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21.03.23 COMUNICATO STAMPA CGIL FP – CISL FP – UIL FPL EE.LL – INCONTRO APRAN ORDINAMENTO PROFESSIONALE AUTONOMIE LOCALI
COMUNICATO STAMPA
TRENTO. Una nuova organizzazione che tenga conto dell’esperienza e della professionalità contenute nella piattaforma presentata dalle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, più risorse destinate al settore per dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori, valorizzazione delle competenze e del know-how maturato in anni a servizio al territorio e il riconoscimento di quanto delineato nei protocolli con la Provincia. Queste le richieste dei sindacati a piazza Dante.
Le parti sociali hanno incontrato i tecnici in Apran per avviare il confronto sul nuovo ordinamento professionale, “ormai anacronistico e da aggiornare per fare fronte alle necessità e ai bisogni emersi negli ultimi anni – dicono Luigi Diaspro (Fp Cgil), Giuseppe Pallanch (Cisl Fp) e Marcella Tomasi (Uil Fpl EE.LL.)- una dinamica solo accelerata dall’epidemia Covid ma già presente e per la quale la richiesta è di una maggiore attenzione per un sistema efficiente e moderno”.
La proposta di Ordinamentotiene conto della necessità effettiva di passare da una organizzazione finalizzata a soddisfare sé stessa e il modello gerarchico a un’organizzazione con l’obiettivo di raggiungere i più alti livelli di efficacia e funzionalità nell’erogazione dei servizi.
Ripreso un ragionamento serio rispetto al ricambio generazionale, sopratutto per tipologia lavorativa ad oggi più in difficoltà, inserite in PAT, Comuni ed Apsp.
“Abbiamo incontrato l’assessore Achille Spinelli e sono tante le sfide da affrontare – spiegano Diaspro, Pallanch e Tomasi – si comincia dai tabellari che devono essere adeguati e un ordinamento che deve essere allargato per poter implementare le piante organiche”.
Le parti a oggi restano distanti. “Dai finanziamenti agli aspetti contrattuali, abbiamo evidenziato il percorso che crediamo necessario per valorizzare il personale e rendere nuovamente attrattivo questo comparto. La base di partenza è la piattaforma unitaria da noi presentata in questi mesi che contengono le risposte che si aspettano le lavoratrici e i lavoratori. E’ stato un primo incontro e ci aspettiamo altri confronti a breve”, concludono Pallanch, Diaspro e Tomasi.
I Segretari Generali
CGIL FP CISL FP UIL FPL
L. Diaspro G. Pallanch M. Tomasi
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DISCUSSIONE DEL DISEGNO DI LEGGE “ZEROSEI” IN TRENTINO EDUCATRICI DI NIDO? PROFESSIONISTE LAUREATE, D’INTERESSE PRIMARIO NEI PRIMI ANNI DI VITA DELL’INFANZIA
Le OO.SS. confederali di Cgil FP, Cisl Fp e UIL FPL EE.LL.., da sempre attente ai solleciti di lavoratrici e lavoratori del sistema educativo, in merito alla proposta del disegno di legge “zerosei” in Trentino, che porterebbe all’accorpamento del sistema nidi con le scuole infanzia, richiamano l’attenzione sulla necessità di salvaguardia dell’interesse dei bambini e delle professionalità coinvolte di nidi e scuole d’infanzia, nella consolidata certezza del valore di percorso educativo collegato ai vari aspetti dell’età evolutiva.
A tal proposito è importante ricordare che all’interno dei nidi d’infanzia 0/3, operano professioniste/i in possesso di laurea in scienze dell’educazione, mentre nelle scuole infanzia 3/6 altre/i con laurea in scienze della formazione primaria; ambedue le figure hanno competenze per formazione universitaria analoga in vari ambiti: antropologico, filosofico, pedagogico, psicologico e sociologico, ma esiste una naturale differenziazione data dalla prospettiva lavorativa scelta dal professionista, per specializzarsi in uno o nell’altro ambito.
Ciò malgrado c’è chi pensa che le educatrici, per attività svolte nei nidi, siano assimilabili alle animatrici o a baby sitter, disconoscendo il loro alto valore professionale, garantito da queste figure verso i bambini a loro affidati dai genitori, sicuramente non inferiore rispetto ad altre.
L’educatrice opera quotidianamente per far conoscere alla comunità l’importanza educativa del nido, programmando in ogni servizio un progetto pedagogico ed uno educativo, alla base dello sviluppo dei singoli bambini, supportata da studi scientifici che riconoscono d’importanza fondamentale l’approccio educativo nei primi due anni di vita di ogni individuo.
Per queste ragioni vanno contrastate prese di posizione sul tema “zerosei” che indicano pretese differenze qualitative delle diverse professionalità in campo, anziché soffermarsi sulle reali esigenze ed i bisogni dei bambini affiancati da professionisti preparati.
Qualsiasi discussione costruttiva sullo “zerosei” dovrebbe pertanto partire da un confronto in merito alle esigenze pedagogiche ed educative dei bambini e al riconoscimento e valorizzazione professionale e retributiva del personale interessato, non facendosi trascinare da inutili discussioni prive di senso, strumentalizzate dalla politica, con il solo risultato di creare nella società il falso pensiero di lavoratori di serie A e B.
Per le Segreterie Provinciali
CGIL FP – Mirko Vicari CISL FP – Maurizio Speziali UIL FPL EE.LL. – Andrea Bassetti

Portalettere. La Provincia acceleri sull’accordo con Poste. Sindacati: il mancato rinnovo dell’intesa crea problemi a lavoratori e utenti
E’ trascorso oltre un anno dalla scadenza dell’accordo tra Provincia e Poste Italiane per la consegna entro le ore 13 dei quotidiani nelle case degli abbonati. Un’intesa che permetteva una migliore organizzazione del lavoro per tutta la consegna della corrispondenza, visto che i portalettere potevano svolgere i loro compiti dalle 8 alle 14. Senza l’accordo sull’editoria gli orari normali si sono spostati decisamente in avanti, creando non pochi disagi alle lavoratrici e ai lavoratori e ai cittadini. Per questa ragione SLP CISL, SLC CGIL, UIL Poste chiedono alla Giunta provinciale di accelerare il confronto con Poste Italiane per arrivare alla definizione di nuove condizioni per un accordo. “Restiamo decisamente perplessi, per il continuo spostare in avanti l’orario di uscita dei portalettere, in un settore in cui tutti i vettori tendono ad iniziare la distribuzione del prodotto sempre in anticipo, Poste Italiane sposta gli orari in avanti e questo risulta incomprensibile”. Il recente incontro tra Poste e Provincia di Trento, però, non ha sortito alcun effetto sulla possibilità di rinnovare l’intesa, per cui al momento gli orari previsti sono quelli dei basket previsti dagli accordi tra azienda ed tutte le organizzazioni sindacali, cioè anche FAILP CISAL, CONFSAL Comunicazioni e UGL Comunicazioni .
L’accordo in questione è stato sottoscritto il 2 agosto dell’anno scorso e per il territorio di Trento, prevede l’accentramento delle attività di lavorazione e smistamento del prodotto dei corrispondenti Centri di Distribuzione Accentrati presso due nodi accentranti Centri Logistici: CL Trento Recapito Dogana e CL Rovereto Recapito.
La nota assolutamente positiva è che i centri in questione hanno avuto una crescita in termini numerici del personale impiegato, soprattutto Trento CL, che vedrà necessariamente crescere il personale applicato, quindi un considerevole aumento di occupazione soprattutto per quanto riguarda le lavorazioni interne. Resta irrisolta la questione dell’organizzazione del lavoro dei portalettere. Per questa ragione SLC Cgil, SLP Cisl e Uil Poste sollecitano la Giunta provinciale ad assumere una posizione definitiva al tavolo con Poste Italiane. Le organizzazioni auspicano, comunque, si trovino le condizioni per rinnovare la convenzione del 2018.
Trento, 20 marzo 2023

MANCANZA D’INFERMIERI NELLE RSA TRENTINE? INUTILE ALLARMARSI AD OGNI CONCORSO, SI ATTIVI IMMEDIATAMENTE IL TAVOLO TECNICO FRA PUBBLICO E PRIVATO CHE LA UIL FPL EE.LL. DA ANNI RICHIEDE!
La situazione che ad oggi le RSA pubbliche e private stanno vivendo è il naturale risultato della mancanza di visione politica complessiva e conseguente scarsa valorizzazione contrattuale delle figure sanitarie che scelgono di operare all’interno di fondamentali luoghi di cura per la società.
Inutile investire sui poli universitari, formando professionisti con capacità di primo livello, se poi una volta arrivati in reparto gli stessi si accorgono che lavorare sul territorio nazionale non conviene per retribuzioni scarse al pari di responsabilità penali non indifferenti, oltre a mancanza di moderna capacità organizzativa delle strutture.
I giovani laureati, non sono più soggetti che ricercano la sede di lavoro vicina a casa, ma sono pronti a spostarsi in giro per il mondo dove venga riconosciuto il loro valore, compensando le fatiche con giuste remunerazioni, molte volte garantendo anche sostegno per trovare casa ed inserirsi nella società come corsi di lingua e trasferimenti verso le cliniche che li hanno assunti, cosa che accade in paesi che stanno investendo sui professionisti sanitari, luoghi ad oggi raggiungibili in poche ore d’aereo, non così ormai lontani dagli interessi degli infermieri Italiani.
Necessario, mettere fine al panico temporale e strumentale, ogni volta che appare all’orizzonte la possibilità di travaso di risorse, ma attivare finalmente un tavolo tecnico, richiesto ormai da anni dalla UIL FPL EE.LL. alla politica Trentina, che porti i soggetti di pubblico e privato sanitario a discutere come si voglia effettivamente ridisegnare il futuro del sistema formativo ed assunzionale sul nostro territorio.
La nostra epoca non è più quella del vivere il problema alla giornata, sperando che chi verrà dopo di noi lo risolva. L’Italia è una bolla di storia che crea ricchezza ma senza valorizzarla; il Trentino ancora di più, se consideriamo che le nostre professionalità vengono ricercate da ogni settore produttivo mondiale.
La UIL FPL EE.LL. non accetta di restare ferma in attesa degli eventi e richiama la politica nella persona dell’Assessora alla Salute ed UPIPA e SPES come parti datoriali, alla necessità urgente di attivare un piano strutturale d’emergenza per affrontare i problemi da troppo tempo tralasciati, per garantire risorse professionali nei prossimi anni per le RSA pubbliche e private, a certezza dell’assistenza mirata verso chi, inserito in questi luoghi, non subisca inerme le mancate scelte di chi si riempie la bocca in campagna elettorale, per poi dileguarsi nel momento in cui le OO.SS. richiedono la possibilità di affrontare i problemi reali dei lavoratori.
Oggi siamo già in ritardo e lamentarsi una volta che “i buoi sono scappati dalla stalla”, non servirà a cancellare le responsabilità politiche, che in autunno ricorderanno lavoratori e cittadini Trentini
La Segreteria Provinciale
UIL FPL Enti Locali del Trentino