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Comunicato stampa UIL del Trentino 7 agosto 2020.
Replica del Segretario Confederale della UIL Trentino Walter Alotti a Trentino Trasporti: rimaniamo contrari, per motivi di sicurezza, alla bigliettazione a bordo del servizio extraurbano anche dopo la insufficiente integrazione dei DPI (mascherine FFP2 e occhiali protettivi), successiva alla nostra denuncia pubblica.
Sorpresi e offesi dalla paventata minaccia di tenuta occupazionale dell’azienda di trasporto pubblico locale espressa da qualche referente aziendale alla stampa.
Inaccettabile, minaccioso ed offensivo quanto espresso alla stampa dalla società di trasporto pubblico locale Trentino Trasporti riguardo alla “preoccupazione che i lavoratori del settore del trasporti dovranno avere, per la conservazione del posto di lavoro”.
Tanto più grave in quanto affermato in replica alla contrarietà affermata dalla UIL, per motivi di sicurezza e salute Covid-19, alla delibera della Giunta del 31.7.2020, che ha previsto la ripresa dell’attivazione del servizio di bigliettazione a bordo del servizio extraurbano.
Contrarietà e richiesta del 4 agosto u.s. di diverse condizioni di espletamento del servizio, a cui è seguito un ordine di servizio che integra le disposizioni operative con la dotazione per gli autisti cassieri di mascherina FFP2 ed occhiali di protezione e l’avvio di una campagna su base volontaria e gratuita di test sierologici.
Un passo avanti, certamente causato dal nostro sgradito intervento, che comunque in Uil riteniamo insufficiente vista la pericolosità del contagio Covid-19 ancora in essere. Ribadiamo in ultimo che chiederemo anche in sede di Commissione conciliativa presso il Commissario del Governo, l’intervento delle autorità statali per verificare l’adeguatezza delle misure di sicurezza messe in atto, in due tempi, dalla Trentino Trasporti S.p.A., società (come riportato sulla carta intestata della stessa) soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte della Provincia Autonoma di Trento.
Segretario Generale Walter Alotti
Uil del Trentino
Scarica il pdf: No della Uil alla bigliettazione trasporto pubblico extraurbano replica

FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, FENALT_ orario di lavoro personale provinciale, nessuna motivazione dalla Giunta
SEGRETERIE PROVINCIALI DEL TRENTINO
Trento, 7 agosto 2020
ORARI PERSONALE PROVINCIALE:
ANCORA OSCURE LE MOTIVAZIONI DEL CAMBIAMENTO.
Non ritorna sui suoi passi la Provincia sugli orari del personale: ancora una volta la bozza di circolare inviata alle Organizzazioni sindacali non accoglie le osservazioni proposte in queste settimane.
Ignote anche le motivazioni che hanno portato a perpetrare questa strada visto che, nella proposta di deliberazione si legge semplicemente “le politiche di governance della Giunta provinciale della XVI° legislatura rispondono all’esigenza di operare un cambio di passo, di metodo e di contenuti, avendo a riferimento l’idea di una Pubblica Amministrazione al servizio e a disposizione del cittadino. Obiettivi questi da perseguire in condizioni di normalità, ma oggi con ancora più convinzione nell’attuale situazione emergenziale”; parole assolutamente condivisibili ma che nulla hanno a che fare con un orario di reperibilità telefonica del personale provinciale dalle 8 alle 18 di tutti i giorni della settimana e del sabato mattina dalle 8 alle 12. Per questo basterebbe potenziare l’URP!
Uno strano accanimento di questa Giunta che ha già deciso tempi e modi dell’applicazione del nuovo orario ancor prima di confrontarsi con le Organizzazioni sindacali: evidentemente a nulla è servito il pronunciamento del giudice Flaim sugli atti precedenti. Incoerente e umiliante anche nei confronti del Consiglio provinciale che martedì ha votato una mozione che impegna la giunta a “presentare una proposta di orario di servizio che tenga conto dell’organizzazione, dell’utenza e dei dipendenti, al fine di assicurare l’ottemperanza della certificazione Family audit….”, ma mercoledì invia una proposta ai sindacati che nulla a che fare con tutto ciò.
E’ chiaro quindi, come dichiarato espressamente dallo stesso Fugatti alla lettura della sentenza del giudice del lavoro, che la partita riavviata rappresenti in realtà un adempimento puramente formale, con l’obiettivo di un nuovo regime di orari di lavoro da imporre e non certo concordare con il Sindacato.
Ribadiamo in ogni caso massima disponibilità al confronto da parte di FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e FENALT ma vogliamo informazioni chiare e coerenti sulle quali impostare l’organizzazione provinciale: lavorare per costruire insieme un Amministrazione moderna e efficiente, che non vuol dire essere un call center, oltre a valorizzare e regolamentare l’esperienza del lavoro agile.
Il Presidente Fugatti ci convochi e ci spieghi le sue ragioni e come intende confermare il primo posto della Pubblica Amministrazione trentina conquistato in anni di efficiente lavoro, e quali le strategie sulla sfida alla digitalizzazione, valorizzazione del personale attraverso l’assunzione di giovani leve e, soprattutto, il rinnovo contrattuale.
Queste le sfide che siamo disposti a affrontare insieme, per offrire sempre migliori servizi alla Comunità trentina.
Per la FP CGIL | Per la CISL FP | Per la UIL FPL EELL | Per la FENALT |
Luigi Diaspro | Beppe Pallanch | Marcella Tomasi | Maurizio Valentinotti |
Scarica il pdf: 07_08_2020 Unitario nuova proposta orari Pat modificato

Sanità. La Provincia si attivi per reperire un numero sufficiente di vaccini antinfluenzali. Cgil Cisl Uil: in ballo c’è la tutela della salute pubblica. Si ampli la copertura gratuita a tutta la popolazione
“Preoccupa, ma non stupisce l’annuncio di Federfarma trentina secondo la quale non ci sono sufficienti dosi di vaccino antinfluenzale sul mercato. Che la produzione andasse in affanno era prevedibile. Non si capisce dunque l’immobilismo di Provincia e Azienda Sanitaria che adesso devono attivarsi immediatamente per sollecitare una produzione sufficiente a garantire standard di sicurezza per tutta la popolazione. Non possiamo permetterci di farci cogliere impreparati da un prevedibile incremento di contagi con l’autunno”. Lo dicono i tre segretari provinciali di Cgil Cisl Uil del Trentino che aggiungono. “Non ci si può limitare ad ordinare un quantitativo sufficiente di dosi solo per i soggetti over 60 e le persone fragili. Il coronavirus espone tutti a rischio contagio elevato e dunque andava garantita la copertura più ampia possibile, estendo il vaccino a tutta la popolazione – fanno notare Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. A cominciare dai posti di lavoro, dove il rischio di focolai è elevato”.
Per i sindacati, invece, Giunta e dipartimento Salute hanno sottovalutato la questione, senza ragione in una logica di prevenzione di ampio respiro e senza preoccuparsi della carenza di scorte. “L’ennesimo esempio di impreparazione e improvvisazione. Siamo di fronte ad un problema di sanità pubblica ed è la Provincia che deve farsene carico. Il virus non è scomparso e l’epidemia non è alle spalle, serve massima attenzione in vista dell’autunno perché nessuno può permettersi nuovi lockdown”, insistono.
Per questa ragione Cgil Cisl Uil hanno chiesto un confronto urgente, intanto in via informale, con l’assessora alla Sanità. A breve la richiesta verrà formalizzata. “Senza un piano di prevenzione articolato che parta dai luoghi di lavoro corriamo un rischio enorme”, concludono i tre segretari provinciali.
Trento, 6 agosto 2020