Corriere del Trentino, Il T – 11 luglio 2023

Bilancio: ok di Camera di commercio, critici sindacati e agricoltori

È proseguito ieri l’esame in Prima commissione del Consiglio provinciale presieduta da Vanessa Masè (La Civica), dell’assestamento di bilancio. Ad aprire il dibattito i rappresentanti della Camera di commercio, con un sì alla manovra, «l’economia tiene bene». Poi ha proseguito il sindacato fortemente critico sulle scelte della giunta Fugatti: «Manovra a favore del turismo ma niente per casa e inflazione». Quindi l’audizione delle associazioni di rappresentanza delle categorie agricole, del Coordinamento provinciale imprenditori e del Cal, che hanno posto l’attenzione sui temi: il codice degli appalti, i grandi carnivori, i rifiuti, l’autorecupero degli alloggi e il problema casa per i lavoratori, le fitopatie, l’inflazione.
Per la Camera di commercio la situazione economica è fluida, anche se in Trentino è rassicurante. Quindi, bene il mantenimento della riduzione fiscale sia per le aziende che per i cittadini consumatori che subiscono il peso dell’inflazione. Andrebbe messo in campo un dialogo ulteriore con il mondo delle banche per agevolare il credito attraverso sistemi di garanzia.
Critico invece il sindacato. Per Andrea Grosselli (segretario Cgil) ha parlato dell’inflazione al 13% che pesa sempre di più sui ceti sociali più bassi. Poi ha parlato di giunta che ha fallito nel contenere le spese energetiche con la scelta dei 180 euro, un paradosso perché su 40 milioni stanziati ne sono stati spesi solo 20, soldi che non vuole recuperare, come ha fatto lo Stato, per adeguare l’assegno unico. Michele Bezzi (Cisl) ha chiesto che gli sgravi Irap diventino selettivi per premiare le aziende che investono in qualità. Per Walter Alotti (Uil), la manovra è a favore soprattutto degli albergatori e delle categorie del turismo che riceveranno 35 milioni. Maurizio Valentinotti, Fenalt, teme per il posto pubblico non più appetibile.
È poi toccato alle categorie agricole, imprenditori e Cal. Per gli agricoltori Paolo Calovi e Massimo Tomasi hanno proposto un ragionamento sulla situazione del comparto, in continua difficoltà dal 2018, specie lo zootecnico. E gli imprenditori hanno chiesto per voce del presidente Fausto Manzana «misure per famiglie e imprese». Gli artigiani con il presidente Marco Segata, evidenziano la mancata menzione di una manovra specifica per l’artigianato. Roberto Simoni presidente dia Federcoop ha indicato l’urgenza per il Trentino: riconoscere al più presto ai lavoratori del sociale almeno una parte del futuro incremento dato dal rinnovo nazionale. Infine il Consiglio autonomie locali ha parlato dei nodi: personale, codice degli appalti e sugli investimenti «nel 2024, si dovrà partire da 60 milioni».

 

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