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10 Feb
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Personale dei musei, «Omega» replica a Bisesti: niente studenti

Trentino – 09 febbraio 2023 (altro…)

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10 Feb
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Prezzi e caro vita anziani più poveri: tagliano i consumi

Trentino – 09 febbraio 2023 (altro…)

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10 Feb
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Mille alloggi Itea sono sfitti. I sindacati: più risorse

Il T – 08 febbraio 2023 (altro…)

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10 Feb
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Musei «Le soluzioni sono positive Ora capiamo se sono fattibili»

Il T – 08 febbraio 2023 (altro…)

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«Dirigente scolastico trasferito, rotazione immotivata»

Corriere del Trentino – 08 febbraio 2023 (altro…)

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«Non mancano disoccupati ma soldi per il Progettone»

Trentino – 08 febbraio 2023 (altro…)

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10 Feb
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Progettone e carenza di personale nei musei. La ragione è solo il taglio delle risorse

Progettone e carenza di personale nei musei. La ragione è solo il taglio delle risorse

Sindacati: non è un problema di carenza di addetti né di norme legate ai contratti stagionali. E sull’ipotesi giovani mettono le mani avanti: no a stage o tirocini gratis

Il problema dei musei roveretani che si sono trovati senza personale del Progettone per garantire una regolare apertura non è né un problema di norme legato alla stagionalità dei contratti né di carenza di persone nelle liste del Progettone stagionale. E’ solo un problema di risorse”. Ad affermalo senza giri di parole sono Cgil Cisl Uil insieme alle categorie Flai, Fai e Uila. “Siamo di fronte ad affermazioni grottesche e a malafede”, dicono netti i Maurizio Zabbeni, Lorenzo Pomini e Walter Largher con Elisa Cattani e Moreno Marighetti (Flai), Katia Negri (Fai) e Fulvio Giaimo (UIla).

Non c’è nessun problema di carenza di persone nelle liste del Progettone stagionale. “Si tratta di liste che non vanno mai esaurite totalmente, di cui fanno parte per lo più persone con gravi svantaggi e/o segnalate dai servizi sociali, pertanto disponibili ed idonee a ricoprire ruoli di semplice guardiania”, chiariscono i sindacalisti.

E non è nemmeno un problema tecnico legato ad impossibilità di avviare nuovi contratti a termine. “Il comparto dei lavori socialmente utili della nostra provincia, Progettone e Intervento 33D (ex Intervento 19) godono di una contrattazione di prossimità, siglata da Cgil, Cisl e Uil, che consente di bypassare le norme vigenti, proprio per la specificità del sistema. Basta solo programmare assunzioni e cessazioni prevedendo scadenze contrattuali diverse a seconda delle necessità”, aggiungono puntando il dito contro il vero problema, la mancanza di risorse. Durante il recente rinnovo del contratto di settore, infatti, le categorie sindacali sono state poste di fronte all’evidenza che a fronte di aumenti contrattuali ci sarebbero stati meno contratti stagionali attivati o di durata inferiore. “Pertanto, contratti più lunghi o nuovi soggetti da contrattualizzare c’erano e ci sono. Si investa”, chiedono con forza i sindacalisti che ricordano che hanno sollecitato un incontro con l’assessore Spinelli, ma fino ad oggi la loro richiesta è rimasta inascoltata.

Cgil Cisl Uil bocciano anche l’ipotesi annunciata dall’assessore Bisesti sul coinvolgimento degli studenti al posto dei lavoratori del Progettone. ”Non vorremmo che si pensasse di poter avere giovani che lavorino a tutti gli effetti, perché sostituirebbero lavoro vero, con stage e tirocini gratuiti! Ancora una volta, il sistema trentino, nel mondo della cultura che dovrebbe rappresentare un fiore all’occhiello dell’offerta turistica destagionalizzata del nostro territorio, organizza e struttura un ingresso nel mercato del lavoro per i giovani privo di ogni prospettiva”. Secondo Zabbeni, Pomini e Largher si va contro ogni evidenza emersa dagli Stati Generali del Lavoro, e più recentemente da ogni analisi del mercato del lavoro promossa da Istat, Banca d’Italia, Ministero del Lavoro ed Anpal: “Serve migliorare le condizioni di lavoro dei giovani con retribuzioni più alte e qualità del lavoro in linea con le competenze acquisite nel percorso di studio, scongiurando ciò che sta accadendo in Trentino, ovvero che laureati lascino il nostro territorio per trovare maggiore soddisfazione lavorativa fuori”. “Pertanto”, concludono i tre sindacalisti, “si lascino i lavori a basso contenuto di conoscenza ai lavoratori socialmente utili, garantendo le risorse necessarie, mentre si strutturi una seria sinergia tra offerta culturale, scuola ed università per offrire agli studenti un percorso di apprendistato a tutti i livelli per il loro inserimento ai livelli più alti, nelle mansioni di accompagnamento e di supporto didattico, con retribuzioni e prospettive di carriera degne”.

Trento, 7 febbraio 2023

 

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10 Feb
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Turismo: siglato lo storico accordo per il contratto provinciale

Turismo: siglato lo storico accordo per il contratto provinciale

COMUNICATO STAMPA – 8 FEBBRAIO 2023

L’intesa migliora le condizioni economiche, riconosce l’assistenza sanitaria integrativa e rafforza la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori

RIVA DEL GARDA. È stato firmato nei giorni scorsi il contratto provinciale del turismo, presentato questa mattina ad Hospitality. Si tratta di un accordo di secondo livello, dunque integrativo, che è stato raggiunto al termine di un confronto quasi ventennale. Il contratto è stato sottoscritto da Confcommercio Imprese per l’Italia Trentino, Associazione Ristoratori del Trentino, Associazione dei Pubblici Esercizi del Trentino, Faita Trentino, Fiavet Trentino, Asat – Associazione Albergatori e Imprese Turistiche della provincia di Trento, Confesercenti del Trentino, Fiepet – Confesercenti del Trentino, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTucs del Trentino – Alto Adige Sudtirol.
L’intesa riguarda 35 mila addetti, tra stagionali e fissi, che operano nelle strutture ricettive e nei pubblici esercizi della nostra provincia. Per tutti loro a partire da gennaio è scattato un aumento in busta paga di 50 euro lordi mensili non assorbibili. Potranno, inoltre, godere della copertura sanitaria integrativa. Viene anche triplicata la percentuale di versamento per la previdenza complementare, rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale. L’accordo investe anche sulla formazione delle lavoratrici e dei lavoratori, prevedendo un pacchetto di venti ore annuali. Una scelta, come è stato condiviso da tutte le parti, che dimostra il fine che sta alla base del nuovo contratto: creare le condizioni perché il turismo trentino punti sempre con maggiore determinazione alla qualità dell’offerta e dell’occupazione.
Il contratto di secondo livello, migliorando le condizioni di lavoro, contribuirà anche a rendere maggiormente attraente il settore e a costruire risposte di fronte alla carenza e alla difficoltà di reperire manodopera.
Per i sindacati si tratta di un buon accordo. «Il percorso per arrivare a questa firma è stato tutt’altro che semplice – ammettono i segretari provinciali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher -. La determinazione con cui è stato perseguito l’obiettivo, nonostante le molte battute d’arresto, oggi viene premiata. Si tratta di un risultato importante che per noi resta comunque un punto di partenza. Da qui intendiamo costruire insieme alle controparti datoriali relazioni e accordi che puntino a migliorare e rendere più competitivo il nostro turismo. Obiettivo che dal nostro punto di vista si raggiunge solo investendo anche sulla qualità dell’occupazione e sulla valorizzazione delle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori».
«Si tratta di un passo importante, a conferma delle buone relazioni sindacali del nostro territorio, – spiega il vicepresidente di Confcommercio Trentino Marco Fontanari – anche per i datori di lavoro che vogliono dare un segnale al turismo come volano di sviluppo per il Trentino: si tratta di un accordo, il primo a livello territoriale per il turismo in provincia, qualificante sia per i contenuti economici che per gli obiettivi di rafforzare il contratto in un’ottica di maggiore attrattività delle professione turistica. Il problema della reperibilità della manodopera, infatti, è molto sentito dagli operatori; con questo accordo vogliamo dare prospettive solide al settore ed al benessere ed alla soddisfazione dei collaboratori».
«Per garantire il futuro al turismo del Trentino – è il commento di Alberto Bertolini, vicepresidente Associazione albergatori del Trentino – dovremo essere attrattivi per i nostri ospiti, ma oggi più che mai, anche per i nostri collaboratori. Il successo di un’impresa turistica, infatti, si fonda sulla professionalità e la passione delle persone che vi lavorano. Il contratto integrativo territoriale, che ha visto impegnate e concordi tutte le parti sociali, è un segno importante in questa direzione».
Cosi Massimiliano Peterlana, presidente Fiepet: «Siamo consapevoli del difficile momento che il mercato del lavoro nel comparto del turismo sta attraversando e soprattutto siamo consapevoli della necessità di dare risposte condivise nell’ottica di trovare soluzioni e condizioni più attrattive per valorizzare al meglio professionalità, vita lavorativa e competitività aziendale. E’ un accordo importante e necessario per dare nuovo slancio a questo nuovo e diverso mondo del lavoro. La firma del contratto integrativo provinciale nel settore turistico è la sintesi di una lunga trattativa e vuole essere un punto di incontro e partenza per aziende e lavoratori. La volontà è trovare soluzioni condivise, per innescare un nuovo sistema di riconoscimento del lavoro. Negli ultimi due anni è cambiato il mondo e il mercato del lavoro chiede sì attenzioni economiche ma anche e probabilmente soprattutto, attenzione a qualità della vita e welfare».

Scarica il pdf: 20230208_contratto turismo

Foto di Jacopo Salvi:
https://photos.app.goo.gl/qYQXBs3t3c39z3At5

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08 Feb
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Itea, ci sono mille alloggi sfitti. Gerosa: sfida Pnrr. Alotti attacca

Corriere del Trentino – 07 febbraio 2023 (altro…)

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06 Feb
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La UIL attacca sui nidi: «Negli ultimi anni in Provincia politiche ciniche»

l’Adige – 06 febbraio 2023 (altro…)

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