03 dicembre 2017 –  Trentino

«Autobus nuovi e moderni ma soltanto per Trento»

Protesta Uil Trasporti: tutti i 22 nuovi veicoli a metano restano nel capoluogo E questo malgrado già oggi il parco mezzi in Vallagarina sia molto più datato

Trentino Trasporti sta rinnovando la flotta di autobus urbani, acquistando 14 nuovi bus a metano, al costo di 239.000 euro ciascuno e con un ordine in arrivo di altri 8 mezzi che porteranno il totale del parco macchine circolante a Trento ad un 50% di mezzi a metano, con un’età media totale sui 10 anni. Fin qua non si può che applaudire. Autobus con una anzianità media invidiabile da tutta Italia, buon investimento economico e miglioramento ambientale visto che il metano costa meno e inquina pochissimo, mezzi nuovi a vantaggio del comfort degli utenti, ottimo ritorno di immagine per il Trentino. Ma c’è un però, denuncia per la Uil Trasporti di Rovereto Erik Zobele: tutto questo si ferma a Trento. O, se si preferisce, tutti i vantaggi di cui sopra li godrò solo il capoluogo, pur pagando come costo chilometrico esattamente quanto Rovereto.

La ragione ufficiale sarebbe che a Rovereto l’azienda non dispone di un impianto di ricarica di metano proprio e quindi diventa svantaggioso economicamente mettere i nuovi mezzi in Vallagarina. «Tradotto in soldoni chiosa Zobele , significa che la Città della Quercia e comuni limitrofi sono da considerarsi di serie B, nonostante il prezzo al chilometro pagato per il servizio sia il medesimo di quello pagato da Trento. E pensare che fino a pochi anni fa erano in servizio anche qui 3 autobus a metano, e a memoria non si ricordano questi enormi sforzi in termini di uomini ed ore per il loro approvvigionamento al distributore più vicino, che dista pochi minuti dal deposito».

Ma a tagliare la testa al toro è un altro dato: anche i mezzi a gasolio prima di arrivare a Rovereto fanno centinaia di migliaia di chilometri a Trento. Insomma, il nuovo va per sistema nel capoluogo mentre in Vallagarina arrivano i mezzi ancora validi, ma “segnati” dal tempo e dall’uso. Oppure esperimenti poco felici, come i 3 bus ibridi arrivati nel 2013: trazione elettrica alimentata da un motore a gasolio. Per il sindacato consumano quanto un normale bus a gasolio, ma in compenso costano molto di più in manutenzione. «Alla luce di tutto ciò quindi conslude Zobele quello che chiede UIL Trasporti per Rovereto è di riconoscere finalmente che utenza ed autisti del piano d’area della Vallagarina sono uguali a quelli di Trento, e di sostituire pertanto gli autobus più obsoleti che portano sulle spalle il peso di 16 e più anni di servizio con nuovi bus sicuri per tutti, comodi per l’utenza, belli da vedere e non inquinanti per il nostro bellissimo territorio, perché è facile, possibile ed è giusto farlo».

Scarica il pdf: trasporti ART 031127