15 settembre 2019 – Corriere del Trentino

«Assistenza, stop ai ribassi e più risorse»

I sindacati alla giunta.

Entro il 2021 servizi per 100 milioni, coinvolti 9 mila addetti

Nei prossimi due anni Provincia, Comunità di Valle ed enti locali dovranno affidare servizi ad enti del terzo settore e cooperative sociali per oltre 100 milioni di euro. Si tratta di servizi fondamentali come i centri di accoglienza dei minori, gli interventi a favore dei disabili, i centri antiviolenza, l’assistenza domiciliare agli anziani, i laboratori per l’inserimento occupazionale. I sindacati incalzano la Provincia: «Basta questo dato per capire quanto sia importante che le regole sugli affidamenti garantiscano concretamente la qualità del servizio agli utenti, per lo più persone con gravi problematiche sociali, e reali tutele ai circa 9mila addetti del settore in provincia».
Garantire la qualità dei servizi, valorizzare e rafforzare le tutele di chi lavora nel settore, rafforzare le politiche per l’inclusione come investimento nel benessere civile, sociale ma anche economico del Trentino. Sono questi gli obbiettivi perseguiti da Cgil Cisl Uil nelle proprie osservazioni alle Linee Guida in materia di affidamenti dei servizi e degli interventi socio-assistenziali della Provincia, ossia le diverse procedure appalto, coprogettazione, contributo con cui la pubblica amministrazione aggiudica questi servizi agli enti del Terzo settore e alle cooperative sociali accreditate. Il documento è stato trasmesso ieri alla giunta provinciale.
E proprio alla giunta si rivolgono per avere rassicurazioni su due temi: le regole degli appalti e le risorse finanziarie a disposizione per i servizi socio-assistenziali. «Si tratta spiegano i sindacalisti di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti di un banco di prova anche per la Giunta Fugatti sul tema degli appalti. Pur confidando che questo strumento di affidamento resti residuale, e prevedendo anche la sperimentazione di altre modalità di affidamento come il partenariato pubblico-privato, chiediamo infatti che sia applicata in modo vincolante la clausola sociale con l’obbligo di riassunzione di tutti i lavoratori e il mantenimento delle retribuzioni in essere al momento del cambio di gestione. Non solo: come consente la legge provinciale, proponiamo che le basi d’asta non possano essere ribassate e si proceda a selezionare la migliore offerta solo sulla base della qualità tecnica del servizio e non del prezzo». Cgil Cisl Uil ricordano che le stesse richieste erano state avanzate anche alla Giunta precedente. C’è poi la questione degli stanziamenti. «Con l’assestamento la Giunta ha garantito risorse pari a quelle della scorsa legislatura. Ora però i bisogni della popolazione aumentano, soprattutto sul lato anziani ed invecchiamento demografico, dall’altra, dopo otto anni senza alcun aumento in busta paga, finalmente è arrivato il rinnovo del contratto di lavoro delle cooperative sociali. Vanno quindi trovare nuove risorse nella finanziaria di dicembre”.

 

Scarica il pdf: assistenza ART 150919