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BONUS BABY SITTING
Per il periodo dal 01/01/2021 al 30/06/2021 è possibile richiedere il bonus baby sitting (importo 100 euro a settimana) tramite il libretto famiglia gestito dall’INPS oppure potrà essere richiesto il rimborso delle spese di centri ai servizi integrati per l’infanzia (incompatibile per lo stesso periodo con il bonus nido).
Lavoratori interessati:
- Lavoratori iscritti alla gestione separata dell’Inps
- Lavoratori autonomi iscritti all’Inps
- Lavoratori dipendenti pubblici o privati del settore sanitario, del comparto sicurezza, della difesa
e soccorso pubblico
- Lavoratori autonomi non iscritti all’Inps, se la cassa comunica all’Inps i beneficiari
Nei seguenti casi:
- Sospensione attività didattica in presenza
- Il figlio ha contratto l’infezione COVID SARS 19
- Il figlio è in quarantena da contatto (disposta dall’ASL)
- Per figli fino a 14 anni di età
Tutto questo a condizione che nel nucleo famigliare non vi sia altro genitore beneficiario nello stesso periodo di:
- Congedo covid dell’anno 2021
- Di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa
- Disoccupato o non lavoratore o in smart working
Attenzione: il bonus baby sitting non può essere utilizzato per remunerare prestazioni rese da famigliari.
Il Patronato Ital Uil esegue la pratica solo per gli iscritti inviando mail a italtrento@uiltn.it
Scarica il pdf: bonus baby sitting

I sindacati bocciano la manovra anticrisi: “Per lavoratori e famiglie sempre e solo briciole” Cgil Cisl Uil: al netto degli stanziamenti del 2020 che non verranno spesi, realmente le risorse sono meno dello scorso anno appena 11 milioni di euro
Cgil Cisl Uil del Trentino bocciano la manovra anticrisi approvata oggi dal Consiglio provinciale. La giunta è rimasta ferma sulle proprie posizioni, senza nessuna apertura né sul sostegno ai lavoratori né sull’ampliamento dei servizi conciliativi alle famiglie. “Di fatto, al netto delle risorse previste dalla legge Riparti Trentino del maggio di dodici mesi fa e mai spese, con questo provvedimento vengono previsti realmente nuovi stanziamenti per le famiglie ed i lavoratori per non più di 11 milioni di euro. Briciole rispetto ad una manovra di 500 milioni di euro, spiccioli rispetto ai 55 milioni di euro previsti dalla Giunta provinciale di Bolzano, ignorando la situazione di difficoltà in cui si trovano migliaia di lavoratori e lavoratrici”, attaccano i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti che puntano il dito contro la volontà dell’Esecutivo che ha preferito mantenere congelati i 13 milioni di euro avanzati sullo scorso anno.
“Quelle risorse, peraltro già destinate al sostegno alle famiglie, rimarranno di fatto inutilizzate e quindi diventeranno avanzo di amministrazione. Fatta una semplice operazione, tolti questi 13 milioni dai 24 mobilitati della legge provinciale approvata oggi, le risorse vere sono solo 11 milioni. La Giunta ha deciso che quei soldi vanno risparmiati rifiutando anche la proposta di utilizzarle per dare risposte sul piano dei servizi conciliativi e anche sulla casa. Si preferisce tenerle in cassa e non spenderle né oggi né mai per i lavoratori e per le loro famiglie. Inaccettabile”.
Cgil Cisl Uil stigmatizzano l’assenza di provvedimenti per il sostegno agli inquilini che faticano a pagare l’affitto, la carenza di risorse per sostenere gli investimenti delle imprese in innovazione e sviluppo per favorire una solida ripresa economica. Per i sindacati quello votato dall’Aula resta un provvedimento che non punta alla coesione sociale, ma crea fratture nella nostra società, che lascia indietro i lavoratori meno tutelati, che non supporta le famiglie nell’accesso ai servizi conciliativi estivi, ma preferisce limitarne l’autonomia di scelta per la gestione del tempo estivo dei propri figli. Una manovra che non stanzia nemmeno un euro per la ripresa delle trattative per il rinnovo dei contratti provinciali.
“Prendiamo atto che la Giunta Fugatti persevera nella logica di dividere la nostra comunità, preferendo mettere in campo risposte parziali e che accontentato il proprio elettorato, invece che misure straordinarie per favorire la ripartenza di tutti”, concludono con delusione i tre sindacalisti.
Trento, 13 maggio 2021

COMUNICATO STAMPA UIL FPL SANITÀ
GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’INFERMIERE
Giuseppe Varagone Segretario della UIL FPL Sanità del Trentino ricorda che Il 12 maggio si celebra la Giornata Internazionale dell’Infermiere, istituita dall’International Council of Nurses, la federazione delle oltre 130 associazioni che rappresentano più di 13 milioni di infermieri in tutto il mondo e cade nel giorno della nascita di Florence Nightingale (12 maggio 1820), fondatrice delle scienze infermieristiche moderne.
In questa giornata vanno ricordati tutti gli Infermieri che si sono ammalati e/o deceduti mentre prestavano il loro servizio per garantire la salute ai cittadini che lo richiedevano durante l’emergenza covid-19. Lo scenario in cui si sono mossi, insieme ai loro pazienti, è stato quella della crisi, di un mix atteso di emozioni intense, di ansia, di fatica estrema che ha unito all’incertezza personale quella professionale, al peso dell’impotenza hanno tuttavia contrapposto spesso quello della creatività tecnica e dell’efficienza, necessaria per affrontare situazioni totalmente inattese, dove le linee guida hanno certamente Aiutato poco.
La UIL FPL, sia a Livello Nazionale che in Provincia di Trento, ha ribadito 4 concetti fondamentali: –
La Sicurezza sui luoghi di lavoro, assunzioni, l’introduzione della Libera Professione intramoenia e per ultimo , ma non meno importante i rinnovi dei CCNL 2019/2021 per quanto riguarda la Sanità Pubblica che Privata.
Nella fattispecie in Provincia di Trento siamo impegnati perché l’indennità professionale specifica degli Infermieri prevista nella Legge di Bilancio, e che dovrà essere materia di contrattazione del contratto nazionale 2019/2021, venga fortemente incrementata considerato che lo stanziamento attualmente previsto è irrisorio e per nulla gratificante!
Inoltre per onorare la giornata dell’Infermiere bisognerebbe tralasciare le solite formalità e fare un ulteriore passo in avanti per riconoscere nei fatti la professione dell’Infermiere laureato, che per l’armonizzazione Provinciale dovrebbe da tempo essere collocato nella Cat. D degli Enti Locali, categoria riservata a chi per essere assunto è richiesto la laurea.
Poiché a tutt’oggi il personale sanitario laureato dell’Apss è equiparato ingiustamente alla Cat. “C” evoluto degli Enti Locali chiediamo alla Provincia ed all’Assessore alla Salute di onorare la giornata dell’Infermiere riconoscendo loro la formazione universitaria e la conseguente equiparazione economica con la Cat. D degli Enti locali.
Giuseppe Varagone
Segretario UIL FPL Sanità del Trentino
Scarica il pdf: 12.05.2021 Comunicato Stampa GIORNATA INTERNAZIONALE DELL



