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DICEMBRE 2020 : Tredicesime più leggere per almeno 6,7 milioni di lavoratori dipendenti del settore privato che quest’anno hanno usufruito della cassa integrazione. Questa penalizzazione reddituale vale anche per qualche migliaio di lavoratori e lavoratrici trentine.
Perché? Perché quando si è posti in cassa integrazione a zero ore, non vi è solo la riduzione dello stipendio, ma non si maturano neanche i ratei della tredicesima e quattordicesima mensilità.
Tra aprile e ottobre sono state quasi 3,4 miliardi, a livello nazionale, le ore autorizzate, numeri mai raggiunti in precedenza.
Su uno stipendio lordo di 21.700 euro, commenta Walter Alotti , mediamente stando in cassa integrazione la mancata maturazione di un rateo della tredicesima ammonta a 139 euro medi pro capite (l’8,3% dell’importo), su un importo lordo della tredicesima pari a 1.670 euro.
È quanto emerge da un’analisi condotta dalla UIL che ha simulato gli importi delle tredicesime, su uno stipendio medio del settore privato, dei dipendenti che nel corso del 2020 hanno usufruito della cassa integrazione.
Se si analizza un dipendente con due mesi di cassa integrazione a zero ore, ad esempio, nel periodo tra aprile e maggio, quando le ore di cassa integrazione autorizzate furono quasi 1,7 miliardi (il 44% delle ore totali autorizzate) la perdita della tredicesima ammonta 278 euro medi (il 16,6% dell’importo).
Un dipendente con quattro mesi di cassa integrazione a zero ore sulla propria tredicesima si vedrà decurtati 556 euro medi (il 33,3% dell’importo); mentre con sei mesi di integrazione salariale a zero ore la decurtazione ammonta a 834 euro medi (il 49,9% del totale).
Infine, se un dipendente è stato posto in cassa integrazione da aprile a dicembre, la decurtazione della sua tredicesima ammonterà a 1.503 euro medi (il 90% del totale).
Nella riforma più complessiva degli ammortizzatori sociali, che dovrebbe impegnare le confederazioni sindacali nazionali, occorrerà mettere mani al tema della revisione dei tetti massimi del sussidio della cassa integrazione fissati oggi per legge a 998,18 euro lordi mensili per retribuzioni inferiori o pari a 2.159,48 e a 1.199,72 per retribuzioni superiori a 2.159,48, la loro rivalutazione e la mancata maturazione dei ratei della tredicesima e quattordicesima mensilità.
Infine, per la UIL la rivalutazione dei sussidi dovrebbe essere ancorata agli aumenti contrattuali e non soltanto al tasso di inflazione annua che, come noto, negli ultimi anni ha registrato indici pressoché pari allo zero.
A livello locale i beneficiari di questo ammortizzatore godono dal 2009 di una integrazione provinciale, se nell’anno di riferimento di percezione della cassa hanno fruito di più di 300 ore dei Cassa Integrazione, pari a 1€ o 1,5 € per ogni ora a seconda dello scaglione di reddito.
Walter Alotti
Segretario Generale
UIL del Trentino
Scarica il pdf: Tredicesime più leggere per chi ha usufruito di CIG a 0 ore.
Scarica il pdf: proiezioni riduzioni tredicesime


Dichiarazione stampa Walter Alotti, Segretario UIL del Trentino
12 dicembre 2020.
Nomina del nuovo dirigente generale di APAC (Agenzia provinciale appalti e contratti)
Proseguono le legittime, ma sempre discusse scelte della Giunta Fugatti delle nomine nelle Agenzie e nelle societa’ partecipate pubbliche trentine. Nel caso di APAC viene nominato fino a fine legislatura un legale, conoscitore certo della materia, ma che fino a poco tempo fa era spesso dall’altra parte della barricata, in contrapposizione all’amministrazione pubblica, nella rappresentanza delle aziende nei tanti ricorsi alle gare e negli appalti, dalla parte delle imprese. Fugatti strizza l’occhio ancora una volta alle imprese private e per la UIL mortifica tanti funzionari e dirigenti dell’amministrazione provinciale, senza incarichi o “sposizionati”, che hanno fatto una scelta di campo precisa, quello “pubblico”. Un comparto, quello pubblico, che attende da tempo nuovi investimenti e un ricambio anche generazionale di organico e della dirigenza, necessario per essere competitivi ed all’altezza delle sfide del mercato e del futuro. Speriamo che l’ inquietante impressione di aver messo “una volpe nel pollaio”, sia presto smentita dal lavoro e dall’azione, nel pieno rispetto del codice di comportamento e di disciplina del lavoro e dell’interesse pubblico, del nuovo dirigente avv. Antonio Tita.
Scarica il pdf: COM 121220 nomina Apac avv. Tita




Comunicato stampa UILTemp del Trentino 11 dicembre 2020 La Provincia ricorre a un bando da 2,6 milioni per l’assunzione di somministrati. Che questa sia l’occasione per una maggiore considerazione dei lavoratori “in prestito”
La decisione della Provincia di indire un bando pubblico per cercare lavoratori in somministrazione da utilizzare in modo elastico mette ancora più in luce la controversa condizione di chi, a fronte di una disponibilità flessibile e svincolante, subisce un’erosione legalizzata dei propri diritti di lavoratore.
La somministrazione, infatti, dilagata dagli anni Novanta a oggi pressoché in ogni settore – compresi evidentemente gli enti pubblici – garantisce agli utilizzatori, in tempi brevi e con la massima flessibilità, del personale impossibile da ottenere attraverso le ordinarie modalità di assunzione. Il più strutturato ricorso alla somministrazione è giustificato – anche – dall’emergenza sanitaria, ma la Provincia di Trento non può esimersi dalla responsabilità di offrire una concreta parità di trattamento ai dipendenti delle Agenzie.
Oltre agli oggettivi svantaggi di chi lavora come somministrato – contratti spesso brevi o brevissimi, niente diritto di precedenza in caso di stabilizzazioni, più ampi limiti di proroga contrattuale, niente “stop and go” tra un rinnovo e l’altro, nessun limite di contingentamento (se non previsto dalla contrattazione collettiva dell’utilizzatore), minori garanzie di stabilità lavorativa anche in caso di contratto a tempo indeterminato, ecc. – un eventuale bando al ribasso rischierebbe di aggiungere il detrimento dell’esclusione dei lavoratori “interinali” da alcune condizioni di favore dei dipendenti diretti come buoni pasto, incentivi, premi di produzione e risultato in barba al principio di parità di trattamento.
Come UILTemp del Trentino chiediamo pertanto alla Provincia di considerare con attenzione queste dinamiche di inserimento di personale e di gestirle in modo da garantire ai lavoratori coinvolti un trattamento equo e paritario, contribuendo a informare i lavoratori sulla loro atipica condizione con il coinvolgimento delle OO.SS. che possono offrire sostegno, oltre che per le dinamiche lavorative, anche per il ricorso alla bilateralità di settore.
Le Prestazioni degli enti bilaterali della somministrazione Ebitemp e Formatemp, lo ricordiamo, offrono numerose opportunità in termini di sostegno, tutela e agevolazioni per chi lavora tramite agenzia interinale: il sostegno al reddito fino a mille euro per chi è in disoccupazione da almeno 45 giorni (erogato da Formatemp), il rimborso delle spese sanitarie e dentistiche (anche per coniuge e figli a carico), indennità integrative per infortunio o trasferimento, sostegno allo studio e alla maternità, contributo per asilo nido, formazione professionale, prestiti personali a tasso zero, ecc.
In considerazione della situazione di emergenza legata alla diffusione del COVID-19, si è poi provveduto all’ampliamento di alcune Prestazioni straordinarie erogate da Ebitemp.
Per la verifica dei requisiti e la gestione delle pratiche basta rivolgersi al nostro sportello sindacale di Trento in via Matteotti, 71, chiamarci per concordare un appuntamento allo 0461376111 o scrivere all’indirizzo trento@uiltemp.it
Per la segreteria UILTemp del Trentino
Il Segretario Generale Lorenzo Sighel
Scarica il pdf: bando Provincia COM UILTemp 111220