21 settembre 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

Assegno unico, rinviata la raccolta delle domande. Allarme corale di Cgil, Cisl, Uil e Acli: «Rischio caos per quarantamila famiglie trentine»

Il monito è condiviso, all’unisono, da tutti i sindacati confederali e dalle Acli trentine. Dopo il caos Icef del luglio di quest’anno, dicono, «si preannuncia decisamente in salita la richiesta di assegno unico per quarantamila famiglie trentine».
«La Provincia — scrivono in una nota condivisa — infatti ha posticipato nuovamente la data di avvio per la presentazione delle domande, che adesso sarebbe fissata a fine ottobre». Una situazione, spiegano ancora, «che provoca non pochi problemi sia ai potenziali beneficiari della misura, che difficilmente potranno ricevere a partire da gennaio 2020 il contributo a cui hanno diritto, sia ai Patronati che dovranno spostare oltre cinquemila appuntamenti già fissati. Lo denunciano Cgil Cisl Uil insieme alle Acli trentine».
«Resta però un fatto — spiegano i sindacati — spostando in avanti la data di presentazione delle domande, l’intero processo di verifica e assegnazione dei contributi slitta e con molta probabilità i quarantamila nuclei che oggi hanno diritto al sostegno al reddito o alle misure per la famiglia, non potranno contare su queste risorse con l’inizio dell’anno, ma dovranno recuperarle nei mesi successivi, con non pochi disagi per chi di quei contributi ha bisogno. Senza dimenticare che chi fa domanda di quota A (sostegno al reddito) ha tempo fino al 31 dicembre; visti i ritardi che si stanno accumulando la Provincia dovrà assicurare la totale presa in carico di tutte le richieste». «Sarebbe opportuno almeno che la Provincia si assumesse la responsabilità di questi disagi» concludono i sindacati.
Dello stesso tenore l’analisi del consigliere provinciale del Pd, Alessandro Olivi: «Verrebbe da dire: dilettanti allo sbaraglio», premette. E poi rilancia: «Un misto di pressappochismo ed incompetenza di chi non sa decidere e la cui incertezza peserà sulle famiglie più povere».
Dal canto suo, la Provincia si difende attraverso una nota: «Le importanti novità introdotte in estate con la manovra di assestamento provinciale necessitano dell’approvazione del Consiglio delle autonomie, della competente commissione legislativa del Consiglio provinciale ed il conseguente adeguamento degli strumenti informatici». Tradotto: tempo. «Questo — precisa la Provincia — determinerà un posticipo, di circa due settimane, dell’inizio della raccolta delle domande, prevista per il 15 ottobre. Certamente c’è un ritardo sulle procedure, per il quale l’amministrazione provinciale si scusa, ma questo a fronte di un aumentato sostegno al reddito delle famiglie trentine».

Scarica il pdf: Assegno unico ART 210919