23 ottobre 2019 –  Trentino, Corriere del Trentino

Appalti, scontro sulla «clausola sociale»

«Il disegno di legge proposto dalla giunta doveva blindare la tutela dei lavoratori nei cambi appalto. Peccato che si sono fermati al piano delle buone intenzioni. Nei fatti l’esecutivo ha compiuto l’ennesima giravolta e, per accontentare le richieste degli imprenditori, non solo ha vanificato ogni ulteriore tutela per i lavoratori, ma rischia di peggiorare le condizioni rispetto a quanto oggi è già previsto dalla legislazione provinciale. Insomma la toppa è peggio del buco».
È duro il commento di Cgil, Cisl e Uil del Trentino che puntano il dito contro gli emendamenti al testo firmati dal presidente Fugatti sul tema degli appalti. «Così di fatto il presidente smentisce se stesso e con questi emendamenti stravolge il disegno di legge annunciato in pompa magna. La clausola sociale rafforzata, come prevista dal comma 4 dell’articolo 32 dell’attuale legge sugli appalti, può diventare facoltativa anche negli appalti ad alta intensità di manodopera, mentre la riassunzione non è più automatica, ma vincolata alle esigenze delle aziende», sottolineano i rappresentanti confederali al Tavolo appalti Maurizio Zabbeni (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Stefano Picchetti insieme ai segretari generali Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti e Paola Bassetti (Filcams), Lamberto Avanzo (Fisascat) e Walter Largher (Uiltucs) e Nicola Petrolli della Uiltrasporti.

Scarica il pdf: appalti ART 231019