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26 Nov
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Edilizia, costruzioni in crescita. I sindacati: «La ripresa del settore sia anche rilancio della contrattazione collettiva»

Edilizia, costruzioni in crescita. I sindacati: «La ripresa del settore sia anche rilancio della contrattazione collettiva»

Il settore delle costruzioni, come provano i dati forniti da Cassa edile, grazie soprattutto alle misure governative legale ai lavori di efficientamento energetico del cosiddetto “Superbonus 110%”, sta vivendo, anche in Provincia di Trento, un momento di forte crescita. Le aziende edili lamentano da tempo difficoltà nella ricerca di manodopera e la PAT si è fatta in tal senso promotrice nel settembre scorso, di un “Protocollo d’intesa” per far incontrare domanda e offerta di lavoro nel comparto delle costruzioni. Tale iniziativa – peraltro mai decollata- rischierebbe in ogni caso di non produrre alcun risultato tangibile in un contesto nel quale le retribuzioni dei lavoratori del settore rimangono ferme, con un contratto nazionale in attesa di rinnovo e trattative per la sottoscrizione del nuovo contratto provinciale – scaduto nel febbraio scorso – di fatto bloccate da ATE ANCE e Artigiani.

Da un lato, le associazioni dei datori di lavoro, denunciano l’aumento dei prezzi delle materie prime e chiedono una revisione dell’” Elenco prezzi della Provincia autonoma di Trento”, così come avverrà durante l’incontro previsto in Provincia per il giorno 30 novembre prossimo. Dall’altra, a fonte di una manifesta carenza di forza lavoro – che si vuole in maniera semplicistica ricondurre ad una scarsa propensione al lavoro da parte dei giovani- non sono disposti a concedere alcuna miglioria economica nelle trattative per il rinnovo del contratto provinciale. Così facendo, le buste paga degli operai edili finiscono per risultare poco attrattive rispetto a quelle di altri settori, a fronte di un lavoro evidentemente più “fisico” e quindi usurante.

Ad ATE ANCE e Associazione artigiani, i Segretari generali di Feneal UIL Matteo Salvetti, FILCA CISL Fabrizio Bignotti e FILLEA CGIL Sandra Ferrari, chiedono pertanto di riprendere immediatamente le trattative per arrivare velocemente alla definizione di un contratto che tenga in considerazione la necessità di rilanciare la buona e regolare occupazione nel settore. Alla Giunta provinciale va l’invito a convocare da subito un tavolo di confronto, che agevoli lo sblocco delle trattative tra le parti, nella consapevolezza che non esistono scorciatoie per il rilancio dell’occupazione nel settore, che deve necessariamente passare per il rilancio della contrattazione collettiva, anche a livello territoriale.

Scarica il pdf: edilizia COM 26112021 unitario rinnovo contratto provinciale edile

 

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26 Nov
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«Contratti pubblici, Fugatti irresponsabile»

25 novembre 2021 – Corriere del Trentino (altro…)

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26 Nov
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Lavoro, sindacati netti: «Immigrati decisivi per l’economia. Evitiamo le ideologie»

25 novembre 2021 – Corriere del Trentino (altro…)

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26 Nov
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I sindacati: «Riaprire le trattative in Trentino per il rinnovo del contratto nell’edilizia»

26 novembre 2021 – Trentino (altro…)

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24 Nov
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Altri due incidenti sul lavoro, l’ira dei sindacati

24 novembre 2021 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

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24 Nov
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Prende il via la campagna di crowdfunding “Sos Afghanistan – A riflettori spenti”

24 novembre 2021 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

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24 Nov
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Contratti pubblici, nessuna intesa. «Il 16 dicembre faremo sciopero»

23 novembre 2021 – Corriere del Trentino (altro…)

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24 Nov
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23 Nov
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25|11|2021 GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

25|11|2021 GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Ogni violenza subita da una donna segna una sconfitta. Per tutti.

25 NOVEMBRE: GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

ANCHE IN TRENTINO L’ATTENZIONE DEVE RIMANERE ALTA.

Nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro donne non si può non ricordare la “strage” in atto nel nostro Paese, che conta l’uccisione di ben 103 donne in Italia dall’inizio dell’anno, numeri in aumento in confronto ad un già drammatico 2020.

Alta deve rimanere l’attenzione su questo delicato tema, perché un giorno si possa dire basta a questa barbarie, compreso nel nostro Trentino che, purtroppo, non è indenne da questa spietata scia di morte.

La UIL del Trentino è da sempre al fianco di tutte le persone a sostegno dei diritti di cittadine e cittadini; ricordiamo infatti l’attività dei comitati per le Pari Opportunità, Anti violenza e Anti mobbing che, insieme a Cgil e Cisl, tutelano lavoratrici e lavoratori sui posti di lavoro.

Saremo inoltre sempre al fianco delle donne e degli uomini che si rivolgono a noi per denunciare e far cessare episodi di violenza fisica e psicologica.

Il 25 novembre fermiamoci a riflettere su questi dati, ma si mettano in atto azioni concrete perché non si ripetano mai più.

 

Segretaria Confederale UIL del Trentino

Marcella Tomasi

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22 Nov
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Emergenza Covid. L’assessore Spinelli conferma che al lavoro sono andate solo briciole. Tra 2020 e 2021 la Giunta ha stanziato 45 milioni di euro per i lavoratori colpiti dalla crisi. Spesa effettiva per 19,5 milioni, pari allo 0,2% del bilancio. “Grazie alla Giunta Fugatti in due anni il lavoro dipendente pubblico e privato si è solo impoverito mentre Piazza Dante ha fatto cassa”.

Emergenza Covid. L’assessore Spinelli conferma che al lavoro sono andate solo briciole. Tra 2020 e 2021 la Giunta ha stanziato 45 milioni di euro per i lavoratori colpiti dalla crisi. Spesa effettiva per 19,5 milioni, pari allo 0,2% del bilancio. “Grazie alla Giunta Fugatti in due anni il lavoro dipendente pubblico e privato si è solo impoverito mentre Piazza Dante ha fatto cassa”.

Dichiarazioni dei segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

“Ormai lo ammette candidamente anche la Giunta provinciale. Tra marzo 2020 e settembre 2021 ai lavoratori colpiti dalla crisi economica provocata dal Covid sono arrivati in tasca solo 19,5 milioni di euro, attraverso i sostegni ai cassintegrati, agli stagionali del turismo e al potenziamento dell’assegno unico. Si tratta dello 0,2% dei bilanci provinciali di due anni.
Anzi, la cosa grave, in una fase così drammatica per migliaia di famiglie trentine, è che la Provincia non sia riuscita a spendere nemmeno quanto aveva stanziato. Erano 18 i milioni previsti per gli stagionali, 13 per l’assegno unico e 10 per i cassintegrati (ai quali dovrebbero andare altri 6 milioni di euro che dovranno essere impegnati da qui a fine anno). Bene, di questi 45 milioni di euro messi a disposizione a partire dalla legge 3/2020 fino alla legge 7/2021 passando per la legge di stabilità 2021, fino ad oggi la Giunta è riuscita a metterne concretamente nelle tasche dei lavoratori meno della metà. In questo senso i numeri presentati dall’assessore Spinelli sono eloquenti.
Con le risorse rimaste era possibile incentivare l’occupazione delle donne grazie ad una maxi deduzione del reddito da lavoro femminile nell’Icef, oppure ampliare i servizi di conciliazione per le famiglie o ancora aiutare gli inquilini in difficoltà nel pagamento dei canoni d’affitto. Nulla di tutto ciò è stato fatto, nonostante le nostre proposte. La Giunta Fugatti ha preferito fare cassa piuttosto che aiutare lavoratrici e lavoratori e le loro famiglie.
In pratica briciole ai lavoratori dipendenti colpiti dalla crisi economica e nulla ad infermieri, bidelli, vigili del fuoco, insegnanti della scuola dell’infanzia che, senza rinnovo del contratto, perderanno potere d’acquisto: questo ha saputo garantire a chi lavora la Giunta Fugatti durante la pandemia, mentre spendeva centinaia di milioni di euro per le imprese. Così in un anno e mezzo, i lavoratori dipendenti trentini si sono solo impoveriti mentre la Provincia ha pure risparmiato decine di milioni di euro a loro destinati”.

20 novembre 2021

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