22 settembre 2021 –  l’Adige

Biodistretto, l’appello del Wwf:«È uno strumento di prevenzione» Sindacati per il sì: «È importante andare a votare»

TRENTO In vista del referendum per l’istituzione di un distretto biologico trentino, in programma domenica prossima, si moltiplicano le prese di posizione.

A chiedere di «votare il bio per la salute» è il Wwf del Trentino, che questo pomeriggio, alle 18.30, sui propri canali Facebook e Youtube, presenterà una ricerca condotta in val di Non dalla dottoressa Renata Alleva sull’impatto dei pesticidi sul Dna. «La creazione del biodistretto — osservano i responsabili del Wwf — può essere la risposta a questi problemi legati ai pesticidi in Trentino: si tratta di uno strumento utile ad attuare una politica di prevenzione, finanziando e sostenendo i produttori biologici, riconoscendo il loro ruolo di custodia del territorio e tutela della biodiversità e per sensibilizzare la popolazione al consumo di prodotti biologici, almeno quelli più a rischio di presenza residuale di pesticidi (non solo mele, ma anche fragole, pesche albicocche, cavolfiori)». E ancora: «La presenza del biodistretto sarà utile a far crescere la consapevolezza che la produzione del cibo che consumiamo ogni giorno, se fatta con l’uso di pesticidi, causa un impatto ambientale le cui conseguenze sono enormi in termini di costi sanitari, considerando tutte le patologie, oggi in aumento, strettamente legate all’ambiente contaminato ed alla bassa qualità del cibo che consumiamo».

A invitare al voto — e a votare sì — sono anche i sindacati. «Il referendum — sottolineano Cgil, Cisl e Uil — può essere occasione di crescita culturale per la nostra comunità, per accrescere la consapevolezza del consumatore nelle scelte d’acquisto e per il produttore. È un’opportunità per la salute dei cittadini e dell’ambiente e può diventare un significativo volano di promozione di tutto il territorio trentino anche in termini turistici». L’istituzione, secondo i sindacati, «deve essere un’occasione per istituire una filiera di qualità che metta al centro la salute delle persone, la salvaguardia del nostro ambiente e la qualità del lavoro di chi si occupa di agricoltura». Dunque, il referendum deve diventare l’inizio di un percorso «per sensibilizzare e informare consumatori e produttori e favorire un coinvolgimento dal basso».In questo contesto, la richiesta alla politica è di «legiferare in merito all’istituzione del distretto trentino del biologico per favorire e sostenere un cambiamento di cui il nostro territorio ha bisogno».

 

Scarica il pdf: biodistretto ART 220921 2(1)