e qualifiche effettivamente svolte ndr).
«Il costo della fusione Stet-Amnu (da gennaio confluite in AmAmbiente Spa) oggi lo pagano i lavoratori – ha spiegato in particolare Giuseppe di Chiara (Uiltec-Uil) che ha guidato la protesta perginese -un’azienda che non rispetta i propri lavoratori è degna di fiducia? La mission dell’azienda parla di trasparenza, lungimiranza valorizzazione del patrimonio di esperienza e professionalità acquisito, ma la prima cosa attuata è stata quella di cambiare il contratto di lavoro, unilaterlamente per i nuovi assunti in azienda. I lavoratori si ritroveranno così abbassamenti economici sugli scatti di anzianità, fondo sanitario quasi azzerato, riduzione dell’indennità sullo straordinario e di reperibilità». Concetti ribaditi in un volantino diffuso in piazza, dove molti cittadini di sono fermati a dialogare con i lavoratori in sciopero. Nessun incontro o forma di dialogo invece con i vertici di AmAmbiente Spa ed il sindaco di Pergine Roberto Oss Emer (formalmente in ferie), con i sindacati che hanno annunciato l’astensione dei lavoratori dagli straordinari sino al prossimo 15 luglio.
«Non può esservi fiducia se viene meno il rispetto dei propri dipendenti e non si garantisce un salario dignitoso – conclude Giuseppe Di Chiara -indebolire il contratto ai giovani assunti non fa certo bene all’occupazione. Professionalità ed etica vanno a braccetto e chi vuole solo risparmiare lucrando non è degno di stima». Concetti ribaditi da tempo e che per ora non hanno avvicinato le parti con AmAmbiente Spa che conferma le sue posizioni.

 

Scarica il pdf: ADIGE AmAmbiente ART 180622