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20 Lug
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Caf Uil trentino – Dichiarazioni 730 in Trentino: rimborsi medi di 1300 euro per piu’ 60% contribuenti dipendenti e pensionati.

Caf Uil trentino – Dichiarazioni 730 in Trentino: rimborsi medi di 1300 euro per piu’ 60% contribuenti dipendenti e pensionati.

Prosegue la campagna fiscale 730 anche in Trentino e il termine di presentazione scade il prossimo 30 settembre. E cominciano a delinearsi i rimborsi di cui beneficeranno  con il mese di luglio ed agosto lavoratori dipendenti e pensionati. Una boccata d’ossigeno che se negli anni passati veniva utilizzata per le ferie o qualche spesa straordinaria, quest’anno rischia di compensare, solo in parte, il conguaglio del costo del riscaldamento dell’inverno passato o di essere accantonata quale  piccola riserva per affrontare i costi energetici del prossimo inverno.
A tutto 9  luglio presso il Caf Uil Trentino sono già state lavorate più delle 11.000  pratiche 730  prodotte in tutto  il  2021 e quasi  il  60% di esse risulta a credito per 6.357  dichiaranti, per un totale di più di 8 milioni di euro ed un rimborso medio di più di 1350 €  che tornano  ai contribuenti e quindi al territorio. In un  momento appunto particolarmente delicato per l’aumento dei costi energetici, dei carburanti e quindi in generale del costo della vita, dal carrello della spesa alle bollette.

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20 Lug
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Economia sociale sì, anche per chi ci lavora!

Economia sociale sì, anche per chi ci lavora!

Associazioni e realtà cooperative hanno reso più socialmente responsabile il sistema economico trentino. Assistiamo però sempre più spesso anche nel settore cooperativo ad iniziative che poco hanno a che vedere con il suo spirito originario e siamo preoccupati del fatto che a pagarne le conseguenze siano le lavoratrici ed i lavoratori e con essi la qualità di molti servizi gestiti con professionalità e dedizione da migliaia di addetti ogni giorno.

Il presidente Fugatti smetta di ignorare le nostre richieste! Se la persona è al centro dell’economia sociale allora serve:

  • –  aumentare i trasferimenti provinciali sul fondo socio-assistenziale delle Comunità di

    Valle per potenziare i servizi di assistenza a minori, adulti, disabili e anziani e migliorare le condizioni di lavoro di quasi 10mila addetti;

  • –  ripristinare gli investimenti nell’accoglienza di profughi e richiedenti asilo, eliminando i

    vincoli ingiustificati sulla residenza, anche per valorizzare le capacità dimostrate negli anni nel campo dell’inclusione da decine di enti e associazioni locali

  • –  eliminare progressivamente il differenziale salariale rispetto al sistema pubblico

    sostenendo la contrattazione di secondo livello anche territoriale (bloccata da oltre 10 anni) e riconoscendo i trattamenti di miglior favore negoziati a tutti i livelli

  • –  riconoscere agli enti gestori i corretti inquadramenti del personale in particolare nelle attività educative e in quelle socio-assistenziali
  • –  superare lo strumento dell’appalto nell’affidamento dei servizi educativi e assistenziali a favore della co-progettazione
  • –  definire un sistema compiuto di certificazione delle competenze per rafforzare la qualità di servizi e facilitare così la possibilità di acquisire i titoli a tutti gli addetti
  • –  istituire un fondo provinciale per la formazione continua e l’apprendimento

    permanente per sostenere la qualificazione degli addetti del settori socio-assistenziale ed educativo

  • –  aprire un confronto vero sul tema dell’assistenza territoriale in vista dell’implementazione anche in Trentino delle riforme previste dal Pnrr

    venerdì 15 luglio alle ore 11

    PRESIDIO
    sotto il palazzo della Provincia in piazza Dante a Trento

qui alcune immagini del presidio
https://photos.app.goo.gl/rWTXyiKXJAyLc275A

Scarica il pdf: 202207_volantino_economia_sociale_finale (1)

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20 Lug
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Assestamento. Più risorse per sostenere le famiglie, gli investimenti e la sostenibilità. Cgil Cisl Uil alla I Commissione: assurdo congelare 100 milioni di euro in un fondo di riserva. Questi soldi vanno spesi subito

Assestamento. Più risorse per sostenere le famiglie, gli investimenti e la sostenibilità. Cgil Cisl Uil alla I Commissione: assurdo congelare 100 milioni di euro in un fondo di riserva. Questi soldi vanno spesi subito

Far ripartire gli investimenti privati, sostenere le famiglie di fronte al carovita e accelerare la svolta ecologica e sostenibile dell’economia trentina. E’ in questa direzione che deve guardare la politica provinciale. Con l’assestamento di bilancio, ma anche in una logica di più ampia programmazione che includa il bilancio di previsione 2023. In questo contesto congelare 100 milioni di euro dell’avanzo di amministrazione in un fondo di riserva nelle disponibilità della Giunta provinciale appare assurdo e lontano dall’obiettivo di sostenere la crescita economica in un momento di forte incertezza come quello attuale. Lo hanno sostenuto stamattina i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Marcella Tomasi, incontrando la I Commissione provinciale per presentare le proprie osservazioni sulla manovra di assestamento di bilancio.
Nel corso dell’audizione le tre confederazioni hanno posto sul tavolo le loro priorità. A cominciare dall’affrontare l’emergenza climatica, resa drammaticamente evidente anche dalla recente tragedia della Marmolada. Cgil Cisl Uil sollecitano la Giunta a dare priorità a politiche per la sostenibilità e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Non solo in chiave ambientale, ma anche economica e produttiva. Da qui la richiesta di politiche strutturali che sostengano gli investimenti privati nella produzione di energia fotovoltaica, mettendo in campo risorse aggiuntive per esempio rispetto ai 14 milioni stanziati per favorire l’investimento delle imprese nella produzione di energia fotovoltaica.
La scommessa sulla rivoluzione ambientale è decisiva anche per migliorare le dinamiche del mercato del lavoro e per rafforzare nel medio periodo la qualità della domanda di lavoro delle imprese locali. Cgil, Cisl e Uil sollecitano allora una ripresa della concertazione per affrontare insieme i nodi dell’occupazione in una prospettiva di medio termine. E non nascondono critiche all’Esecutivo per aver fatto calare il silenzio sugli impegni assunti con gli Stati generali del lavoro per la qualità dell’occupazione. I sindacati denunciano il fatto che nel Defp non c’è traccia dell’ampliamento degli organici dei centri per l’impiego indispensabile all’implementazione delle politiche attive del lavoro, né per il potenziamento di servizio lavoro e Uopsal per contrastare infortuni e irregolarità. Inoltre Cgil Cisl Uil propongono, con un emendamento ad hoc, di vincolare i benefici alle imprese al rispetto dei contratti collettivi di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative.
Altra priorità è sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e dei pensionati. In tal senso se è positivo il pur tardivo rinnovo dei contratti delle autonomie locali e della sanità è necessario adesso favorire la ripresa della contrattazione nel privato per adeguare le retribuzioni erose dal carovita, anche sostenendo i contratti territoriali a partire dal turismo.
Cgil Cisl Uil sollecitano poi Piazza Dante a mettere in campo una vera e propria politica dei redditi già con questo assestamento di bilancio raddoppiando la quota (25milioni di euro) stanziata ad oggi sul bonus bollette per arrivare a coprire 70mila nuclei, compresi single e pensionati, ma anche con ulteriori interventi quali la conferma strutturale gli stanziamenti sui sostegni alle famiglie e alla natalità, l’indicizzazione dell’Icef, aumento la deduzione per il reddito da lavoro femminile.
Sul fronte del welfare provinciale, detto della contrarietà sindacale alla privatizzazione della sanità e della necessità di un maggiore coinvolgimento sulle politiche sanitarie, le tre confederazioni ritengono indispensabile agire su un duplice fronte: stanziare maggiori risorse per l’estensione dei servizi di assistenza nel perimetro della riforma della sanità territoriale prevista dal Pnrr e, al contempo, per garantire adeguati livelli di retribuzione alle decine di migliaia di persone che operano nel sociale con contratti provinciali scaduti da 10 anni. Infine il tema casa: il bisogno abitativo in Trentino è in crescita e Itea, paradossalmente, non riesce ad assegnare nemmeno gli alloggi ancora liberi. Va aumentato il numero di alloggi sociali e a canone moderato.
Il rafforzamento del welfare provinciale richiede indubbiamente la disponibilità di maggiori risorse. Cgil Cisl Uil per finanziare nuove iniziative propongono, in analogia a quanto fatto dalla Giunta Kompatscher in Alto Adige, di eliminare gli sgravi Irap non selettivi garantendo così un aumento del budget provinciale tale da permettere nuovi investimenti nell’assistenza, nella sanità e nelle politiche per la casa.

 

Scarica il pdf: 20220627_assestamento_bilancio_pat_2022

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20 Lug
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CARENZA INFERMIERI NELLE RSA: ANNOSA QUESTIONE. Personale al collasso: da anni denunciamo la questione.

CARENZA INFERMIERI NELLE RSA: ANNOSA QUESTIONE. Personale al collasso: da anni denunciamo la questione.

Che le direttive provinciali sulle nostre RSA avessero delle forti criticità è risaputo, che i parametri “base” che la Provincia Autonoma di Trento ha di recente adottato garantiscano SOLO la possibilità di tenere aperte le strutture ci sembra lampante.
Introvabile ormai il personale infermieristico nelle nostre RSA: chi scappa nelle strutture ospedaliere, che meglio riconoscono la professionalità infermieristica e gradano meglio le responsabilità, e chi sceglie di fare la libera professione, meglio retribuita e con una gestione autonoma delle tempistiche, siamo di fronte ad uno svuotamento degli organici.

A poco è servito, per le RSA private, fare accordi con stati esteri (soprattutto extra europei) per garantire il personale.
Da anni ormai la UIL FPL insiste perché si trovino le modalità operative adatte ad attrarre personale su queste strutture, fondamentali per i nostri anziani e per il territorio.

Strutture sociali che hanno risposto alle necessità delle persone, e nello specifico degli anziani, nel nostro Trentino e che negli anni si sono evolute per garantire una nuova “casa” che potesse accogliere le persone nel loro fine vita.
Purtroppo però l’evoluzione dell’utenza, e l’innalzamento delle richieste territoriali che a queste strutture sono state fatte, non è corrisposta la valorizzazione del personale che in queste realtà continua ad operare: blocco della contrattazione prima e mancanza di un confronto sulle necessità operative poi non hanno reso semplice, e soprattutto appetibile, questo settore.

Da non dimenticare poi la sicurezza di operatori e residenti, che con l’emergenza Covid è scoppiata. La cronica assenza di personale nei “luoghi di cura” la dice lunga sui messaggi sociali che il nostro Trentino non ha saputo ravvivare negli anni…
Necessario però adesso progettare soluzioni concrete, sia da un punto di vista della formazione di nuovi infermieri, sia dal punto di vista della programmazione delle attività.

Necessario strutturare soluzioni integrate socio -sanitarie (se ne parla da decenni!) tra Azienda Sanitaria, RSA e servizi assistenziali territoriali.
Inoltre il contratto collettivo deve rispondere puntualmente a queste professionalità: l’emergenza, che ad oggi coinvolge il personale medico ed infermieristico, non deve trascinarsi anche sugli OSS. Infine chiediamo ancora un Tavolo trasversale tra Assessorato alla salute, Dipartimento alla salute e alle Politiche sociali, Organizzazioni sindacali del settore, Ordini professionali e UOPSAL, per progettare al meglio il futuro socio sanitario assistenziale del nostro territorio.

La Segretaria Prov.le UIL FPL EELL Marcella Tomasi

Scarica il pdf: CARENZA INFERMIERI NELLE RSA_comunicato stampa

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20 Lug
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Bonus energia, la Giunta fa marcia indietro. La misura di sostegno coprirà tutte le famiglie che percepiscono l’assegno unico provinciale. Sindacati: con un po’ di umiltà l’Esecutivo poteva ascoltarci e non illudere per mesi i trentini. Ora si coprano sigle e pensionati

Bonus energia, la Giunta fa marcia indietro. La misura di sostegno coprirà tutte le famiglie che percepiscono l’assegno unico provinciale. Sindacati: con un po’ di umiltà l’Esecutivo poteva ascoltarci e non illudere per mesi i trentini. Ora si coprano sigle e pensionati

“Sul bonus bollette la Giunta provinciale ha sbagliato e oggi finalmente ne prende atto modificando in senso estensivo la misura di sostegno. Se invece di incaponirsi in maniera pregiudiziale avessero ascoltato le richieste del sindacato avrebbero evitato di illudere per mesi le famiglie trentine. Prendiamo comunque atto che l’aggiustamento varato oggi dall’Esecutivo va nella direzione giusta includendo tutte le 31mila famiglie con figli che oggi percepiscono l’assegno unico provinciale. Ci sono ancora delle storture e delle iniquità che auspichiamo ci sia la possibilità di risolvere”. E’ questo il commento a caldo dei segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino all’annuncio di Piazza Dante relativo alle modifiche sul bonus bollette. “E’ inutile girarci intorno la Giunta fa marcia indietro su una misura concepita male e attuata peggio – insistono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Siamo soddisfatti del fatto che verranno coperte tante famiglie con figli. Riteniamo però che nel tentativo di recuperare in fretta l’errore fatto l’Esecutivo abbia peccato di iniquità. Con questa revisione, infatti, c’è chi avrà tanto cumulando bonus statali e provinciali e chi invece resterà a secco come single e pensionati. La priorità adesso deve essere non solo estendere nel tempo la misura andando oltre la logica una tantum, ma dare risposte anche alle famiglie mononucleari e ai tanti pensionati con redditi bassi”.
Per questa ragione Cgil Cisl Uil chiedono di aumentare gli stanziamenti per le famiglie previste nel prossimo assestamento aggiungendo ulteriori risorse ai 25milioni già stanziati. “Sarebbe stato anche più giusto ancorare il sostegno alle domande di assegno unico nuove, per una fotografia reale della situazione delle famiglie. Allo stesso tempo sarebbe opportuno chiedere anche l’Isee per evitare la sovrapposizione con il bonus bolletta statale. Resta, ingiusta, infine la scelta di escludere da questo sostegno tutti i nuclei che non hanno dieci anni di residenza in Italia. E’ solo discriminazione”, concludono.

Trento, 8 luglio 2022

 

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infortuni
07 Lug
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Sicurezza sul lavoro. A maggio gli infortuni crescono del 23.6%. I maggiori incrementi nel comparto logistico-magazzinaggio, nel manifatturiero e nelle costruzioni. Sindacati: positiva l’apertura di Spinelli sugli organici di Uopsal e Servizio lavoro, ma alle promesse seguano fatti in tempi rapidi.

Sicurezza sul lavoro. A maggio gli infortuni crescono del 23.6%. I maggiori incrementi nel comparto logistico-magazzinaggio, nel manifatturiero e nelle costruzioni. Sindacati: positiva l’apertura di Spinelli sugli organici di Uopsal e Servizio lavoro, ma alle promesse seguano fatti in tempi rapidi.

Non si arresta la corsa degli infortuni sul lavoro in Trentino. Tra gennaio e maggio l’Inail ha registrato un incremento del 23,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I settori con l’aumento maggiore sono il comparto trasporti e magazzinaggio con un dato che sfiora il raddoppio (+91.3%) passando da 138 casi a 264, seguito dal manifatturiero +30,9% da 330 a 432 e dalle costruzioni +30,6%, da 163 a 213.

Gli incidenti mortali registrati fino a maggio sono stati 9; erano stati 5 un anno fa.

In calo, invece, il dato sulle malattie professionali: a maggio si registra una diminuzione del 24,8%. La riduzione più significativa riguarda l’agricoltura.

I dati confermano un trend di crescita che dimostra come anche il Trentino si trovi di fronte ad una vera e propria emergenza sicurezza sul lavoro – fanno notare Manuela Faggioni, Katia Negri e Alan Tancredi che per Cgil, Cisl Uil seguono questi temi -. Purtroppo per invertire le rotta servono investimenti seri su prevenzione e controlli. In tal senso, dopo moltissime sollecitazioni, cogliamo finalmente un segnale di apertura da parte della Giunta provinciale. Ieri l’assessore Achille Spinelli nell’ambito del comitato di coordinamento provinciale su salute e sicurezza ha annunciato l’impegno a potenziare gli organici di Uopsal e servizio lavoro. E’ una richiesta che avanziamo da moltissimo tempo ed è positivo che qualcosa finalmente si muova. Certo è che alle parole devono seguire i fatti: il trend degli infortuni e delle morti sul lavoro ci impone di agire con tempestività”.

Del resto senza un potenziamento degli organici è difficile rendere capillare sul territorio l’azione di prevenzione e soprattutto controllo. “Va bene la prevenzione, ma bisogna agire con determinazione anche sul fronte dei controlli. Dall’entrata in vigore della nuova legge nazionale, a gennaio di quest’anno, che prevede la sospensione delle attività d’impresa in casi di particolare gravità Uopsal ha proceduto a 3 sospensioni, 16 il servizio lavoro. Non è questione se siano poche o tante. Il tema è rendere i controlli diffusi sul territorio”.

Restano sul tavolo anche le altre richieste dei sindacati. Cgil Cisl Uil sollecitano una revisione degli incentivi alle imprese con un meccanismo selettivo che premi le aziende che rispettano le norme sulla sicurezza e applicano i contratti firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Fondamentale anche la figura degli rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali o territoriali. “E’ ora di comprendere che la sicurezza non è un tema che riguarda solo il sindacato, ma coinvolge istituzioni e imprese ed è responsabilità di tutti intervenire. Godiamo di autonomia speciale, dovremmo sfruttare questo valore aggiunto per creare condizioni di lavoro più sicure, normative specifiche e più avanzate. Ad oggi non è così. Purtroppo”, concludono i tre sindacalisti.

Trento, 6 luglio 2022

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07 Lug
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Infortuni, impennata del 23,6% Faggioni: servono investimenti seri

l’Adige – 07 luglio 2022 (altro…)

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07 Lug
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Il lavoro a tempo resta a livelli record. IL CONGRESSO: Sighel segretario. UilTemp ora è realtà regionale

l’Adige – 07 luglio 2022 (altro…)

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06 Lug
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Comunicato stampa Congresso Regionale UILTemp Trentino Alto Adige Südtirol – 06/07/2022 Hotel Adige

 

COMUNICATO STAMPA UILTemp DEL TRENTINO ALTO ADIGE SÜDTIROL 06/07/2022

Si è tenuto oggi, mercoledì 06 luglio 2022, il Congresso UILTemp del Trentino Alto Adige Südtirol nella sala congressi dell’Hotel Adige di Mattarello.

Dopo l’introduzione del presidente dell’assemblea Walter Alotti ha preso la parola il Segretario uscente della UILTemp Alto Adige Südtirol Devid Olivotto che, a fronte della visione di un video da lui ideato sulla tragicità del precariato ha poi esposto la sua relazione dopo i consueti saluti alle delegate, ai delegati e agli ospiti.

I temi esposti non potevano che diramarsi a partire dall’importante lavoro svolto in questi anni in Alto Adige. «Questi quattro anni sono stati pieni di sfide e di successi – ricorda Devid Olivotto – Siamo riusciti a creare rappresentanza sindacale in diverse aziende, dalla Röchling alla Würth passando dalle Acciaierie alla Markas senza dimenticare la Dr Schaer e l’Iveco, solo per citarne alcune».

L’Alto Adige è uno dei territori a livello nazionale con il numero maggiore di pratiche bilaterali a favore dei lavoratori e il Segretario ha invitato le altre categorie sindacali a veicolare queste preziose informazioni.

«La UILTemp non rappresenta solamente i lavoratori somministrati – sottolinea Olivotto – ma anche lavoratori atipici, sportivi, navigator, partite iva e collaboratori». E conclude: «La cosa bella della UILTemp è che alla fine non esistono “generali” o “Segretari”, ma persone che hanno come unico obbiettivo la tutela dei lavoratori».

È poi il Segretario Uscente della UILTemp del Trentino, Lorenzo Sighel, a prendere la parola.

Ha ricordato come in questi quattro anni – due e mezzo dei quali caratterizzati dalla più importante, inedita e disastrosa pandemia dei “tempi moderni” – è stato costruito un percorso che ha portato la UILTemp prossima ad uno “step” successivo caratterizzato da un’attività sindacale più intensa, nomine di RSA e RSU, grandi vertenze incentrate sulla somministrazione… Tutti elementi fondamentali nelle concrete dinamiche di contrattazione e rappresentanza, ma per nulla scontate in un contesto come quello del lavoro somministrato e del precariato in generale, fatto di persone che troppo spesso a fatica tirano avanti le loro incombenze senza la certezza di una stabilità lavorativa e senza l’opportunità di impegnarsi sindacalmente. Ciò nonostante, la categoria è cresciuta, in termini di iscritti e di risorse, in termini di credibilità e autorevolezza nonché – da oggi – in termini di territorialità.

Doveroso il ringraziamento a tutti gli altri Segretari della UIL del Trentino, per le tante collaborazioni che si sono instaurate nel tempo, ma anche come gratitudine preventiva in vista di future cooperazioni.

È stata raccontata la campagna di assemblee precongressuali e unitarie, anche nel quadro del rinnovo contrattuale della somministrazione e delle iniziative lanciate dai sindacati con lo slogan “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro” e #ZeroMortiSulLavoro, con la richiesta di un “Patto per la salute e la sicurezza” tra governo e parti sociali, che ha garantito alla UILTemp del Trentino una particolare visibilità che ha avvicinato diversi lavoratori all’organizzazione.

«Si apre una stagione importante che richiede un incremento della qualità del settore e ritengo fondamentale soprattutto l’istituzione di un riconoscimento collettivo economico a fronte dello sviluppo della somministrazione in termini quantitativi e qualitativi nonché l’introduzione, nelle assunzioni a tempo indeterminato, di forme di penalizzazione e di costo aggiuntivo in caso di interruzioni ingiustificate delle missioni unite a maggiori tutele per le fuoriuscite collettive» – ha osservato il Segretario. «Nei casi di assunzioni a tempo determinato – continua – permane il fondamentale problema del turn over, da contrastare attraverso procedure di confronto territoriale affacciate su un sistema nazionale che incentivi la continuità occupazionale partendo dagli input del territorio. È attraverso la contrattazione che si ricercano le soluzioni più adeguate anche nei periodi difficili e i risultati ottenuti dimostrano che l’unicità contrattuale e della bilateralità di settore sono fondamentali per le agenzie e per i lavoratori».

Il Segretario ha poi ricordato come il lavoro temporaneo abbia lasciato inizialmente il mondo sindacale in un’inedita e imbarazzante condizione d’impotenza. L’istituzione del CCNL della somministrazione, rinfrescato già dopo il Decreto Dignità e ora nuovamente in fase di rinnovo, ha rappresentato uno spartiacque tra l’epoca in cui i precari erano di fatto tagliati fuori e quella in cui le “parti sociali” hanno cominciato ad accorgersi di loro e a fare qualcosa per rappresentarli. Trattare la UILTemp come sono stati trattati inizialmente questi lavoratori, come l’ultima ruota del carro – conclude Sighel – è solo un miope e spocchioso indugiare nell’attesa di fare i conti con la realtà, una realtà impietosa ma dinamica, ricca di flessibilità, resilienza e adattabilità.

Seguono gli interventi dei numerosi ospiti: Gianni Tomasi (Segretario Confederale UIL), Walter Largher (Segretario UILTuCS), Franco Cerbaro (Vice Segretario UILTrasporti), Matteo Salvetti (Segretario Feneal UIL), Mauro Baldessari (Sub Commissario UIL Sgk), ecc…

È stato dato particolare spazio all’esposizione dei progetti speciali proposti dall’Agenzia di somministrazione Randstad e sottoscritti dalla UILTemp del Trentino – alla PAMA di Rovereto (già da qualche anno) e più recentemente alla GPI di Trento – che utilizzano la somministrazione come percorso formativo volto a una successiva stabilizzazione di giovani lavoratori e rappresentano un esempio virtuoso di applicazione di questa controversa forma contrattuale. Anche con Manpower è stata instaurata una costruttiva collaborazione tecnico-operativa per realizzare una rete finalizzata a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e facilitare l’inserimento occupazionale dei lavoratori, con particolare attenzione anche agli appartenenti alle categorie svantaggiate.

Segue un dibattito con i delegati della Röchling, della Zobele, della Würth, della Apss, ecc…

Alla riunione ha partecipato infine la Segretaria Generale UILTemp Nazionale Lucia Grossi e il Tesoriere nazionale Giancarlo Mattone. Le conclusioni sono volte a incoraggiare la nuova squadra e a complimentarsi per il clima promettente che fin d’ora fa ben sperare per il futuro.

Viene nominato il consiglio territoriale che guiderà la UILTemp del Trentino Alto Adige Suedtirol per i prossimi quattro anni affiancando il Segretario Generale. Il documento finale è approvato all’unanimità.

Si riunisce il consiglio territoriale che nomina il Segretario Generale Lorenzo Sighel.

Viene nominata la Segreteria regionale composta da Lorenzo Sighel, Devid Olivotto, Monica Condini, Jacopo Cerbaro e Ivan Damian.

Viene nominato il tesoriere, Alessio Vanoli.

Scarica il pdf: comunicato stampa UILTemp Congresso 060722

 

CONGRESSO UILTemp DEL TRENTINO ALTO ADIGE SÜDTIROL 06/07/2022

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05 Lug
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Presto operativi i due nuovi pneumologi

l’Adige – 05 luglio 2022 (altro…)

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