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07 Giu
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Artigianato edile, firmato il contratto per 1.300 imprese

Corriere del Trentino – 01 giugno 2023 (altro…)

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07 Giu
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«Punti nascita, gettonisti al platino». La Uil: «Otto giornate di lavoro pagate diecimila euro»

Corriere del Trentino – 01 giugno 2023 (altro…)

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06 Giu
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Cgil Cisl Uil esprimono solidarietà ad Arci del Trentino

Cgil Cisl Uil esprimono solidarietà ad Arci del Trentino


Cgil Cisl Uil esprimono solidarietà ad Arci del Trentino dopo l’episodio di questa mattina e condannano con fermezza quanto accaduto. Imbrattare la sede di un’associazione con manifesti e striscioni di matrice fascista è un atto grave e preoccupante, che testimonia il diffondersi di un clima intollerante. L’episodio, a quanto si apprende, infatti non è isolato perché Arci è stata vittima di situazioni analoghe anche nelle scorse settimane.
Offese, minacce e intimidazioni non sono mai uno strumento accettabile per manifestare la divergenza di opinioni. Il rispetto reciproco dovrebbe essere un valore mai negoziabile in una democrazia. Al contrario sono la chiara dimostrazione di una visione antidemocratica, che non deve appartenere alla nostra comunità. Per questa ragione quanto accaduto in via degli Olmi ci preoccupa. Auspichiamo, dunque, vengano individuati i responsabili il prima possibile.

Trento, 5 giugno 2023

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06 Giu
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“Palafitte” ITEA di Viale dei Tigli a Trento: la farsa continua! Mancano le risorse per iniziare i lavori in quella zona ad alta densità abitativa, la Pat preferisce indirizzarle a contributi per l’affitto in quelle periferiche.

“Palafitte” ITEA di Viale dei Tigli a Trento: la farsa continua!
Mancano le risorse per iniziare i lavori in quella zona ad alta densità abitativa, la Pat preferisce indirizzarle a contributi per l’affitto in quelle periferiche.

Comunicato Stampa
UIL del Trentino
3/6/2023

 

La vicenda del “complesso ex Palafitte” di S.Bartolomeo a Trento è una efficace cartina tornasole dei pessimi risultati e dell’immobilismo della gestione della Provincia di ITEA degli ultimi anni, che “vanta” più di 1100 alloggi sfitti e non riesce più a rimettere in circolo nemmeno i cosiddetti alloggi di risulta, quelli che si liberano anno dopo anno, per il ricambio fisiologico degli assegnatari. Arriva infatti l’ennesimo allarme dell’Assessora Franzoia circa la necessità di adeguamento del finanziamento del progetto, oltre che dal Comune, che lo ha già inserito nella propria “variazione di bilancio” per 2 milioni e 400 mila euro, anche da parte della Provincia, per circa 6 milioni di euro, per evitare l’ennesimo rischio di possibile rinvio, alle “calende greche”, del progetto di riqualificazione di viale dei Tigli di S.Bartolomeo a Trento.
La UIL, che segue da decenni la partita dell’edilizia pubblica abitativa trentina, segnala però, che l’intervento di Via dei Tigli a S.Bartolomeo di Trento, che risale a quasi vent’anni fa (all’inizio di 98 alloggi a canone sociale, al posto delle palazzine, cosiddette “Palafitte” abbattute nel 2005), nel 2020, dopo tanti rinvii e ritardi, aveva finalmente ricevuto i finanziamenti ed il via libera alla realizzazione da Provincia e Comune di Trento. Che le opere erano presenti già nel Piano Strategico Triennale 2022-2024, ma la Presidente Itea Gerosa dichiara oggi sia stato spostato sul Piani strategico 2023-2025 per una necessità di integrazione del finanziamento, proprio per gli aggiornamenti dovuti alle variazioni di spesa, ma col rischio che si annullino col tempo anche i relativi fondi assegnati addirittura dello Stato allo scopo negli anni passati.
L’intervento del primo lotto, il secondo ormai scordiamocelo e speriamo almeno nella realizzazione del primo, prevede la costruzione, nell’attuale parcheggio a lato della chiesa, di quattro palazzine con 28 alloggi (contro i 98 iniziali) da destinare alla locazione a canone moderato e servizi, tra cui in particolare la nuova biblioteca a servizio della circoscrizione Oltrefersina, oltre a quattro spazi da destinare a uso commerciale.
Ci auguriamo che la Giunta Fugatti risponda all’appello del Comune di Trento e di Itea, integrando il finanziamento del Piano strategico 2023-2025 utilizzando parte di quel tesoretto di 57 milioni di euro del “fondo di riserva per spese impreviste” emerso dalla variazione di bilancio 2023 e dal quale immaginiamo si siano rinvenute anche le risorse per l’ennesimo bonus “contributo affitto”, fino a 3 mila euro, per le famiglie che si rendono disponibili a trasferirsi in zone periferiche, al fine di contrastare lo spopolamento delle valli. Anche in questo caso, cambia l’assessore competente, ma non cambia la visione distorta e incompetente delle politiche abitative provinciali.
Persino le categorie economiche che sostengono la Giunta e ne approvano le linee politiche economiche e sociali hanno capito e chiesto interventi di edilizia pubblica sociale per le zone ad alta densità abitativa e turistica, non per quelle periferiche, al fine di incentivare l’arrivo e la permanenza di manodopera e ridurre così il costo degli affitti sul mercato libero e offrire possibilità di alloggio e residenza.
Certo l’assessora è rimasta in compagnia di un buon numero di sindaci del Consiglio delle autonomie locali, che preferiscono provvedimenti estemporanei come questo – che farà la felicità di qualche affittuario e turberà l’equilibrio del mercato dell’affitto – piuttosto che rivendicare la rappresentanza degli enti locali nel Consiglio di Amministrazione ITEA, come prevedeva la legge 15/2005, o l’effettivo decollo dell’”Osservatorio dell’Abitare” dove analizzare ed elaborare proposte innovative ed adeguate al modificato assetto sociale ed economico del nostro territorio, come il rilancio dell’Housing Sociale abitativo o altre forme di reperimento ed investimento abitativo come la messa a disposizione di alloggi privati con contratto di disponibilità per il pubblico .

 

Rendering del “Complesso ex Palafitte” , Via dei Tigli di S.Bartolomeo a Trento.

Walter Alotti
Segretario generale
UIL DEL Trentino

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Sanifonds
06 Giu
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SANIFONDS: COERENZA E MANCATA MEMORIA C’È CHI FA E CHI CRITICA !

SANIFONDS: COERENZA E MANCATA MEMORIA C’È CHI FA E CHI CRITICA !

“Un pentimento tardivo, un via libera che suona come una folgorazione sulla via per Damasco”. A dirlo Luigi Diaspro (Fp Cgil), Giuseppe Pallanch (Cisl Fp) e Andrea Bassetti (Uil Fpl). “La Fenalt prova a intestarsi meriti e risultati quando non hanno mai avuto un atteggiamento propositivo e costruttivo”.

Costituito nel 2013, Sanifonds vuole garantire ai propri iscritti prestazioni sanitarie integrative del sistema sanitario pubblico. I soci di questo sistema di welfare sono Provincia di Trento, Associazione artigiani e piccole imprese, Associazione albergatori e imprese turistiche, Confcommercio-Imprese per l’Italia Trentino, Confesercenti del Trentino, Cooperazione Trentina, Confindustria Trento e Cispel-Federservizi Trentino-Alto Adige., con in sindacati trentini Cgil, Cisl e Uil.

Recentemente l’ente ha definito il piano sanitario 2023 con la conferma di tutte le prestazioni dell’anno precedente e un aumento di diversi massimali. In particolare le cure fisiche saranno rimborsate al 50% con un massimo annuo di 175 euro; la specialistica ambulatoriale rimborsata al 50% con un massimo annuo di 175 euro e le altre prestazioni incluse nella garanzia A.5 (logopedia, elaborazione della dieta, presidi ortopedici) rimborsate al 50% con un massimo annuo di 175 euro.

Sanifonds comincia a diventare il fondo che abbiamo sempre chiesto, ha spiegato Fenalt, cambiamenti che forse sono derivati dal fatto che inizialmente ci siamo opposti: introdotta una voce che riconosce la non autosufficienza in maniera dignitosa.

“Non possiamo accettare questa retorica”, specificano Diaspro, Pallanch e Bassetti. “Ci siamo sempre posti come interlocutori responsabili e intransigenti: abbiamo affrontano tutte le criticità in modo propositivo e serio per trovare le migliori soluzioni e indirizzare le scelte nella giusta direzione. La Fenalt ha sempre avversato ogni dialogo e ha cercato di boicottare il fondo, anzi ha chiesto ai propri iscritti di non aderire, causando un danno a lavoratrici e lavoratori”.

Da qui la presa di posizione e i chiarimenti di Cgil, Cisl e Uil a fronte delle comunicazioni di Fenalt. “Si intestano miglioramento ai quali non hanno partecipato. Non ha mai contribuito al miglioramento del fondo, salvo adesso intestarsi risultati e meriti. Un atteggiamento che non possiamo accettare in quanto le battaglie portate avanti ai tavoli hanno richiesto tempo, fatica, contrattazione e dialogo con le categorie a differenza di Fenalt che è rimasta sempre a guardare e criticare”, concludono Diapro, Pallanch e Bassetti.

Fp Cgil – L. Diaspro
Fp Cisl –B. Pallanch
Uil Fpl EE.LL.- A. Bassetti

Scarica il pdf: Comunicato Unitario 1.06.2023

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06 Giu
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Bonus bollette. “La Giunta risparmia sulla pelle delle famiglie” Solo poche centinaia di domande, per i sindacati si tratta di un’operazione fallimentare. “Metà delle famiglie trentine senza aiuti. In cassa restano 15 milioni di euro non spesi mentre l’inflazione in tre anni ha tagliato due stipendi”. Indicizzare i benefici del welfare al costo della vita

Bonus bollette. “La Giunta risparmia sulla pelle delle famiglie” Solo poche centinaia di domande, per i sindacati si tratta di un’operazione fallimentare. “Metà delle famiglie trentine senza aiuti. In cassa restano 15 milioni di euro non spesi mentre l’inflazione in tre anni ha tagliato due stipendi”. Indicizzare i benefici del welfare al costo della vita

Si sono chiusi ieri i termini per la presentazione delle domande per l’accesso al bonus provinciale bollette di 180 euro per i nuclei familiari che non lo avevano ricevuto in automatico entro il mese di marzo scorso. Ma le domande raccolte in questa seconda fase risulterebbero poche centinaia. “La Giunta – dichiarano i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti – aveva dichiarato di voler dedicare a questa misura ben 48 milioni di euro. Poi aveva stanziato circa 40 milioni di euro. Ad oggi ne risultano spesi poco più di 24 milioni. In pratica la Giunta Fugatti risparmia sulla pelle delle famiglie in difficoltà. Una prassi ormai consolidata in questa consiliatura”.
I sindacati ricordano infatti che all’inizio dell’emergenza Covid la Giunta provinciale, su pressione delle forze sociali e delle opposizioni, aveva stanziato circa 13 milioni di euro per il sostegno al reddito delle famiglie, ma alla fine la spesa effettiva era stata pari solo ad un terzo. Nel 2021 poi solo la metà del budget di 18 milioni di euro previsto per il sostegno al reddito dei lavoratori stagionali che non avevano potuto lavorare nel turismo a causa del blocco degli impianti e delle attività ricettive invernali finì realmente nelle tasche di lavoratrici e lavoratori del settore.
“Non è quindi la prima volta – accusano i sindacati – che la giunta provinciale lancia roboanti proclami e poi senza remore fa cassa e risparmi proprio sulle famiglie e sui lavoratori rendendoli tutti più poveri”.
Per Cgil Cisl Uil anche se ora la Giunta mettesse una pezza riaprendo i termini per le domande di bonus bollette, il risultato non cambierebbe e le domande sarebbero comunque poche decine. “Si tratta di un’operazione fallimentare, buona solo per far propaganda. Il bonus bollette è stato fin dall’inizio un intervento iniquo e inefficace. Lo dimostrano le tante famiglie che oggi si trovano a pagare conguagli da migliaia di euro per il riscaldamento condominiale. Si doveva agire come la Provincia di Bolzano dando benefici più alti alle famiglie meno abbienti. Proprio su di loro che l’inflazione, che nel triennio raggiungerà il 17% tagliando di fatto due mensilità, colpisce più duramente”.
Per questo Grosselli, Bezzi e Alotti rilanciano la necessità di reinvestire i 15 milioni di euro risparmiati sul bonus bollette per un nuovo intervento a favore delle famiglie e stanziando almeno altri 10 milioni per l’adeguamento al costo della vita degli interventi economici a favore di poveri, figli minori e non autosufficienti. “Lo ha fatto lo Stato – ricordano i sindacalisti – rivedendo l’Isee e aumentando gli assegni per i figli. L’Autonomia non può restare indietro. Altrimenti la Giunta Fugatti contribuisce ad impoverire le famiglie, i lavoratori ed i pensionati”

Trento, 1 giugno 2023

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06 Giu
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Vigilanza privata. Trovata l’intesa sul nuovo contratto Il rinnovo mancava da sette anni. Per i lavoratori aumento di 140 euro a regime

Vigilanza privata. Trovata l’intesa sul nuovo contratto Il rinnovo mancava da sette anni. Per i lavoratori aumento di 140 euro a regime

Sono stati necessari sette anni di attesa, ma finalmente ieri sera imprese e sindacati hanno trovato l’intesa sul rinnovo del contratto nazionale della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza. Al termine di una lunga sessione negoziale, dopo diverse iniziative di mobilitazione sindacale e scioperi, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni imprenditoriali del settore Anivip, Assiv, Univ, , Legacoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Confcooperative Lavoro e Servizi hanno siglato infatti l’ipotesi di accordo sul nuovo Contratto nazionale. I contenuti verranno sottoposti nelle prossime settimane all’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, 100mila in Italia, circa un migliaio in Trentino.

L’accordo prevede un aumento di 140 euro mensili a regime per il IV livello guardie giurate e per il livello D dei Servizi Fiduciari. L’incremento retributivo sarà erogato in 5 tranche: 50 euro con la retribuzione del mese di giugno 2023; 25 euro con la retribuzione del mese di giugno 2024; 25 euro con la retribuzione del mese giugno 2025; 20 euro con la retribuzione del mese di dicembre 2025; 20 euro con la retribuzione del mese di aprile 2026. Per la vacanza contrattuale alle guardie giurate sarà riconosciuto un importo a titolo di una tantum di 400 euro.

L’intesa interviene anche nella classificazione dei livelli migliorandoli e sulla parte normativa, in particolare su attività sindacale, tutela della genitorialità, congedi e permessi, previdenza e sanità integrativa, salute e sicurezza

Si tratta di un accordo arrivato al termine di una lunga e difficile vertenza – sottolineano anche i rappresentanti provinciali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Vassilios Bassios -. Per arrivare a questo punto è stata fondamentale anche la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Oggi l’accordo consente di recuperare almeno in parte il potere d’acquisto degli addetti al settore. In ogni caso auspichiamo che per il prossimo rinnovo contrattuale non siano necessari tempi così lunghi. Per tutelare i salari dai rincari è fondamentale rinnovare i contratti nelle giuste scadenze”.

Va in questa direzione la volontà espressa ieri da tutte le parti sociali di condividere un percorso di negoziazione anche attraverso la creazione di tavoli tecnici sulle dinamiche macroeconomiche ed inflazionistiche. Saranno previsti incontri con periodicità semestrale per monitorare la congruità dei parametri ed individuare correttivi migliorativi anche nel rispetto della dinamica degli appalti e delle ulteriori condizioni idonee ad incidere su incrementi salariali.

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06 Giu
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Comunicato stampa UIL Trentino e UIL “Punti nascita e gettonisti al platino”

Comunicato stampa UIL Trentino e UIL “Punti nascita e gettonisti al platino”

 

Comunicato Stampa UIL Trentino del 31.5.2023

 

PUNTI NASCITA E PEDIATRI GETTONISTI “AL PLATINO”: UNA FORZATURA NON PIU’ AMMISSIBILE!  LA UIL PONE LA QUESTIONE ALLA CORTE DEI CONTI.

 

La notizia che l’Assessorato alla Salute ha previsto un ulteriore aumento del compenso per i gettonisti che in qualità di pediatri in libera professione lavoreranno presso i punti nascita di Cavalese e Cles, per garantirne la regolare apertura, crea scalpore e suscita una forte reazione in UIL.

Il costo, per 8 giornate di lavoro, di più di 10.000 euro al mese, per un servizio che ormai è platealmente di pura facciata, è francamente intollerabile, anche perché si configura, all’avvicinarsi delle elezioni provinciali, come una banale mossa di propaganda politica della Giunta Fugatti, peraltro incapace di rallentare il decadimento e la privatizzazione manifesta del Servizio sanitario provinciale. Queste risorse vengono poi spese per tenere in piedi gli ormai imbarazzanti servizi “punti nascita” di Cles e Cavalese, platealmente sotto utilizzati e sempre meno giustificati e giustificabili.

Ci chiediamo poi come mai i punti nascita di Arco, Tione e Borgo, a differenza di Cles e Cavalese sono stati chiusi tempestivamente?

Un altro tema che vogliamo evidenziare all’opinione pubblica  è quello delle liste d’attesa: siamo davanti ad un’azienda sanitaria incapace di dare risposte a tutti quei cittadini che ne hanno di bisogno. Basta pensare che i tempi per poter accedere ad una visita specialistica o per un esame strumentale (RX, Prelievi, Risonanza Magnetica ecc.)  sono diventati insostenibili, tranne che gli stessi si rechino in strutture private, opportunatamente convenzionate,  pagando di tasca propria.

La Uil ritiene che a questo punto la vicenda dovrebbe interessare la magistratura contabile: la sanità pubblica non può essere strumento, peraltro a spese dei contribuenti, di battaglie politiche demagogiche di così basso livello.

 

Walter Alotti                                                 Giuseppe Varagone

Segretario Provinciale

Uil del Trentino                                            Uil Fpl – Sanità

 

Scarica il pdf: PUNTI NASCITA E GETTONISTI

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03 Giu
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DOLOMITI pride 2 e 3 giugno 2023 – Programma e corteo CGIL CISL UIL del Trentino

DOLOMITI pride 2 e 3 giugno 2023 – Programma e corteo CGIL CISL UIL del Trentino

VENERDì 2 GIUGNO – Parco delle Albere
16.00 Apertura food&drink, area bimbɜ e zona relax
17.00 Femminismo intersezionale con Natascia Maesi
18.00 Stand-up comedy con Daniele Gattano, Sofia Gottardi e Andrea Saleri
21.00 Concerto dei Queen of Saba

SABATO 3 GIUGNO
15.00 Ritrovo in Piazza Dante
16.00 Partenza del corteo
18.00 Interventi, musica food&drink, area bimbɜ, zona relax al parco delle Albere

 

Scarica il pdf: DOLOMITI pride 2-3 giugno 2023

DOLOMITI pride 2 e 3 giugno 2023 - corteo CGIL CISL UIL del Trentino
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31 Mag
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Aiuti all’Emilia, ci pensa il sindacato

Trentino – 31 maggio 2023 (altro…)

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