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05 Apr
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IL TURISMO TRENTINO CERCA TE!

IL TURISMO TRENTINO CERCA TE!

la stagione turistica estiva 2023 è alle porte e Agenzia del Lavoro della Provincia di Trento avvia anche quest’anno l’ormai consolidata campagna di incontro domanda e offerta “IL TURISMO TRENTINO CERCA TE” volta a supportare gli operatori turistici nel reperimento di personale qualificato e accompagnare le persone in cerca di occupazione alla ricerca di un lavoro nel settore.

La campagna si articola in due iniziative specifiche: 

·  “Lista Turismo”: il lavoratore che si candida alla campagna entrerà a far parte di una lista di disponibilità al lavoro e verrà segnalato dalle Associazioni di categoria del turismo e dai Centri per l’Impiego alle diverse strutture turistiche territoriali in cerca di personale. Se in linea con il profilo ricercato, il lavoratore avrà la possibilità di svolgere un colloquio conoscitivo direttamente con il datore di lavoro.

·  Career day del turismo: eventi, in presenza e/o online, volti a favorire l’incontro tra aziende in cerca di personale e candidati in cerca di un’opportunità di lavoro. Nello specifico, di seguito la proposta di Agenzia del Lavoro per il mese di Aprile: – Career day – 13 aprile 2023 | “TALENT DAY” pubblici esercizi città di Trento e Rovereto – Career day online – 19 e 20 aprile 2023 | Ambito Cucina, Sala e Bar

La proposta si rinnova grazie al Protocollo d’intesa siglato nel 2020 – rinnovato nei suoi obiettivi nel 2021 –  tra Agenzia del Lavoro, le Associazioni di categoria del turismo, gli Enti bilaterali e le Organizzazioni sindacali.

  • CAREER DAY
    Bar e ristoranti di Trento e Rovereto cercano personale
    13 aprile 2023
  • Stagione estiva in Trentino:
    le strutture turistiche cercano personale
  • CAREER DAY ONLINE
    Le strutture turistiche con alloggio cercano personale
    19 e 20 aprile 2023

 

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03 Apr
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Incentivi alle imprese. Nessun confronto con il Consiglio sulle proposte dei lavoratori. Mercoledì scorso il presidio di Cgil Cisl Uil: no a contributi a pioggia e ai contratti pirata nelle imprese che ricevono soldi pubblici

Incentivi alle imprese. Nessun confronto con il Consiglio sulle proposte dei lavoratori. Mercoledì scorso il presidio di Cgil Cisl Uil: no a contributi a pioggia e ai contratti pirata nelle imprese che ricevono soldi pubblici

Consiglio sospeso per la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori e nemmeno un minuto del tempo dei consiglieri provinciali per ascoltare le loro ragioni. Si è concluso così il presidio di Cgil Cisl Uil del Trentino per migliorare la riforma della legge sugli incentivi alle imprese. Le tre sigle sindacali avevano chiesto di essere ricevuti dalla commissione dei capigruppo, per pochi minuti. Solo il tempo necessario a spiegare perché questa legge non piace al mondo del lavoro e come potrebbe essere cambiata. Richiesta caduta nel vuoto: il presidente del Consiglio ha dato disponibilità a ricevere una delegazione sindacale con i capigruppo solo durante la pausa pranzo. Sindacati e lavoratori, dunque, sono entrati in Aula, sistemandosi in piedi e seduti nella parte dedicata al pubblico ed esponendo alcuni cartelli. Scelta quest’ultima che ha portato il presidente Kaswalder a minacciare una denuncia.

In ogni caso la mobilitazione di Cgil Cisl Uil per migliorare la legge non si ferma qui. Sindacati e lavoratori, pur riconoscendo i passi avanti fatti sui contenuti, ritengono ancora insufficiente il testo normativo che definisce i criteri in base ai quali le aziende trentine ricevono contributi. Due i punti rimasti ancora lontani dalle richieste sindacali: la selettività degli sgravi Irap e il vincolo dell’applicazione dei contratti sottoscritti dalle organizzazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative per tutte le aziende che ricevono finanziamenti provinciali. “La norma così come è prevista oggi riforma gli incentivi alle aziende, cioè i contributi alimentati dalle tasse pagate anche dai lavoratori e dai pensionati non va bene perché permette che i soldi pubblici possano arrivare anche a chi non rispetta i diritti dei propri dipendenti, applicando contratti pirata. Questo per noi è inaccettabile”, hanno spiegato i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
Di fatto i contratti sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative vincoleranno solo gli incentivi concessi con la procedura valutativa, lasciando fuori tutte le domande automatiche che rappresentano la stragrande maggioranza delle richieste finanziate. Il punto non sarebbe tanto il merito, dunque, quanto un presunto appesantimento burocratico di cui dovrebbe farsi carico la struttura provinciale. “Anche per questa ragione per noi resta inaccettabile. Per di più su questo tema imprese e sindacati sono sulla stessa linea visto che hanno condiviso un protocollo comune”.
Allo stesso modo è per il sindacato confederale sbagliato non intervenire sugli incentivi Irap a pioggia che in questi anni non hanno prodotto un aumento degli investimenti privati, ma hanno sottratto una quota significativa di gettito alle casse provinciali. Sono risorse che di fatto vengono a mancare al welfare, alla sanità, ma anche a migliori e più efficaci politiche industriali, orientate all’innovazione e alla transizione ecologica. “La scelta di mantenere contributi a pioggia non solo non rende il nostro sistema produttivo più efficiente, produttivo e competitivo, ma sottrarre risorse importanti a quelle aziende che realmente vogliono innovare. La Provincia di Bolzano coraggiosamente ha tagliato sugli sgravi Irap. A Trento il tema è un totem intoccabile”, concludono i tre segretari provinciali.

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03 Apr
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Edilizia. Occupazione a rischio anche in Trentino

Edilizia. Occupazione a rischio anche in Trentino

Fillea e Feneal si mobilitano: con la cancellazione del bonus si potrebbero ridurre posti di lavoro e si rende impossibile qualsiasi intervento edilizio per i redditi più bassi

Il 1° aprile trentini a Torino per la manifestazioni nazionale

Alla luce dei vari provvedimenti del Governo il settore costruzioni rischia un netto peggioramento dell’occupazione e della qualità del lavoro con gravi impatti sull’ambiente e sulla possibilità di rigenerare quartieri e periferie senza raggiungere così gli obiettivi ONU e UE per città sostenibili”.

E’ questa la consapevolezza che sta alla base del percorso di mobilitazione lanciato da Fillea Cgil e Feneal Uil a livello nazionale contro una serie di scelte che ritengono sbagliate per il lavoro, l’ambiente e la sicurezza. “Le politiche del governo finiscono per tagliare drasticamente il lavoro nell’edilizia privata, con un peggioramento della sicurezza per i lavoratori negli appalti pubblici, meno qualità e meno sostenibilità”.

Decisioni che avranno impatto anche in Trentino come hanno spiegato questa mattina Giampaolo Mastrogiuseppe di Fillea del Trentino e Matteo Salvetti di Feneal del Trentino. “Dall’analisi dei dati di Cassa edile emerge che con il superbonus sono cresciute le imprese attive e gli addetti del settore.
Nell’anno ape 2021/2022 ( l’anno ape va da ottobre a settembre dell’anno successivo) si contano 13.177 addetti e 2099 imprese attive. Nell’anno della nascita del superbonus, 2019/2020, i lavoratori erano 10.732, Le imprese attive 1814. Dunque un incremento di 2445 lavoratori e 285 aziende che si potrebbero perdere con la cancellazione degli sgravi fiscali. Parliamo di una possibile contrazione del 16% di lavoratori che producono, una massa salari di 20 milioni di euro sui quali si perderebbe anche la relativa imposta”.

Alla luce di questa situazione, a livello nazionale e locale, i sindacati hanno messo nero su bianco una serie di proposte che saranno anche al centro del percorso di mobilitazione che vedrà il 1° aprile in cinque città, Torino, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari, gli edili scendere in piazza. Una delegazione del Trentino parteciperà alla manifestazione di Torino.

Fillea e Feneal chiedono politiche industriali, stabili e durature per il settore delle costruzioni, per difendere l’occupazione esistente e crearne di nuova, per riqualificare e rigenerare il costruito, per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica, sicurezza antisismica, sostenibilità ambientale decisi dall’Onu e dall’Europa.

Le due sigle sindacali sollecitano la modifica del decreto 11/2023 sui bonus edili, che rischia di distruggere 100 mila posti di lavoro e soprattutto di escludere milioni di cittadini a basso reddito dalla possibilità di avere una casa più vivibile e sicura, più efficiente in termini energetici, più salubre e con bollette meno care. La cessione del credito e lo sconto in fattura devono essere garantiti per i redditi medio-bassi (Isee inferiore ai 30 mila euro), per i condomini e per chi vive nelle periferie, le case popolari.

I sindacati chiedono anche vincoli stringenti sull’obbligo di applicare e rispettare i contratti nazionali dell’edilizia in tutti gli appalti, a partire da quelli per i lavori pubblici, migliorando lil nuovo Codice degli Appalti contro ogni forma di dumping contrattuale, lavoro irregolare, infiltrazioni criminali. Fillea e Feneal ritengono indispensabile anche il ripristino del divieto dei subappalti a cascata e la valorizzazione delle imprese più strutturate, la loro qualificazione, la loro crescita dimensionale.

Trento, 27 marzo 2023

 

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31 Mar
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Trentino, Corriere del Trentino, Il T – 30 marzo 2023 (altro…)

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31 Mar
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Appalti, l’addio alle gare. IL NUOVO CODICE. Perché NO. Stefano Picchetti, sindacalista della Uil del Trentino «In un Paese come l’Italia è istigare alla corruzione»

Trentino – 30 marzo 2023 (altro…)

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Conbipel, allarme sui negozi

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Trentino – 29 marzo 2023 (altro…)

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Di Fiore (Uil): «Riforma inutile, fare formazione senza gradi» Pendenza (Presidi) favorevole

Corriere del Trentino, Il T – 28 marzo 2023 (altro…)

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