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16 Nov
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Finanziaria. Manovra insufficiente su fisco e svolta sostenibile. Cgil Cisl Uil oggi in Commissione: manca una strategia lungimirante per il futuro del Trentino. La Giunta non mantiene gli impegni ed evita ogni confronto

Finanziaria. Manovra insufficiente su fisco e svolta sostenibile. Cgil Cisl Uil oggi in I Commissione: manca una strategia lungimirante per il futuro del Trentino. La Giunta non mantiene gli impegni ed evita ogni confronto

 

Una manovra con poco coraggio e scarsa visione. Che non mette in campo nessuna vera accelerazione sulla svolta ambientale e che non prevede modifiche significative sulle politiche fiscali, a vantaggio di famiglie, lavoratori e pensionati. E’ questo in estrema sintesi il giudizio che Cgil Cisl Uil hanno dato della legge di stabilità questa mattina, questa mattina durante l’audizione in I Commissione. Le tre sigle hanno stigmatizzato anche il metodo dell’Esecutivo basato, ormai è evidente, sul rifiuto di ogni confronto con le parti sociali. “Il Governo provinciale non intende condividere una strategia per il futuro del Trentino né negli obiettivi di breve periodo per l’uscita dalla crisi economica che nel corso del 2020 ha provato una caduta del Pil di quasi il 10%, né in quelli di più lungo respiro. Anzi il presidente Fugatti si è rimangiato ripetutamente la promessa di aprire un confronto con tutte le forze sociali”, hanno ribadito davanti ai consiglieri i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
Una scelta che cozza con la complessità delle sfide che il Trentino ha davanti. A cominciare dalla rivoluzione ambientale su cui Cgil Cisl Uil si sarebbero attesi, già da questa manovra, maggior coraggio vista l’urgenza che hanno per il Trentino un modello di sviluppo sostenibile accanto ad un piano di manutenzione straordinaria per gestire la fragilità del territorio. “Purtroppo sul bilancio in discussione oggi non ci sono le risorse necessarie a far fronte ad un impegno così gravoso e tutto è rimandato alla fase di attuazione del Pnrr nella speranza che i Ministeri competenti finanzino almeno parzialmente i progetti di messa in sicurezza del territorio”.
Al contrario il Trentino dovrebbe anticipare le strategie internazionali per arrivare ad essere un territorio a zero emissioni, anticipando risorse pubbliche e private per sostenere modelli produttivi più sostenibili e favorire la riconversione ecologica. Nulla di tutto ciò pare essere prioritario per la Giunta. Così come non sembra esserci una strategia di lungo termine per gestire anche gli effetti che la transizione ecologica produrrà, inevitabilmente, sull’occupazione. E anche per questa ragione che i sindacati hanno ribadito la necessità di rafforzare le politiche attive e passive del lavoro, mettendo le mani avanti di fronte a qualsiasi idea di abbandonare il sistema di ammortizzatori sociali per investire solo sulle politiche attive. “Politiche passive e politiche attive vanno entrambe potenziate e meglio coordinate per far sì che gli strumenti di protezione sociale e di sostegno al reddito siano funzionali all’attivazione sul mercato del lavoro grazie al supporto dei servizi per l’impiego”. Un obiettivo perseguibile solo potenziando le risorse umani dei centri per l’impiego come avverrà nel resto d’Italia.
Altro capitolo che ha suscitato parecchie perplessità è la questione fiscale. Anche su questo fronte la manovra non mostra sufficiente coraggio, a differenza della vicina provincia di Bolzano che abbandonerà la aliquote agevolate Irap aumentando il gettito per le casse pubbliche. Nella manovra trentina invece non c’è selettività per gli sgravi fiscali alle imprese e manca una strategia per contrastare elusione ed evasione fiscale.
Sul piano fiscale non arrivano nemmeno risorse per le fasce più deboli della popolazione: la Giunta infatti non ripristina le agevolazioni fiscali Irpef per i redditi medio-bassi.
Su questo fronte, al contrario, Cgil Cisl Uil hanno proposto una più consistente deduzione del reddito di lavoro femminile a fini Icef per garantire alle famiglie in cui almeno due persone lavorano agevolazioni nell’accesso ai servizi.
Prioritari restano anche i capitoli della formazione, del potenziamento del welfare per le famiglie, a cominciare da una vera politica della casa con la realizzazione di nuovi alloggi di edilizia sociale e agevolata. Servono anche più risorse per la prevenzione sanitaria, la medicina territoriale e l’integrazione socio-sanitaria.
Infine il tema della riforma istituzionale, che dovrebbe vedere la luce entro i primi mesi del 2022. Cgil Cisl uil hanno insistito sulla necessità di innovare, semplificandolo l’assetto istituzionale, anche per accompagnare con un sistema pubblico efficiente il piano di rilancio economico. Un mosaico in cui però manca una tessera fondamentale: la valorizzazione del personale.
Anche questo bilancio non porterà il rinnovo del contratto per i dipendenti del sistema pubblico trentino, della scuola e della sanità. Un voltafaccia che lascia i dipendenti della Pubblica amministrazione trentina, unici in tutta Italia, senza il rinnovo del contratto collettivo di lavoro per il triennio 2019-2021. Il tutto mentre oggi l’Autonomia gode di maggiori risorse rispetto a quanto si prevedeva all’atto della stipula dell’accordo”, hanno concluso Grosselli, Bezzi e Alotti.

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16 Nov
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Sullo sviluppo sostenibile la Giunta sia coerente. Cgil Cisl Uil criticano la scelta di non spostare su questo capitolo la fetta più consistente della programmazione FESR. “Non si può firmare un Patto per una svolta sostenibile e poi non dare gambe ai progetti”

Sullo sviluppo sostenibile la Giunta sia coerente. Cgil Cisl Uil criticano la scelta di non spostare su questo capitolo la fetta più consistente della programmazione FESR. “Non si può firmare un Patto per una svolta sostenibile e poi non dare gambe ai progetti”

“La svolta verso un modello di sviluppo sostenibile per il nostro territorio, particolarmente fragile ed esposto ai rischi dei cambiamenti climatici, deve avvenire nei fatti, non solo con i buoni propositi”. Lo affermano i segretari generali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, ai quali non sfugge l’incoerenza della Giunta sul tema. Le tre sigle sindacali, infatti, giudicano negativamente la scelta dell’Esecutivo di non programmare la quota maggioritaria delle risorse dei Fondi strutturali europei 2021-2027, sul capitolo Europa più sostenibile. “Nei mesi scorsi avevamo chiesto all’assessore Spinelli di spostare la programmazione dei fondi FESR destinando il 60% degli oltre 180 milioni finanziati dalla UE per i prossimi sette anni sui temi della transizione ecologica e della sostenibilità vista anche l’urgenza di affrontare queste questioni per il nostro territorio – fanno notare Grosselli, Bezzi e Alotti -. Prendiamo atto, invece, che oggi la Giunta provinciale ha deciso di mantenere tutto invariato e dunque la grossa fetta della programmazione rimarrà su competitività delle imprese e digitalizzazione, solo una quota residuale per la sostenibilità”.
E il tutto avviene ad una settimana esatta dalla presentazione del Patto per lo sviluppo sostenibile. Un Patto che Cgil Cisl uil firmeranno nei prossimi giorni, presentando alcune osservazioni relative alla tematiche dell’inclusione dei migranti. “Quello fatto con il Patto è sostanzialmente un buon lavoro. Dal nostro punto di vista si poteva arrivare ad un testo finale più coraggioso in tema di strategie di sostenibilità, ma è comunque un buon punto di partenza”, insistono i tre segretari, per i quali adesso la priorità dovrebbe essere dare concretezza agli impegni messi nero su bianco. “Per tradurre in pratica le strategie dello SPROSS sarebbe stato opportuno garantire risorse certe, come quelle dei Fondi strutturali europei. Non è sufficiente sostenere che arriveranno le risorse del Pnrr e che potranno essere usate per la transizione ecologica. Non sappiamo, infatti, quante risorse spetteranno al Trentino, mentre il nostro territorio ha bisogno di interventi urgenti”, concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.

Trento, 12 novembre 2021

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16 Nov
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Manifestazione Nazionale Sicurezza – Feneal UIL

Manifestazione Nazionale Sicurezza – Feneal UIL

ROMA, 13 NOV – “Con la ripresa del settore delle costruzioni le morti e gli infortuni nei cantieri e nelle fabbriche sono in drammatico aumento. Oggi gridiamo la nostra rabbia perche’ tutte queste tragedie si potevano evitare. Noi lo avevamo detto che senza interventi mirati, sarebbero ripartiti anche gli infortuni”. Cosi’ il segretario generale della Feneal-Uil, Vito Panzarella, dalla manifestazione nazionale degli edili sulla sicurezza sul lavoro. “Le prime cose da fare sono di tipo strutturale, riqualificando il mercato del lavoro, puntando sulla formazione professionale e la cultura nella prevenzione. Occorre una strategia complessiva anche per contrastare il lavoro sommerso. Un passo decisivo verso una maggiore regolarita’ e legalita’ del lavoro e’ stata la congruita’ ma occorre vigilare perche’ il contratto edile sia applicato a tutti i lavoratori che svolgono lavorazioni edili. Infine ci auguriamo si arrivi finalmente all’attuazione della Patente a punti per premiare le imprese serie e virtuose e penalizzare quelle piu’ scorrette”, rimarca. E “chiediamo ancora l’introduzione dell’aggravante per ‘infortunio mortale sul posto di lavoro’ e di riconoscere la pensione anticipata ai lavoratori delle costruzioni, dell’industria estrattiva e delle lavorazioni piu’ pesanti perche’ – conclude – i lavori non sono tutte uguali”.

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12 Nov
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Pioggia di critiche sul Garante Biasi «Ho agito bene. Dimissioni? Vedrò»

12 novembre 2021 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

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12 Nov
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«Tutti i malanni del vostro ospedale». La “radiografia” fatta da Nursing Up, Uil e Cgil in vista del consiglio della salute con Segnana

12 novembre 2021 – l’Adige (altro…)

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12 Nov
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Contratto, la Uil chiede più soldi

12 novembre 2021 – l’Adige (altro…)

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12 Nov
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PENSIONI, FISCO, LAVORO, SVILUPPO SOCIALE. UNA MANOVRA INADEGUATA. AL VIA LA MOBILITAZIONE DI CGIL CISL UIL

PENSIONI, FISCO, LAVORO, SVILUPPO SOCIALE. UNA MANOVRA INADEGUATA. AL VIA LA MOBILITAZIONE DI CGIL CISL UIL

La bozza di legge di bilancio non dà risposte sufficienti per contrastare le diseguaglianze sociali, economiche e geografiche del Paese.

Per questa ragione, CGIL CISL UIL, avviano un percorso di mobilitazione per migliorarne i contenuti nel solco della piattaforma unitaria.

PENSIONI

No a quota 102. Serve una pensione di garanzia per giovani, più sostegno a donne, ai lavoratori disoccupati, discontinui e precoci e forti incentivi per la previdenza complementare.

Possibilità di pensione:
– da 62 anni di età.
– con 41 anni di contributi senza limiti di età.

Migliorare Opzione donna e rafforzare l’Ape sociale estendendo la platea dei lavori gravosi
e usuranti.

FISCO

Incrementare le risorse da destinare alla riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati.

Contrastare lavoro nero, evasione ed elusione fiscale.

Basta incentivi a pioggia alle imprese.

LAVORO

Servono investimenti per creare buona occupazione, ammortizzatori sociali universali e politiche attive.

Contrastare la precarietà e rilanciare il potere di acquisto di salari e pensioni.

Occorre stabilizzare il lavoro e rilanciare le assunzioni nei settori pubblici, a partire da sanità e scuola.

SVILUPPO

Rafforzare le politiche industriali e di sviluppo.

Sbloccare gli investimenti in ricerca, innovazione e formazione.

Affrontare le sfide della transizione ambientale e digitale.

Risolvere le tante crisi aziendali ferme da troppo tempo al Mise.

SOCIALE

Incrementare le risorse e introdurre i livelli essenziali in vista della legge sulla non autosufficienza.

Contrastare la povertà, migliorando il reddito di cittadinanza e potenziando le politiche di inclusione.

 

Elaborato sulla bozza di legge di bilancio 2022 del 28 ottobre 2021

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12 Nov
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Vaccini e misure di protezione indispensabili per uscire dalla pandemia. Cgil e Uil: gravi le affermazioni del Garante dei minori. Dobbiamo garantire la scuola in presenza in sicurezza per studenti e personale. Dichiarazioni dei segretari generali di Cgil e Uil Andrea Grosselli e Walter Alotti

Vaccini e misure di protezione indispensabili per uscire dalla pandemia. Cgil e Uil: gravi le affermazioni del Garante dei minori. Dobbiamo garantire la scuola in presenza in sicurezza per studenti e personale. Dichiarazioni dei segretari generali di Cgil e Uil Andrea Grosselli e Walter Alotti

Vaccini, green pass, ma anche obbligo di mascherina sono le misure che fino ad oggi hanno permesso agli studenti e alle studentesse di poter frequentare la scuola in presenza. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano pagato un prezzo alto per la pandemia, e dunque abbiamo il dovere tutti di fare ogni sforzo possibile perché la scuola resti aperta in sicurezza e, anche, perché le attività sportive e ricreative per i ragazzi restino accessibili. Lavorare in condizione di sicurezza, inoltre, è un diritto anche per tutti coloro che operano nelle strutture scolastiche, insegnanti e personale in genere.
Senza dimenticare che nessuno, né i ragazzi, né i lavoratori e le lavoratrici, né le realtà economiche, possono reggere il peso di nuove chiusure. E’ per questa ragione che le affermazioni del garante dei minori, Fabio Biasi, riportate oggi sui quotidiani locali, lasciano allibiti perché prestano il fianco a posizioni antiscientifiche che chi rappresenta un’istituzione non dovrebbe in alcun modo sostenere.
In questo modo si rischia di rovesciare la realtà dimenticando che l’obiettivo da sconfiggere è il covid-19, non gli strumenti che oggi abbiamo per contrastarlo. Non ci siamo ancora lasciati alle spalle la pandemia, ci attende ancora un inverno difficile e la capacità di gestire la situazione con livelli non eccessivi di contagio, senza pressione sulle strutture sanitarie, mettendo al sicuro le persone più fragili dipende dalla responsabilità collettiva.

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10 Nov
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«Bene lo stop all’ospedale “policentrico”». Sindacati. «Positivo prevedere 11 case di comunità: la Giunta chiarisca dove vuole andare»

10 novembre 2021 – l’Adige (altro…)

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10 Nov
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Materne aperte anche a luglio. Bisesti: «Serve alle famiglie»

10 novembre 2021 – Corriere del Trentino (altro…)

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