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06 Ott
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«Caro energia e gas, senza aiuti molte aziende delocalizzeranno»

Corriere del Trentino – 06 ottobre 2022 (altro…)

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06 Ott
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Fondo di solidarietà, estensione da 24 a 36 mesi

Corriere del Trentino – 06 ottobre 2022 (altro…)

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06 Ott
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Aumentano gli infortuni quasi 100 in più al mese

l’Adige – 06 ottobre 2022 (altro…)

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06 Ott
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Manovra anticrisi della Provincia la parola a imprese e sindacati.In commissione è gelo con Cgil Cisl e Uil, soddisfatti gli imprenditori

l’Adige – 06 ottobre 2022 (altro…)

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06 Ott
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Fondo di solidarietà trentino. Si ampliano le tutele per le lavoratrici e i lavoratori. Siglato oggi pomeriggio il nuovo accordo che estende i periodi di sospensione coperti da ammortizzatori sociali e include tra i beneficiari anche apprendisti e lavoratori a domicilio. Soddisfazione di Cgil Cisl Uil: modifiche che rendono lo strumento trentino migliore.

Fondo di solidarietà trentino. Si ampliano le tutele per le lavoratrici e i lavoratori.
Siglato oggi pomeriggio il nuovo accordo che estende i periodi di sospensione coperti da ammortizzatori sociali e include tra i beneficiari anche apprendisti e lavoratori a domicilio.
Soddisfazione di Cgil Cisl Uil: modifiche che rendono lo strumento trentino migliore.

E’ stato siglato oggi pomeriggio tra Provincia, sindacati e imprese aderenti il nuovo accordo sul Fondo di solidarietà del Trentino.
L’intesa, resa necessaria dalla riforma degli ammortizzatori sociali, estende le tutele per le lavoratrici e i lavoratori sia sui periodi di copertura sia per quanto riguarda i beneficiari delle misure. Ad oggi sono poco meno di 10mila le realtà che aderiscono al Fondo per un totale
di circa 100mila lavoratori interessati.

Nel dettaglio aumentano fino a 36 mesi i periodi di sospensione per cui le aziende possono richiedere l’integrazione al reddito per i loro dipendenti. Il Fondo garantirà gli stessi ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro a tutti i lavoratori dei settori interessati, sia per le causali ordinarie che straordinarie. La garanzia riguarda sia gli importi sia le durate massime delle varie causali.
Si amplia anche la platea dei beneficiari degli ammortizzatori includendo anche apprendisti e lavoratori a domicilio e si elimina il vincolo dei 12 mesi precedenti entro i quali avere l’anzianità minima di servizio pari a 30 giorni.
Inoltre sono state rese strutturali tutte le misure diverse dall’integrazione al reddito per sospensione dell’attività, cioè l’integrazione al reddito nel caso di perdita del posto del lavoro, il sostegno alla formazione continua in azienda e il sostegno nel caso di incentivi all’esodo collegati a processi di prepensionamento. Si aggiunge la prestazione collegata alla staffetta generazionale.

Maggiori prestazioni richiedono anche una maggiore contribuzione da parte delle imprese e un maggiore impegno dalla Provincia. L’accordo prevede che le aliquote contributive crescano dallo 0,45 generalizzato di prima fino allo 0,90 sulla base della dimensione aziendale e della durata degli ammortizzatori attivabili. Nell’accordo sono previste una serie di clausole di salvaguardia finalizzate alla sostenibilità economica del fondo ed al fatto che siano garantiti gli assegni di
integrazione salariale.
Piazza Dante potrà ora destinare risorse specifiche per finanziare gli interventi del Fondo che diventa uno dei pilastri delle politiche del lavoro provinciali.
Infine da oggi la contribuzione al Fondo diventa obbligatoria anche ai fini del rilascio del DURC.

Cgil Cisl Uil esprimono soddisfazione per l’intesa siglata oggi.
“L’accordo – hanno commentato Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti al termine dell’incontro – conferma la centralità del Fondo la cui importanza è stata resa evidente nei mesi della pandemia in cui moltissimi dipendenti sono rimasti a casa. Con la firma di oggi rendiamo
lo strumento trentino ancora più efficace per tutelare le lavoratrici e i lavoratori che non potrebbero accedere agli ammortizzatori sociali.
Oggi la scommessa è valorizzare ulteriormente il valore del Fondo sviluppando le funzioni legate non solo all’integrazione al reddito, ma anche alla formazione”.
Adesso il testo sarà trasmesso al Ministero del Lavoro per la conclusione dell’iter e la definitiva approvazione.

Trento, 5 ottobre 2022

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06 Ott
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L’Apss valuta la fuga di infermiere come un fatto fisiologico. UIL FPL Sanità: «per noi le percentuali evidenziano il raddoppio delle dimissioni annue»

L’Apss valuta la fuga di infermiere come un fatto fisiologico. UIL FPL Sanità: «per noi le percentuali evidenziano il raddoppio delle dimissioni annue»

 

Trento 05.10.2022

COMUNICATO STAMPA

In questi giorni abbiamo appreso tramite stampa locale che l’Apss valuta la fuga di infermiere come un fatto fisiologico. La stessa dichiara che passare dallo 0,8% al 1,5 % non incide, mentre per Noi   la percentuale evidenzia il raddoppio delle dimissioni annue. Facciamo presente che per un numero elevato come quello degli infermieri circa 2700 in forza diventa un numero consistente.

Ci preme sottolineare che la fuga verso altre realtà non sono solo gli infermieri, ma la situazione è più grave di quello che si pensa.  Altre figure Sanitarie come ad esempio Tecnici Sanitari di Laboratorio, di Radiologia, Ostetriche, Medici, personale di supporto come gli OSS, hanno lasciato l’Apss per esercitare la propria professione in altri contesti, come quello delle strutture private convenzionate o in altri territori.

L’apss in questo momento non è in grado di dare riposte a questi Professionisti della sanità Trentina a patire dal part time ormai saturo. Più volte attenzionato dalla UIL FPL Sanità tramite missive ai vertici dell’Apss per incontrarci e trovare qualche soluzione in merito, affinché i lavoratori possano conciliare la propria vita lavorativa con quella famigliare; ma nulla di fatto mai convocati!!

Un altro tema e quello degli asili nido aziendali. Rammentiamo che nel nostro territorio sono presenti 7 ospedali e l’unico asilo nido aziendale è presente a Trento. Come UIL FPL sanità abbiamo suggerito più volte di estenderlo anche nei vari ospedali periferici e così facendo potremmo incentivare i professionisti che operano in questi nosocomi.  A nostro avviso basterebbe fare delle convenzioni con gli asili nido già esistenti nel nostro territorio, anche per questo tema nulla di fatto!!

Per gli operatori che non sono residenti nel nostro territorio trovare un alloggio e diventato un problema, soprattutto nelle realtà turistiche dove i prezzi sono elevati, quindi la scelta di accettare un lavoro presso l’Apss diventa poco attrattivo.

Infine rimarchiamo che le tempistiche per un’assunzione ha tempi biblici, tra una cessazione e un’assunzione passano mesi e chi resta nelle varie Unità Operative e/o Servizi deve compensare rinunciando ai propri riposi o ferie.

Ricordiamo che queste problematiche ricadono sui Cittadini che dovrebbero usufruire di un servizio sanitario pubblico eccellente.

Giuseppe Varagone

Segretario della UIL FPL Sanità del Trentino

 

Scarica il pdf: 05.10.2022 Comunicato stampa –

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05 Ott
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Economia si avvicina lo spettro stagflazione. La Giunta agisca valorizzando l’Autonomia. Cgil Cisl Uil: mentre il presidente Kompatscher convoca sindacati e imprese per affrontare le emergenze, la Giunta Fugatti ignora le richieste del mondo del lavoro. Anche in Trentino a rischio crescita economica e posti di lavoro

Economia si avvicina lo spettro stagflazione. La Giunta agisca valorizzando l’Autonomia. Cgil Cisl Uil: mentre il presidente Kompatscher convoca sindacati e imprese per affrontare le emergenze, la Giunta Fugatti ignora le richieste del mondo del lavoro. Anche in Trentino a rischio crescita economica e posti di lavoro

Nei prossimi mesi l’economia trentina e italiana potrebbero andare incontro allo scenario peggiore, quello della stagflazione determinato dalla recessione economica e dall’alta inflazione. Le conseguenze per lavoratori e imprese sarebbero pesantissime. A lanciare l’allarme sono i segretari provinciali di Cgil Cisl Uil che almeno questa volta non vorrebbero passare per inascoltate Cassandre. “L’emergenza energetica tra prezzi fuori scala e rischio razionamento in inverno e il rallentamento della nostra economia sono un dato di fatto. Non lo diciamo noi ma l’ultimo aggiornamento del Def nel quale il Governo nazionale prevede un netto deterioramento delle performance economiche negli ultimi trimestri dell’anno in Italia e una crescita risicatissima, poco sopra lo “0” per il 2023. In questo quadro recessivo con un’inflazione a due cifre, il rischio di trovarci anche in Trentino nella morsa di una tenaglia tra carovita alle stelle e retribuzioni falcidiate da disoccupazione e cassa integrazione è più che concreto. Nei prossimi mesi anche in Trentino sono a rischio la crescita economica e molti posti di lavoro. Così si mette in pericolo la tenuta sociale della nostra provincia. Bisogna agire subito e in maniera coesa”.
In questo quadro critico la giunta Fugatti, però, si ostina a non aprire un confronto con le parti sociali. “E’ come se l’emergenza non fosse tale o comunque possa essere gestita in totale solitudine dall’esecutivo”, dicono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti che non possono fare a meno di notare la differenza di metodo adottato anche questa volta a nord di Salorno. “Mentre le nostre richieste di incontro cadono nel vuoto oggi il presidente altoatesino Kompatscher incontra oggi sindacati e imprenditori per discutere insieme come fronteggiare le emergenze in atto. “Siamo preoccupati dal silenzio della politica provinciale – proseguono i tre sindacalisti -, ma anche dalle fibrillazioni interne alla coalizione di governo. Ora serve davvero senso di responsabilità da parte delle forze politiche e tutto serve tranne continue divisioni interne al governo provinciale. Auspichiamo quindi che cessi questa fase di scontri tra fazioni e si arrivi ad un clima di collaborazione anche con le minoranze visto le sfide che abbiamo davanti”.
Per Cgil Cisl Uil è ormai tempo di mettere in campo tutti gli spazi di azione che l’Autonomia consente per fronteggiare il nodo energetico e la tutela dei redditi di famiglie, lavoratori e pensionati. “Se la giunta continuerà a rimanere sorda ai nostri appelli, ignorando le richieste di coinvolgimento degli attori economici e sociali e in assenza di una presa d’atto concreta dell’emergenza siamo pronti a percorrere ogni strada, anche la mobilitazione, per tutelare famiglie e pensionati”, concludono i tre segretari generali.

Trento, 4 ottobre 2022

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05 Ott
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«Spettro stagflazione, serve intervenire subito»

l’Adige – 05 ottobre 2022 (altro…)

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05 Ott
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Servono nidi aziendali e alloggi. Varagone (Uil Sanità): «Anche altre figure vanno via»

l’Adige – 05 ottobre 2022 (altro…)

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05 Ott
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Crollo degli ordini, la Cartiera si ferma

l’Adige – 04 ottobre 2022 (altro…)

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